Al-Hira
Al-Hīra (in arabo الحيرة?) fu un'antica città, sita a sud di al-Kufa, nella regione centro-meridionale irachena. Fu un importante centro urbano del periodo arabo preislamico. Originariamente accampamento militare (hirta), nel V-VI secolo divenne capitale della dinastia araba dei Lakhmidi.
Gli Arabi emigrarono nelle regioni vicino-orientali dall'originaria Arabia a partire dal IX secolo a.C. Nel III secolo, parti della Mesopotamia meridionale aveva già una sostanziosa popolazione araba, tanto che, sotto la dinastia persiana sasanide, il sud mesopotamico prese ad essere talora chiamato Arabistan. Il primo regno arabo storicamente accertato fuori d'Arabia, al-Hīra (IV-VII secolo), nell'attuale Iraq meridionale, divenne vassallo dei Sasanidi, che esso aiutò nell'opera di contenimento dei beduini arabi. I governanti di al-Hīra, identificati col nome di Lakhmidi, ottennero formale riconoscimento da Shapur II (337-358).
Hīra fu cristiana o fortemente influenzata dal Cristianesimo. Lo Shahanshah sasanide, Bahram V salì al trono con l'aiuto di al-Mundhir I, principe lakhmide di al-Hīra, nel 420.
Nel 542, Khosrau I di Persia bloccò il generale bizantino Belisario a Callinicum, a sud di Edessa (SE dell'attuale Turchia), con l'aiuto di al-Hīra. Nel 602, Khosrau II depose Nuʿmān III di al-Hīra e inglobò i suoi domini nel suo impero. L'Islam distruggerà poi l'Impero sasanide nel VII secolo.
Il regno di al-Hīra fu spesso in competizione armata col regno arabo siro-palestinese dei Ghassanidi, alleato dell'Impero bizantino. Verso il 527, al-Hīra e i Ghassanidi entrarono in conflitto armato, spinti dai loro potenti protettori.
Alcuni pretendono che il primo regno arabo fosse fondato a Hatra, nel settentrione iracheno.
A seguito dell'assedio di al-Hīra, la città fu conquistata dalle forze musulmane del Califfato dei Rashidun, guidato da Khalid b. al-Walīd nel maggio 633.
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