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L. J. Smith

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

L. J. Smith, all'anagrafe Lisa Jane Smith (1965 – vivente), scrittrice statunitense.

Per approfondire, vedi: Il diario del vampiro.

Incipit di alcune opere

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Dark visions

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Dark visions – Il dono

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Non si invita la strega locale alle feste. Non importa quanto sia bella. È questo il problema fondamentale.
Non m'interessa, pensò Kaitlyn. Non ho bisogno di nessuno.

Dark visions – Il vampiro della mente

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«Sbrigatevi!», disse Kaitlyn sforzandosi di non urlare, quando arrivò senza fiato in cima alle scale. Poi ripeté mentalmente l'ordine, per sottolineare meglio il concetto: Sbrigatevi!
Da quattro direzioni diverse ricevette telepaticamente la conferma che il suo messaggio era stato ricevuto: quattro segnali che avevano la stessa urgenza del suo. Li ricevette attraverso un canale che non aveva nulla a che fare con i soliti cinque sensi – era un po' come essere capaci di vedere la musica e sentire il sapore di un colore.
La telepatia era una cosa molto, molto strana.

Dark visions – La passione

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Un cane abbaiò, rompendo il silenzio della notte. Gabriel alzò lo sguardo per un breve istante, i sensi psichici allertati. Poi tornò a concentrarsi sulla porta.
La serratura si arrese al grimaldello e il battente si spalancò.
Gabriel sorrise.
All'interno della casa c'erano quattro persone sveglie. Una di esse era Kaitlyn. La splendida Kaitlyn con i capelli d'oro rosso. Un peccato doverla distruggere – ma da quel momento in poi era una sua nemica. Non poteva permettersi alcuna debolezza.

I diari delle streghe

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I diari delle streghe – L'iniziazione

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Cape Cod non avrebbe dovuto essere così calda e umida. Cassie lo aveva letto sulla guida turistica; tutto avrebbe dovuto essere perfetto lì, come a Camelot.
Tranne, aggiungeva distrattamente la guida, per l'edera velenosa, le zecche, i pidocchi, i molluschi tossici e le correnti sottomarine nelle acque apparentemente tranquille.

I diari delle streghe – La prigioniera

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"Fuoco", pensò Cassie. Era circondata da accesi colori autunnali: il giallo tendente all'arancione degli aceri da zucchero, il rosso intenso dei sassofrassi, il cremisi degli arbusti di sommacchi. Era come se l'elemento di Faye stesse incendiando il mondo.
"E io vi sono intrappolata nel mezzo".

I diari delle streghe – Il potere

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«Diana, ho una sorpresa per te», disse Faye.
Gli occhi di smeraldo di Diana, sotto le ciglia corvine, erano pieni di lacrime. Non si era ancora ripresa dallo shock di quella notte, e fissava Faye con un'espressione tesa.
Be', il peggio doveva ancora venire.

Il gioco proibito

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Il gioco proibito – L'inseguimento

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Non era tanto la caccia. Era uccidere.
Ecco perché Gordie Wilson si trovava sulle colline di Santa Ana in quell'assolato mattino di maggio, dopo aver marinato la scuola, senza sapere se l'avrebbe fatta franca falsificando un'altra volta la firma di sua madre sul libretto delle giustificazioni. Non era lì per i prati coperti di fiori di campo, i lupini azzurro cielo o l'odorosa salvia purpurea. Era per il tonfo sordo del piombo nella carne.
La preda.

Il gioco proibito – L'ultima mossa

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La hostess si diresse verso di loro, e Jenny avvertì un prurito alla nuca, mentre i mignoli cominciavano a formicolare.
Rilassati, si disse. Stai calma.
Ma quando l'assistente di volo raggiunse la loro fila, il cuore prese a batterle forte. La donna indossava un'uniforme blu scuro con rifiniture color crema e aveva un aspetto piuttosto militaresco. Il viso era attraente ma autoritario, come quello di un'insegnante energica e attenta.
Non voltarti. Guarda fuori del finestrino.

Il gioco proibito – La casa degli orrori

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Jenny si guardò alle spalle. Erano ancora dietro di lei, dall'altro lato della strada, ma la stavano sicuramente seguendo. Camminavano alla sua stessa andatura; quando lei rallentò fingendo di guardare la vetrina di un negozio, rallentarono anche loro.
Erano in due, uno vestito di nero con una T-shirt, una giacca di pelle e una bandana bianca in testa, l'altro con una lunga camicia di flanella, a quadri neri e blu, sbottonata. Ed erano sporchi. Due brutti ceffi, di quelli che portano guai.

La notte del solstizio

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La volpe stava aspettando.
Attorno a essa, sul soffice terreno sotto gli aranci, si proiettava una luce screziata, che dava un riflesso dorato alla sua pelliccia fulva e faceva brillare per qualche istante i suoi occhi gialli. Aspettava lì, nel frutteto, sin dall'alba ed era pronta a continuare ad attendere fino al sorgere della luna, se necessario. Aveva bisogno unicamente di un bambino, ma quel bambino doveva essere da solo e non doveva esserci nessun'altra persona lì attorno ad assistere alla scena.

