[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Magherno

Coordinate: 45°13′N 9°20′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Magherno
comune
Magherno – Stemma
Magherno – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoGiovanni Amato (lista civica Progetto Magherno) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate45°13′N 9°20′E
Altitudine76 m s.l.m.
Superficie5,25 km²
Abitanti1 802[1] (31-8-2024)
Densità343,24 ab./km²
FrazioniCascinetto, Isola
Comuni confinantiCopiano, Gerenzago, Torre d'Arese, Villanterio, Vistarino
Altre informazioni
Cod. postale27010
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018085
Cod. catastaleE804
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[3]
Nome abitantimaghernini
PatronoSanZeno di Verona
Giorno festivoPrima Domenica di Maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Magherno
Magherno
Magherno – Mappa
Magherno – Mappa
Posizione del comune di Magherno nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Magherno (Magheran in dialetto pavese[4]) è un comune italiano di 1 802 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese orientale, alla destra del Lambro meridionale.

Ha un'economia prevalentemente agricola, ed è circondato da campi di granoturco e di riso.

Magherno ha antiche origini: sorse dove esisteva un accampamento romano; la leggenda motiva il nome della “Via Borgo Oleario” con la costante presenza, nella zona, di eserciti e soldataglie di varia origine e provenienza, che facevano largo consumo di olio a scopo alimentare e bellico. Versavano sulla testa dei nemici, dall’alto delle mura, olio bollente; l’olio era usato per la manutenzione delle armi o per il corpo, sia a scopo estetico che per proteggersi dal freddo. La “Via Spadari” deriverebbe dalla partecipazione all’assedio di Pavia (1524-1525) dei feroci lanzichenecchi, soldati tedeschi, abili nell’uso delle spade.[5]

Il nome di Magherno appare nel XII secolo come Maderno, nome derivante dal reflusso di "maternus", fondo ereditato dalla madre. Fece parte della Campagna Sottana pavese, e appartenne in epoca medievale al feudo di Villanterio, che era sotto il controllo del Monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia. Furono Signori del luogo nobili famiglie come i Lonati, i Langosco, i Beccaria, i Giorgi, i Gambarana e gli Isimbardi. Tra il 1937 e il 1947 fu aggregato a Magherno il comune di Torre d'Arese.[6]

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 gennaio 2012.[7]

«Di rosso, alle tre spighe di grano d'oro, ordinate in fascia e accompagnate in punta dalla fascia diminuita di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

La fascia d’azzurro rappresenta il fiume Lambro che scorre nel territorio del comune e le spighe di grano sono simbolo della principale coltura locale.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Leggende e curiosità

[modifica | modifica wikitesto]

Un certo Pietro tornava, una sera di tanti anni fa, verso casa, dopo aver trascorso la serata in un'osteria di Villanterio, dove aveva alzato un po' il gomito e scorse nelle acque della Colombana, un'intera forma di formaggio, illuminata dalla luna piena; trovata una rete da pesca, tentò di recuperare quel ben di Dio ma, nonostante gli sforzi non riuscì a prenderla. Altri, attirati dal rumore, si unirono a lui per recuperare il formaggio, che all'improvviso sparì, con larrivo di una nuvola che coprì la luna. Restarono tutti stupiti, senza capire dove fosse finito il formaggio, per questo i maghernini sono "i pescatori di formaggio".[5]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Dell'antica chiesa dedicata a san Zenone rimangono il campanile — che incorpora un mattone datato 1414 (probabile anno di edificazione) — e l'abside oggi utilizzata come cappella laterale dell'edificio che venne ricostruito nel 1841. Alla nuova chiesa parrocchiale, di maggiori dimensioni, venne dato un diverso orientamento rivolgendo la facciata a nord, cioè verso il paese. Una particolarità: all'interno si trovano tre altari: del Santissimo Sacramento, della Madonna e, ovviamente, di Zenone. “Il Chiesuolo di San Rocco” è quel che resta, invece, dell'antico oratorio di San Rocco, abbattuto (a causa dell'instabilità dell'edificio) tra non poche polemiche nel 1960, lasciando in piedi solo il campanile e l'abside che ancora conserva la statua del santo patrono.[8]

Lapide Commemorativa dei caduti della Seconda Guerra Mondiale posta sulla parete esterna del comune di Magherno
Lapide Commemorativa dei caduti della Grande Guerra posta sulla parete esterna del comune di Magherno

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Rubrica delle Rarità (PDF) [collegamento interrotto], in Fasoulin, 8 marzo 1913, p. 3. URL consultato il 19 luglio 2011.
  5. ^ a b Leggende fra curiosità e storia (PDF), su istitutocomprensivochignolopo.it. URL consultato il 16 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2021).
  6. ^ Comune di Magherno, 1859 - [1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 marzo 2018.
  7. ^ Magherno (Pavia) D.P.R. 27.01.2012 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 7 agosto 2022.
  8. ^ Comune di Magherno - Da vedere, su comune.magherno.pv.it. URL consultato l'8 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2018).
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN144581438 · LCCN (ENno2001089554 · GND (DE4616907-6 · J9U (ENHE987007499056405171
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia