3-Way (cifrario)
3-Way | |
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Generale | |
Progettisti | Joan Daemen |
Prima pubblicazione | 1994 |
Successori | NOEKEON |
Dettagli | |
Dimensione chiave | 96 bit |
Dimensione blocco | 96 bit |
Struttura | Rete a sostituzione e permutazione |
Numero di passaggi | 11 |
Migliore crittanalisi | |
Attacco correlato alla chiave | |
Il 3-Way è un cifrario a blocchi sviluppato nel 1994 da Joan Daemen, più noto come disegnatore, insieme a Vincent Rijmen, dell'algoritmo Rijndael, vincitore del bando proposto dal NIST per la selezione del nuovo standard crittografico Advanced Encryption Standard (AES).
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Il 3-Way opera su blocchi di dati la cui dimensione è di 96 bit: da notare che questo taglio non è una potenza di due come invece è nel caso dei più diffusi tagli di 64 (26) o 128 (27) bit. La chiave è anch'essa lunga 96 bit. Il numero "96" deriva dall'utilizzo nell'algoritmo di tre word da 32 bit ciascuna, da cui deriva anche il nome stesso del cifrario. Quando il 3-Way fu inventato, le chiavi ed i blocchi a 96 bit erano ritenuti discretamente robusti ma più recentemente i cifrari hanno iniziato ad usare blocchi da 128 bit, e pochi cifrari ancora usano chiavi più corte di 128 bit.
Il 3-Way è basato sulla ripetizione di 11 passaggi di una rete a sostituzione e permutazione ed è disegnato per essere molto efficiente su una vasta gamma di piattaforme, dai processori ad 8 bit fino all'uso su computer specializzato, presentando una struttura matematica che permette di realizzare le operazioni di decifratura nella stessa circuiteria costituente la cifratura.
Sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]Il 3-Way è vulnerabile ad un attacco correlato alla chiave: John Kelsey, Bruce Schneier e David Wagner hanno infatti mostrato come può essere violato con un attacco del genere utilizzando circa testi in chiaro scelti. Per questo motivo è sconsigliato l'uso dell'algoritmo se la chiave non è generata da un robusto PRNG o da una sorgente di bit sufficientemente non correlata, come una funzione di hash.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Nella sua tesi di laurea, Daemen presentò una complessa teoria per il disegno di un cifrario a blocchi, così come un algoritmo crittografico generico composto da un numero di trasformazioni invertibili che possono essere scelto con considerevole libertà: egli discusse la sicurezza di questo schema generale in relazione ai più noti attacchi crittoanalitici, e formulò due esempi specifici di cifrari costituiti da determinate scelte dei parametri variabili. Questi cifrari sono il 3-Way ed il Baseking.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- J. Daemen, R. Govaerts, Joos Vandewalle: A New Approach to Block Cipher Design - Fast Software Encryption (FSE) - 1993
- J. Kelsey, B. Schneier, D. Wagner: Related-Key Cryptanalysis of 3-WAY, Biham-DES, CAST, DES-X, NewDES, RC2, and TEA - ICICS '97 Proceedings - 1997
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- BaseKing (cifrario simile al 3-Way dello stesso autore)
- Cifrario a blocchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda del 3-Way su SCAN, su users.zetnet.co.uk.
- Tesi di J. Daemen - Cap. 7: Block Cipher Design, su esat.kuleuven.ac.be. URL consultato il 10 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2004).