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.eu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
.eu
TipoNazionale
Introduzione28 aprile 2005
StatoAttivo
RegistroEURid
Uso pianificatoUnione europea (bandiera) Unione europea
Uso attualeUnione europea (bandiera) Unione europea, spazio economico europeo
Sitowww.eurid.eu

.eu è il dominio di primo livello nazionale assegnato all'Unione europea.

Il dominio è gestito da European Registry for Internet Domains (EURid), un'organizzazione non profit istituita dai gestori dei domini di Belgio, Italia e Svezia.[1]

Un ccTLD non assegnato ad una nazione

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Il dominio .eu fu approvato dall'ICANN il 22 marzo 2005[2] e i root server DNS vennero aggiornati il 2 maggio 2005[3], nonostante l'Unione Europea non sia una nazione (si tratta un'organizzazione internazionale, di tipo sovranazionale e intergovernativo). Esistono comunque altri precedenti nella creazione di domini di primo livello nazionali per enti non nazionali (ad esempio il dominio .nato).

Sunrise period

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Il sunrise period è stato il primo periodo di registrazione dei domini .eu, sfruttabile solo dai richiedenti che potevano vantare diritti sul nome (marchi registrati, nomi geografici, nomi di società...), accompagnati da documenti che provassero tali diritti. Quindi la richiesta veniva validata dalla PricewaterhouseCoopers (Belgio), un ente accreditato dall'EURid.

Il registro venne aperto il 7 febbraio 2006 e nei primi 15 minuti pervennero 27.949 richieste. Dopo un'ora erano già 71.235.[4]

Apertura alle persone fisiche e alle imprese non titolari di diritti sul nome

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Il 7 aprile 2006 il registro venne aperto anche alle persone fisiche e alle imprese non titolari dei diritti del sunrise period. La tecnica utilizzata per gestire l'assegnazione si basava su code di pre-registrazione, in cui i richiedenti chiedevano alla loro società di registrazione di essere inseriti nelle code. Tuttavia le società di registrazione più grandi, quindi con più problemi a gestire le code, hanno permesso ai loro clienti di essere iscritti in più code presso più società diverse in modo da accelerare il processo. Le richieste di domini .eu ammontano a circa 1,5 milioni a settimana.

Domini internazionalizzati

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Nel 2016 è stato assegnato il dominio di primo livello internazionalizzato .ею per il cirillico.[5][6] Nel 2019 è stato assegnato il dominio di primo livello internazionalizzato .ευ per l'alfabeto greco.[7]

Domini di secondo livello

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Il dominio di secondo livello .europa.eu è riservato ai siti delle istituzioni dell'Unione europea e ha sostituito dal 2006 il precedente .eu.int.

Bob Parsons, AD e cofondatore di GoDaddy, criticò il processo di "corsa alla terra" progettato da EURid. In particolare condannò l'uso di compagnie di copertura da parte di alcuni registrar. Nel suo blog, Parsons dichiarò: "Queste aziende, invece di registrare il loro registrar attivo, hanno creato centinaia di nuovi registrar 'fantasma'"[8]. Parsons ha citato un gruppo di circa 400 compagnie, tutte con indirizzi e contatti simili, con sede a New York, ognuna registrata come LLC. Secondo Parsons, questi erano registrar fantasmi "creati per dirottare la corsa ai domini .eu".

Patrik Lindén, portavoce di EURid, negò le accuse di Parsons, dichiarando che «EURid verifica che ogni registrar fosse un'entità legale individuale. Ognuno ha dovuto firmare un accordo con noi, e anticipare 10 000 euro». Parsons però non contestò che ogni registrar fosse un'entità legale separata, ma fece notare che creare tali entità era banale: «Mr. Linden sembra orgoglioso che il registro EURid verifichi che ogni richiedente sia un'entità legale prima di venire accreditato. Prendetevi un momento e pensate a cosa significa. Potete costituire un'entità legale per 50 $ – una LLC – e siete a posto. È questo quello che vogliamo che faccia un registro? Non vogliamo invece che si assicurino che le organizzazioni cui permettono di fornire i nomi di dominio all'utente finale – in particolare i nomi di dominio europei – operino veramente nel campo della registrazione dei domini?».[9]

Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea i domini .eu registrati da cittadini britannici non residenti nell'Unione europea o appartenenti ad aziende e organizzazioni del Regno Unito sono stati oggetto di procedure per la rimozione dal registro nel corso del 2021.[10][11][12]

  1. ^ (EN) IANA Report on the Delegation of the .eu TopLevel Domain (PDF), su IANA, marzo 2005.
  2. ^ (EN) .EU Update, su ICANN, 23 marzo 2005. URL consultato l'11 giugno 2023.
  3. ^ (EN) Stéphane Van Gelder, Dot EU - The First Decade (PDF), su eurid.eu, EURid, maggio 2016. URL consultato il 30 ottobre 2020.
  4. ^ REPORT FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL on the implementation, functioning and effectiveness of the .eu Top-Level Domain (PDF), su europarl.europa.eu, 18 dicembre 2015, p. 10.
  5. ^ (EN) Report on the Delegation of the ею (“eu”) domain representing the European Union in Cyrillic script to EURid vzw/asbl, su IANA, 18 gennaio 2016.
  6. ^ (EN) Guidelines for .eu in Cyrillic, su EURid.
  7. ^ (EN) Report on the Delegation of the .ευ (“eu”) domain representing the European Union in Greek script to EURid vzw/asbl, su IANA, 22 agosto 2019.
  8. ^ (EN) The .EU landrush fiasco. A bumbling registry allows Europe's very own domain name to be highjacked! (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2006).
  9. ^ (EN) EURid denies .EU landrush abuse. These guys couldn't spin a top. (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2006).
  10. ^ (EN) Steve Dent, UK citizens might lose .EU domains after Brexit, su Engadget, 30 marzo 2018.
  11. ^ (EN) Registering and renewing .eu domain names in the UK, su GOV.UK, 31 dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Brexit notice, su EURid, 10 gennaio 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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