Colorelief
Colorelief | |
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Stato | Francia |
Fondazione | prima del 1955[1] |
Chiusura | dopo il 1967[2] |
Sede principale | Parigi[1] |
Settore | fotografico |
Prodotti | stereoscopi, stereogrammi |
Colorelief (crasi dei termini in inglese color e relief, "colore" e "rilievo") è stata una ditta francese attiva tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo nel campo della stereoscopia, con la produzione di un sistema composto da visori stereoscopici e stereogrammi paralleli in diapositive montate su schede di carta.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La compagnia inizia la propria attività negli anni cinquanta, producendo visori stereoscopici e relative schede di carta montanti 8 coppie di diapositive stereoscopiche parallele.[2][3] George Bruguière, proprietario della Stéréofilms Bruguière, acquista la compagnia nel 1965 e ne cessa la produzione definitivamente dopo pochi anni.[2]
Visori
[modifica | modifica wikitesto]Corolorelief ha realizzato almeno tre visori stereoscopici.[3] Il primo di questi è un visore in bachelite nera, chiuso con bulloni e dadi, destinato alla visione di diapositive stereoscopiche parallele montate su schede di carta.[2][3] Le lenti, di alta qualità, permettono una visione chiara e brillante delle immagini, tuttavia i due oculari sono troppo ravvicinati[N 1] per permettere una visione confortevole.[2] Il visore è inoltre dotato di una leva rossa centrale per lo scorrimento verticale delle schede, che deve tuttavia venire azionata delicatamente, per evitare di danneggiare la bachelite.[2] Sul dorso del visore è impressa la scritta "Colorelief Breveté S.G.D.G Made in France". La dicitura "Brevete S.G.D.G" indica un particolare tipo di brevetto concesso dal governo francese fino al 1968.[2] La sigla S.G.D.G. sta a significare in francese sans garantie du governement, ovvero "senza garanzia del governo": si trattava di brevetti concessi rapidamente, senza previa alcun controllo, né quindi alcuna garanzia di funzionamento.[2][4][5][6]
Il secondo visore prodotto dalla Colorelief assume il nome di Retro.[2][3] Questo modello è realizzato in plastica, approssimativamente tra il 1956 e il 1964.[2] L'avanzamento delle schede avviene grazie a una leva rossa a lato del visore, che aziona un paio di ruote gommate che spostano la scheda verticalmente.[2] I diffusori sono molto grandi e permettono un'ottima illumiazione delle diapositive.[2] Per questo visore vennero prodotte specifiche schede dalla Colorelief, ma il visore è altresì compatibile con le schede prodotte per i visori coevi della Stéréofilms Bruguière.[2]
Il terzo visore prodotto viene assume il nome Stereo Super ed è pressoché identico allo Stereoclic Bruguière prodotto attorno agli stessi anni, con l'eccezione del marchio impresso nel corpo del visore.[2][3] Questo apparecchio è dotato di messa a fuoco, che si ottiene facendo ruotare l'anello metallico posto tra i due oculari.[2]
Stereogrammi
[modifica | modifica wikitesto]Le schede di carta (in francese cartes) destinate ai primi visori degli anni cinquanta, di colore verde, misurano 9x13cm e montano 8 coppie di diapositive stereoscopiche parallele 12x12, ricavate da pellicola 16mm.[1][3] Queste schede venivano vendute all'interno di buste di carta traslucida o su carta opaca con illustrazioni.[3]
Le schede prodotte per la seconda generazione di visori, Retro e Stereo Super, misurano 9x17cm e sono pressoché identiche a quelle prodotte dalla Bruguière per i propri visori, con l'unica differenza del marchio.[1][3] Sul retro della busta appare la pubblicità dello Stéréoclic Super della Bruguière e il nome della compagnia è "L'expansion photographique - Paris".[3]
I temi proposti nelle cartes Colorelief prevedevano prevalentemente soggetti turistici[N 2] e non si limitavano alla sola Francia.[1][3] Oltre ai soggetti paesaggistici, esistono anche schede raffiguranti nudi fotografici.[1]
Della prima generazione di schede, sono stati prodotti almeno un migliaio di soggetti diversi, dato che il numero progressivo arriva almeno al 1020, mentre per la seconda generazione si arriva a un numero progressivo 4.627 (735).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Esplicative
- Fonti
- ^ a b c d e f g (FR) Les principaux producteurs français de cartes d'images stéréoscopiques, su Alpes Stéréo. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) Colorelief, su 20th Century Stereo Viewers. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k (FR, EN) Les visionneuses "Colorelief", su Collection Appareils Sylvain Halgand. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ (FR) Antoine Perpigna, Manuel des inventeurs et des brevetés, 1847, p. 236. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ (FR) Yves Guyot, L'Inventeur. Développement des Forces Individuelles-L'Inventeur et la Famille-Les Négations-L'Inventeur et la Science Officielle, etc., 1867, p. 374. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ (FR) Michel Pelletier, Droit industriel, brevets d'invention, marques de fabrique, modèles et dessins, nom commercial, concurrence déloyale, Baudry et cie, 1893, pp. 116-117. URL consultato il 24 gennaio 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Colorelief, su 20th Century Stereo Viewers.
- (FR, EN) Les visionneuses "Colorelief", su Collection Appareils Sylvain Halgand.
- (FR) Les principaux producteurs français de cartes d'images stéréoscopiques, su Alpes Stéréo.