Tirolo | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Trentino-Alto Adige | |
Territorio | Alto Adige | |
Altitudine | 594 m s.l.m. | |
Superficie | 25,62 km² | |
Abitanti | 2.469 (2015) | |
Nome abitanti | Tirolesi/(Dorf) Tiroler | |
Prefisso tel | +39 0473 | |
CAP | 39019 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
| ||
Sito istituzionale |
Tirolo (Tirol in tedesco ) è un centro del Trentino-Alto Adige.
Da sapere
[modifica]Nell'area germanica è chiamato anche Dorf Tirol per distinguerlo dalla regione Tirol, a cui ha dato comunque il nome. La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca (96,89%); il 2,89% italiana; lo 0,22% ladina.
Cenni geografici
[modifica]Appartiene al comprensorio del Burgraviato e sorge nel cuore del Parco naturale Gruppo di Tessa (Naturpark Texelgruppe). Tirolo aderisce alla rete Alleanza per il clima.
Quando andare
[modifica]Il paese gode di un clima mite e mediterraneo che favorisce una vegetazione rigogliosa dal fondovalle alla terrazza del Monte San Benedetto (Segenbühel) a 600 metri di altitudine, fino alla valle dei 9 laghetti di Sopranes (Spronser Seen) a 2.500 metri.
Cenni storici
[modifica]Nel 1027 l'imperatore Corrado II, di ritorno in Germania, conferì al vescovo di Trento Udalrico II i diritti comitali anche sulla valle dell'Adige, compresa la zona di Bolzano. I vescovi di Trento e di Sabiona-Bressanone ebbero pertanto, per mano imperiale, il primo la signoria sui territori - approssimativamente - dell'attuale Trentino e della provincia di Bolzano fino a tale città e a parte della Val Venosta ed il secondo sul resto della provincia di Bolzano, verso nord, su parte del Bellunese e sulla regione di Innsbruck nell'attuale Austria. In questo modo gli imperatori del Sacro Romano Impero - che venivano incoronati tradizionalmente dal papa a Roma - avevano la garanzia della sicurezza del passaggio alpino: infatti i vescovi erano meno soggetti a pressioni dinastiche e la loro fedeltà era maggiore. Dopo alcuni secoli di splendore dei principati vescovili, il potere temporale dei due vescovi si era indebolito ed altre categorie di potenti ne insidiavano la posizione.
In particolare durante il XIII secolo una famiglia di nobili, che prendevano il nome dal castello di Tirolo e che erano stati investiti dal vescovo di Trento - e similmente anche da quello di Bressanone - dell'avvocazia, in sostanza della rappresentanza vescovile nell'amministrazione, avevano trovato i modi per approfittare di tale incarico fiduciario, appropriandosi delle prerogative comitali dei vescovi. La famiglia dei conti di Tirolo, prima con Alberto III e poi, nella seconda metà del secolo, con il conte Mainardo II di Tirolo, era riuscita a riunire sotto la propria signoria - solo formalmente rimasta in capo ai vescovi - sostanzialmente tutto il territorio del Tirolo storico (comprendente, oltre al Tirolo austriaco, anche l'Alto Adige-Südtirol ed il Trentino). Da tale momento la regione, già chiamata anche nei documenti Land im Gebirge (ovvero "paese fra i monti"), si chiamerà Tirolo o contea del Tirolo (Grafschaft Tirol).
Come curiosità va inoltre ricordato che anche Dante Alighieri cita il Tirolo nella Divina commedia come "Tiralli": "Suso in Italia bella giace un laco, a piè de l'Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c'ha nome Benaco" (Inferno, XX, 61-63), indicando autorevolmente nel Tirolo la zona di confine e di cerniera fra la Germania e l'Italia intese come grandi regioni europee. Anche Giovanni Villani nella sua Nuova Cronica parla dell'"assedio di Tiralli" nella primavera del 1347, quando il nuovo eletto Carlo IV cercava di assicurarsi il passaggio d'oltramonte.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche il paese di San Pietro / St. Peter.
Come arrivare
[modifica]- 1 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), ☎ +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
- 2 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
- Solo Charter</small>"}},"i":0}}]}'/>3 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Castel Tirolo, via Castello. La balza su cui sorge è stata abitata fin dalla preistoria. Sono stati rinvenuti anche oggetti e sepolture risalenti all'alto Medioevo. Gli archeologi nel 1993 hanno anche scoperto una chiesa paleocristiana. Si scoprì poi che si trattava di tre chiese costruite l'una sui resti dell'altra, la più antica delle quali con le fondazioni in muratura e la struttura in legno risalente alla tarda epoca romana. La seconda è invece del VI secolo (anche se sul suo utilizzo come edificio di culto prima della successiva aggiunta dell'abside ancora si discute); la costruzione più recente, a tre absidi, risale all'VIII-XI secolo.
