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Doues

Coordinate: 45°49′N 7°18′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Doues
comune
(IT) Comune di Doues
(FR) Commune de Doues
Doues – Stemma
Doues – Bandiera
Doues – Veduta
Doues – Veduta
Panorama del capoluogo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
CapoluogoLa Crétaz
SindacoGiorgio Abram (lista civica Insieme per Doues) dal 14-10-2022
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°49′N 7°18′E
Altitudine1 176 m s.l.m.
Superficie16,25 km²
Abitanti504[2] (31-12-2020)
Densità31,02 ab./km²
FrazioniAillan, La Bioulaz, Le Bouvier, Champ-Mort, La Cerise, Le Chanet, La Chenal, Champsavinal, Châtelair, La Cleyvaz, Condémine, La Coud, Le Coudrey, Le Coudrey-Dessus, La Crétaz, Crêtes, Dialley, Le Haut-Prabas, Javiod, Le Lusey, Meylan, Orbaney, La Perrouaz, Planavillaz, Le Plan-d’Aillan, Plataz, Les Ploutres, Posseil, Prabas, Les Quelères, Le Torrent, Vers-chez-Croux
Comuni confinantiAllein, Étroubles, Gignod, Ollomont, Roisan, Valpelline
Altre informazioni
Cod. postale11010
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007024
Cod. catastaleD356
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 996 GG[4]
Nome abitanti(FR) Douvains o Doyards[1]
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
La Crétaz
La Crétaz
Doues – Mappa
Doues – Mappa
Posizione del comune di Doues all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Doues (pron. fr. AFI: [duə]; Doue[5] in patois valdostano) è un comune italiano sparso di 504 abitanti della Valle d'Aosta.

Si trova all'inizio della Valpelline.

Geografia fisica

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In inverno le temperature sono particolarmente rigide. La Valpelline viene denominata localmente Combe Froide in francese o Coumba freide in patois, che vuol dire "valle fredda".

Epoca moderna

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In epoca fascista, dal 1939[7] al 1946, il nome del comune è italianizzato in Dovia d'Aosta, in ragione della somiglianza fonetica e del fatto che Dovia è la frazione di Predappio dov'è nato Benito Mussolini.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 aprile 1998.[8]

«D'azzurro, al gallo d'oro, allumato, crestato, bargigliato, imbeccato, membrato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale riprende quello dei nobili de la Crête, originari del paese, che furono creati signori di Doues dal duca Carlo II di Savoia nel 1543.

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

In Località Capoluogo ha sede la biblioteca comunale.

Carnevale della Combe Froide

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A carnevale, di grande interesse la sfilata delle Landzette, le maschere tradizionali della Combe Froide. Tali maschere sono ispirate alla divisa delle truppe napoleoniche, che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800. Per esorcizzare questo evento, la popolazione della Combe Froide, la zona della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo, ha elaborato nei secoli una coloratissima parodia delle divise militari dell'epoca, e il giorno del carnevale percorrono tutti i comuni delle due vallate in maniera estremamente chiassosa e festosa.

Amministrazione

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Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 giugno 1985 19 maggio 1990 Adolfo Letey - Sindaco [10]
19 maggio 1990 29 maggio 1995 Eugenio Isabel - Sindaco [10]
19 giugno 1995 8 maggio 2000 Eugenio Isabel centro Sindaco [10]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Eugenio Isabel lista civica Sindaco [10]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Eugenio Isabel lista civica Sindaco [10]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Franco Manes lista civica Sindaco [10]
28 maggio 2015 in carica Franco Manes Sindaco [10]

In questo comune si gioca sia a palet che a rebatta, caratteristici sport tradizionali valdostani.[11]

È presente anche un campo attrezzato per l'allenamento OCR (Obstacle Course Racing) e una gara annuale di OCR.

Per favorire l'escursionismo e la salita alle montagne nel comune si trova il rifugio Letey-Champillon.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Joseph-Gabriel Rivolin, Les noms des familles valdôtaines, in Le Messager valdôtain - almanach illustré, Typographie valdôtaine, Aosta.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA.VV., Patois à petits pas, Bureau régional pour l'ethnologie et la linguistique, Imprimerie valdôtaine, Aosta, 1999, p. 158.
  6. ^ http://www.6aprile.it/featured/2016/08/31/classificazione-sismica-di-tutti-i-comuni-italiani.html
  7. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
  8. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 22/04/1998 (PDF).
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  11. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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