La setta dei vampiri

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La setta dei vampiri – Il segreto

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Era il primo giorno delle vacanze estive quando Poppy scoprì che stava per morire.
Lunedì. Il primo vero giorno di vacanza (il fine settimana non contava). Poppy si svegliò con una magnifica sensazione di leggerezza e pensò: Niente scuola. La luce del sole filtrava attraverso la finestra, colorando i leggeri tendaggi intorno al letto con una sfumatura dorata. Poppy li spinse da parte e saltò giù dal letto. Fece una smorfia di dolore.

La setta dei vampiri – L'alba oscura

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Maggie Neely fu svegliata dalle urla di sua madre.
Come sempre, si era addormentata in compagnia di Jake, il suo alano, disteso pesantemente sui suoi piedi, e dei tre gatti di casa che avevano continuato a fare avanti e indietro attorno alla sua testa in cerca della posizione più comoda. Maggie teneva una guancia appoggiata sul libro aperto di geometria; sulla coperta erano sparsi fogli di appunti, briciole di patatine fritte e la bustina ormai vuota. Aveva indosso un paio di jeans, la maglietta di un pigiama a fiori e l'unico paio di calzettoni che era riuscita a trovare la sera prima: uno corto di velluto rosso e l'altro di cotone azzurro, lungo e sbrindellato.

La setta dei vampiri – L'angelo nero

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Gillian Lennox non aveva intenzione di morire quel giorno. Era arrabbiata, però. Arrabbiata perché aveva perso il passaggio per tornare da scuola, perché aveva freddo, e perché mancavano due settimane a Natale ed era molto, molto sola.
Camminava sul ciglio di una strada deserta, tutta curve e dossi come una qualsiasi altra strada di campagna del Sud-ovest della Pennsylvania, tirando violenti calci ai fastidiosi mucchi di neve che trovava lungo la via.

La setta dei vampiri – L'anima gemella

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I lupi fecero irruzione mentre Hannah Snow si trovava nello studio dello psicologo.
Era lì per ovvie ragioni. «Credo di stare per impazzire», disse tranquillamente mentre si metteva seduta.
«E cosa te lo fa pensare?». La voce dello psicologo era neutra, rasserenante.
Hannah deglutì.

La setta dei vampiri – L'incantesimo

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Espulsa.
Era una parola spaventosa per una studentessa dell'ultimo anno, e continuava a risuonare nelle orecchie di Thea Harman mentre l'auto di sua nonna si avvicinava all'edificio scolastico.
«Questa», disse nonna Harman dal sedile anteriore del passeggero, «è la vostra ultima possibilità. Ve ne rendete conto, vero?».

La setta dei vampiri – La cacciatrice

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«È semplice», disse Jez l'ultima notte di caccia della sua vita. «Voi correte. Noi vi inseguiamo. Se vi prendiamo, morite. Vi concediamo tre minuti di vantaggio».
Il leader della cricca di skinhead davanti a lei non si mosse. Aveva il volto pallido e lo sguardo da pescecane. Era in piedi, irrigidito dalla tensione, e cercava di fare il duro, ma Jez aveva notato un lieve tremore nei muscoli delle gambe.
Jez gli fece un sorriso.

La setta dei vampiri – La prescelta

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Tutto accadde alla festa del quinto compleanno di Rashel.
«Mamma, possiamo andare nei tunnel?». Stavano festeggiando il compleanno in un parco divertimenti, dove c'era la più grande struttura di scivoli e di tunnel colorati di plastica che la bambina avesse mai visto.
Sua madre sorrise. «Va bene, gattina, ma sta' attenta a Timmy. Non è veloce come te».
E queste furono le ultime parole che sua madre le disse.

Bibliografia

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  • Lisa Jane Smith, Dark visions. Il dono, traduzione di Daniela Di Falco, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854117587
  • Lisa Jane Smith, Dark visions. Il vampiro della mente, traduzione di Tino Lamberti, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854118355
  • Lisa Jane Smith, Dark visions. La passione, traduzione di Daniela Di Falco, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854121782
  • Lisa Jane Smith, I diari delle streghe. Il potere, traduzione di Antonio Bibbò, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854116641
  • Lisa Jane Smith, I diari delle streghe. L'iniziazione, traduzione di Paolo Falcone, Newton Compton, 2009. ISBN 9788854114906
  • Lisa Jane Smith, I diari delle streghe. La prigioniera, traduzione di Paolo Falcone, Newton Compton, 2009. ISBN 9788854116467
  • Lisa Jane Smith, Il gioco proibito. L'inseguimento, traduzione di Milvia Faccia, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854122208
  • Lisa Jane Smith, Il gioco proibito. L'ultima mossa, traduzione di Milvia Faccia, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854128224
  • Lisa Jane Smith, Il gioco proibito. La casa degli orrori, traduzione di Lucia Mori, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854118737
  • Lisa Jane Smith, La notte del solstizio, traduzione di Rosa Prencipe, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854121829
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. Il segreto, traduzione di Daniela Di Falco, Newton Compton, 2009. ISBN 9788854115729
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. L'alba oscura. traduzione di Roberto Lanzi, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854121799
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. L'angelo nero, traduzione di Annalisa Biasci, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854117570
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. L'anima gemella, traduzione di Roberto Lanzi, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854118720
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. L'incantesimo, traduzione di Alessandra Spirito, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854116603
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. La cacciatrice, traduzione di Tiziana Felici, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854119918
  • Lisa Jane Smith, La setta dei vampiri. La prescelta, traduzione di Tino Lamberti, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854118362

Voci correlate

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Altri progetti

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Opere

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