Il primo insediamento fortificato risale all'XI secolo, tracce del quale si trovano nei sotterranei del palazzo signorile, a sud, e della annessa cappella.
La seconda fase di costruzione è datata 1139-1140, epoca al quale risale il mastio. Si tratta di una torre quadrata, le cui mura alla base hanno uno spessore di oltre 5 metri. Della costruzione originaria rimangono solo i primi tre piani.
La terza grande fase di costruzione avviene sotto il conte Mainardo II, attorno alla metà del XIII secolo. Mainardo fece costruire un altro palazzo sul versante est, di cui oggi non c'è più traccia: è stato "inghiottito" dalla sottostante forra dei castagni (ted.: Köstengraben), le cui acque hanno eroso la roccia fino al crollo dell'edificio. L'attuale edificio e il camminamento risalgono al XIX secolo. :Allo stesso periodo si fa risalire la sopraelevazione della cappella: la parte inferiore è consacrata a San Pancrazio, quella superiore, riservata alla nobiltà, a santa Elisabetta d'Ungheria.
Vi soggiornò per anni la contessa Margherita, ultima della sua dinastia. Il castello rimase la residenza principale della contea fino al 1420, quando Federico IV d'Asburgo trasferì la propria sede ad Innsbruck.
Molto importanti sono i portali romanici del palazzo e della cappella, ricchi di bassorilievi. Tra gli storici non c'è accordo sulla data e sull'origine di questi portali: per alcuni sarebbero addirittura - almeno parzialmente - da far risalire alla chiesa a tre absidi i cui resti sono stati trovati poco distanti, per altri commissionati dal conte Alberto III di Tirolo.
Oggi il castello ospita il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano.
Nelle immediate vicinanze del castello si trova il Centro recupero avifauna, fondato nel 1989 in Valle Aurina e trasferito presso Castel Tirolo nel 1998.
- 2 Castel Fontana (Brunnenburg), Ezra Pound Str, 3,, ☎ +39 0473 923533. Il castello fu edificato nel 1241, allora nel territorio della diocesi di Coira, da Wilhelm Tarant al servizio del Conte Alberto III di Tirolo. Nel tempo fu diverse volte distrutto e quindi ricostruito; deve probabilmente il nome ad una sorgente, che poteva essere esistita nelle sue vicinanze: le attestazioni del castello come Prunnenberch nel 1285 e Brunnberg nel 1437 fanno propendere per tale etimologia, mentre un'altra ipotesi fa derivare il nome da quello di uno dei suoi numerosi proprietari.
Nel 1356 fu acquistato dai fratelli Heinrich e Johann von Bopfingen; nel 1421 da Ulrich Putsch che successivamente divenne vescovo della Diocesi di Bressanone; nel 1457 da Hans (o Johann) von Kripp, alla famiglia del quale appartenne sino al 1812, anche se già nel 1600 la fortificazione veniva descritta come "vecchio castello diroccato".
Nel 1705 il contadino Gregor Hofer iniziò a far restaurare il castello, realizzando alcuni lavori strutturali. Nel 1884 un altro contadino, Michael Sonnenburger, borgomastro di Tirolo, ne prese possesso.
Fu nel 1889 che si inaugurò il tiro a segno, con grande parata di Schützen, e come ospite d'onore l'arciduca Francesco Ferdinando, che fu poi assassinato a Sarajevo nel 1914.
Nel 1903 il castello fu acquistato da Karl Schwickert, industriale di Pforzheim (in Renania), il quale diede inizio ad un restauro, senza risparmio di mezzi e risorse. Questo restauro però trasformò radicalmente la struttura del castello, che venne quasi ridisegnato seguendo il gusto del nuovo proprietario (si nota un vago richiamo allo stile neogotico). L'opera non fu mai terminata a causa della morte di Schwickert (1927), ed il castello cadde nuovamente in rovina.
Nel 1955 fu acquistato dal principe Boris de Rachewiltz (professore ed egittologo) che nel 1946 aveva sposato Mary, la figlia del poeta statunitense Ezra Pound e di Olga Rudge. Pound vi risiedette dal 1958 fino alla sua morte. Nel periodo che trascorse al castello, il poeta compose gli ultimi 6 dei suoi 116 Cantos.
Diventato Museo agricolo Brunnenburg (Landwirtschaftsmuseum Brunnenburg) nel 1974, illustra usanze e modi di lavoro dei contadini della zona, ed è attualmente visitabile ogni giorno, da aprile ad ottobre.
