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Cornelis van der Geest

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Ritratto di Cornelis van der Geest di Antoon van Dyck, prima del 1620, ora alla National Gallery

Cornelis van der Geest (157510 marzo 1638) è stato un mercante di spezie di Anversa che usò la sua ricchezza per sostenere gli artisti della sua città realizzando la sua collezione d'arte. Fu anche il decano della gilda dei mercanti.[1]

Collezionista d'arte

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È conosciuto principalmente per la sua collezione d'arte.[2] Venne ritratto ripetutamente da Antoon van Dyck, mentre Willem van Haecht, che aveva assunto come curatore della sua collezione, dipinse la Camera delle curiosità, inclusa la documentazione della visita di Alberto d'Austria e Isabella Clara Eugenia alla sua collezione d'arte.

Possedeva due dipinti di Quentin Massys, uno dei quali, una Madonna, si trova nel dipinto di Van Haecht. Altre opere rappresentate nel dipinto sono la Donna al bagno di Jan van Eyck, una natura morta di Frans Snyders, Vaso di Cerere di Adam Elsheimer, Danaë di Van Haecht, Battaglia della Amazzoni e un ritratto di Peter Paul Rubens, Fattoria contadina con donna che prepara i dolci di Pieter Aertsen, Apelle di Jan Wierix e una scena di caccia di Jan Wildens. Il dipinto mostra anche alcune delle sculture di Van der Geest, con copie della Venere de' Medici, Ercole Farnese e Apollo del Belvedere.[3]

Dipinti di Willem van Haecht che ritraggono la galleria d'arte di Cornelis van der Geest:

Dipinti esposti nella sua galleria d'arte seguiti dai numeri dei cinque dipinti della galleria qui sopra in cui sono rappresentati:

Memoriale di Quentin Massys finanziato da Van der Geest (1620)

Van der Geest fu anche un mecenate. Fece in modo che Rubens ottenesse la commessa per un trittico per la chiesa Santa Valpurga ad Anversa, che diede come risultato Elevazione della croce, ora nella Cattedrale di Anversa.[4] Allo stesso modo, l'ordine per il Trittico di San Idelfonso, per la chiesa di San Giacomo, ma ora nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, venne data a Rubens a seguito dell'influenza di Van der Geest.[1] Van der Geest finanziò anche un nuovo memoriale per Quentin Massys contro la torre della Cattedrale di Anversa.[5]

  1. ^ a b Rosa Giorgi, European art of the seventeenth century, Getty Publications, 2008, p. 383, ISBN 978-0-89236-934-8.
  2. ^ Kamers vol kunst in 17de eeuws Antwerpen, su rubenshuis.be, Rubenshuis. URL consultato il 17 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  3. ^ Ann Sutherland Harris, Seventeenth-century art & architecture, Laurence King Publishing, 2005, p. 426, ISBN 978-1-85669-415-5.
  4. ^ (NL) Bert Timmermans, Patronen van patronage in het zeventiende-eeuwse Antwerpen, Amsterdam University Press, 2008, p. 250, ISBN 978-90-5260-247-9. URL consultato il 23 luglio 2016.
  5. ^ Geschiedenis der Antwerpsche rederykkamers, chapter 1, Geschiedenis der violieren, by J. B. Van Der Staelen, 1834

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