Ospita pure un Ezra Pound Center for Literature, legato alla University of New Orleans (USA).
- 3 Castel d'Aura (Schloss Auer), Seminarstraße 38, ☎ +39 0473 923057. Si trova all'ingresso della stretta Val Sopranes (Spronser Tal) nel territorio comunale di Tirolo. L'elegante palazzo nobiliare risale al XIII secolo e fu inizialmente il tribunale per il ben più noto castel Tirolo, poi passò in mano ai signori von Auer e successivamente in varie mani, tra cui la famiglia Giovanelli, andando a perdere nel tempo il suo piccolo prestigio. Il complesso strutturale è di piccole dimensioni rispetto ai castelli che attorniano il paese di Tirolo, ed è costituito oltre che dal palazzo nobiliare anche da altri edifici che venivano utilizzati dai vari dipendenti del castello.
Attualmente è di proprietà dei Conti von Khuen e quindi non è visitabile, se non su appuntamento. I nuovi proprietari hanno eseguito recentemente il restauro del complesso, e quindi si possono oggi ammirare, dopo un ingresso pittoresco, un salone del 1600 ben decorato nelle pareti e soffitti con blasoni, una stube attigua in stile gotico ed infine la cappella di Sant'Andrea.
Si può affermare che non abbia mai avuto come scopo principale la difesa, anche perché privo di un mastio e di mura, tipiche di un vero e proprio castello.
- 4 Castel Torre (Thurnstein), via Laurin 7 (a San Pietro). Le prime notizie documentate di questo castello medievale risalgono al 1276, ma scavi archeologici hanno dimostrato l'esistenza di un castelliere preistorico, segno di una presenza umana molto più antica. All'epoca della sua fondazione era chiamato Turm auf Platzleid - solo nel 1478 apparirà per la prima volta il toponimo Thurnstein - ed era costituito unicamente da una casatorre.
Nel 1282 fu dato in feudo da Mainardo II a Konrad Milsner. Negli anni successivi il castello sembra essere stato un feudo molto ambito per via della sua posizione e delle sue vigne e le famiglie nobili facevano a gara per poterlo avere.
Solo nel XVI secolo fu costruita l'ala sud addossata alla torre e solo nel 1803 quella nord, che però non fu mai completata.
Nel XVII secolo il castello divenne di proprietà di Alexander von Egen la cui famiglia lo possiede tuttora.
Dalla prima guerra mondiale è adibito a ristorante, tra le cui specialità c'è il "Vino Napoleone". :Questo vino, prodotto dalle vigne del castello, prese il nome dell'imperatore Napoleone III quando giunse la notizia della sua cattura durante la battaglia di Sedan nel 1870.
Eventi e feste
[modifica]A Tirolo durante l'anno si organizzano serate all'insegna di musica medievale e rinascimentale, feste di primavera e autunno, con musica folcloristica e antiche melodie popolari eseguite dalle bande di paese, carri allegorici e prodotti tipici.
Tra ottobre e novembre si svolge l'appuntamento con la cultura del vino e la cucina tradizionale.
Cosa fare
[modifica]Da Tirolo partono 70 km di sentieri, dai 300 ai 3.000 metri di altitudine 7 km, mentre ci sono ben 170 km di percorsi che si sviluppano lungo i Waalwege, gli antichi canali di irrigazione.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Schlecht'n Seppl ristorante, Via Principale, 4, ☎ +39 0473 923340.
- 2 Restaurant Cafe Sonnblick, Via Castello, 18, ☎ +39 0473 923318.
- 3 Castel Thurnstein, St. Peter, 8, ☎ +39 0473 220255. Anche Hotel
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Chalet Gravenstein (Adults Only Hotel), Jaufenstrasse 23/A, ☎ +39 0473 237222, info@chalet-gravenstein.com. Chalet Gravenstein è un'accogliente struttura per solo adulti a Tirolo sopra Merano. Circondato da frutteti di mele e vigneti, offre un ambiente tranquillo con viste panoramiche sulle montagne circostanti. Il chalet combina l'architettura tradizionale tirolese con comfort moderni, rendendolo un punto di partenza ideale per escursioni, ciclismo e attività all'aria aperta nella regione.
Sicurezza
[modifica]- 4 Tirolo, Via Principale, 19/A, ☎ +39 0473 923725.
Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- Merano — Importante centro alla confluenza di Val Venosta, Val Passiria, Val d'Adige e Val d'Ultimo, la città fu fino al Quattrocento il capoluogo del Tirolo, quando la capitale fu trasferita a Innsbruck. Mantiene tuttora forti legami con il mondo germanico e vanta un bel centro storico.
Itinerari
[modifica]- Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
Altri progetti
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