Kill Bill vol. 2
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Kill Bill vol. 2
Titolo originale |
Kill Bill Volume 2 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2004 |
Genere | azione, thriller |
Regia | Quentin Tarantino |
Soggetto | Quentin Tarantino |
Sceneggiatura | Quentin Tarantino |
Produttore | Lawrence Bender |
Episodi | |
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Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Kill Bill vol. 2, film statunitense del 2004 con Uma Thurman, regia di Quentin Tarantino.
Citazioni in ordine temporale.
- Bill: Mi trovi sadico? Sai bimba, mi piace pensare che tu sia abbastanza lucida persino ora da sapere che non c'è nulla di sadico nelle mie azioni. In questo momento sono proprio io, all'apice del mio masochismo.
La Sposa: Bill... È tua figl... [Bill spara][1]
- Sembravo morta, vero?! Ma non lo ero... Non perché non ci avessero provato, intendiamoci. A dire il vero, l'ultimo proiettile di Bill mi mandò in coma, coma in cui sono rimasta per quattro anni... Al mio risveglio ho agito spinta da quella che la pubblicità del film definisce "una ruggente furia vendicativa". Ho ruggito... E mi sono infuriata... E mi sono presa tante soddisfazioni! Ho ucciso tante persone per arrivare fin qui, ma ne devo uccidere ancora una... L'ultima. Quella da cui sto andando ora. La sola rimasta in vita. E quando sarò arrivata a destinazione, io ucciderò Bill! (Beatrix)
Capitolo Sei: Massacro ai Due Pini
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[modifica]- Dunque, quello che accadde alla cappella nuziale Due Pini, che diede inizio a questa storia cruenta, è ormai leggenda. Massacro ai Due Pini, così titolarono i giornali. Le tv locali lo chiamarono Il massacro della cappella nuziale di El Paso, Texas. Come andò esattamente, chi era presente, quante persone furono uccise, chi le uccise, sono particolari che cambiano a seconda di chi racconta la storia. Ad essere precisi, il massacro non avvenne durante il matrimonio... Si facevano le prove del matrimonio. (Voce fuori campo di Beatrix)
- [In chiesa, parlando con le sue amiche] Non mi sento molto bene. Questa stronza mi sta proprio facendo incazzare. Quindi mentre voi ve la sciroppate, io vado fuori a prendere un po' d'aria. (Beatrix)
- Ma...Che succede? (Reverendo Harmony) [ultime parole]
- [A Bill, riferendosi a Hattori Hanzo] Questi giapponesi sanno covare il rancore come pochi... O forse sei tu che tiri fuori il peggio dalle persone... (Budd)
- [A Bill] Quella donna merita la sua vendetta. E noi meritiamo di morire.[2] Ma la cosa vale anche per lei... E quindi... Staremo a vedere. Non è così? (Budd)
Dialoghi
[modifica]- Signora Harmony: Cara, sarebbe bello se avessi qualche invitato anche tu... Sai, come segno di buona fede...
Beatrix: Ma io non ho nessuno... A parte Tommy e i miei amici.
Signora Harmony: Non hai una famiglia?
Beatrix: Be', ci sto... lavorando...
Amica: Signora Harmony, noi siamo l'unica famiglia per questo angioletto.
- Bill: Ciao, bimba.
Beatrix: Come hai fatto a trovarmi?
Bill: Io sono io.[2]
Beatrix: Che ci fai qui?
Bill: Che ci faccio? Be', un attimo fa suonavo il flauto... In questo momento sto guardando la sposa più bella che i miei stanchi occhi abbiano mai visto.
Beatrix: Perché sei qui?
Bill: Un ultimo sguardo.
Beatrix: Oggi farai il bravo?
Bill: Non ho mai fatto il bravo in tutta la mia vita. Ma farò del mio meglio... Per essere dolce.
Beatrix: Te l'ho sempre detto che quello dolce, è il tuo lato migliore!
Bill: Forse è per questo che tu sei l'unica ad averlo visto!
- Bill: Hai un cucciolo da sfornare?
Beatrix: Sono un po' incinta!
- Beatrix: Vuoi restare al matrimonio?!
Bill: Solo se posso sedermi nel lato della sposa.
Beatrix: Sarai un po' triste e solo nel mio lato.
Bill: Il tuo lato è sempre stato un po' triste e solo, ma non mi metterei da nessun'altra parte.
- Bill: Non si dice che porti sfortuna che lo sposo veda la sposa col vestito nuziale prima della cerimonia?
Tommy: Be'... diciamo che il pericolo è il mio mestiere.
Bill: Capisco perfettamente!
- Budd: Mi stai dicendo che si è sbarazzata di 88 guardie del corpo, prima di far fuori O-Ren?!
Bill: Veramente non erano 88... Si facevano chiamare gli 88 folli, ecco...
Budd: Come mai?!
Bill: Ah, non lo so... Avranno pensato ch'era un nome fico!
Capitolo Sette: La tomba solitaria di Paula Schultz
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[modifica]- [A Beatrix, ridendo] Bene, ora sei un po' più calma, vero? Eh sì, è difficile fare gli spaccaculi con una dose di sale grosso conficcata nelle tette! Non avendo le tette belle o grandi come le tue non riesco a immaginare quanto possa bruciare quella schifezza. Anzi, non ci penso proprio! (Budd)
- [A Beatrix, dopo avergli sputato in faccia rendendogli lo sputo ricevuto] Vinco io! (Budd)
- [Al telefono con Elle] Indovina cosa ho in mano in questo momento? [...] Una spada di Hattori Hanzo nuova di zecca, e questa sì che si chiama una lama affilata! [...] la più grande spada che l'uomo abbia mai creato. (Budd)
- [Al telefono con Budd, riferendosi a Beatrix] Deve soffrire fino all'ultimo respiro.[2] (Elle)
- [A Beatrix, una volta svegliatasi sul furgone] Ben svegliata... pane e marmellata. (Budd)
- [A Beatrix, che si dimena per non essere sepolta viva] Piccolo verme, lo vedi questo? Lo vedi, vero? È uno spray al peperoncino... Mmm no, te ne andrai sottoterra questa notte, e questo è quanto. Voglio seppellirti. Volevo seppellirti... con questa. [Mostra una torcia elettrica] Ma se continui a voler fare la stronza, io ti spruzzo tutta la bomboletta del cazzo dritta nelle palle degli occhi, te li faccio schizzare fuori da questa testa di cazzo. E allora sarai cieca, ustionata... e sepolta viva. (Budd)
- [Prima di chiudere la bara] Per aver spezzato il cuore di mio fratello... (Budd)
Dialoghi
[modifica]- Barista: Sei in ritardo, lo sai leggere l'orologio Budd?
Budd: Ma non c'è nessuno.
Larry: Chi è, Budd?
Barista: Sì.
Larry: Dì a quel sacco di merda di portare qui il culo!
Barista: Ok... Budd, Larry ti vuole parlare.
Larry: [rivolgendosi alla sua amica] Fatti una striscia, sentiti qualcuno baby!
Budd: Mi cercavi?
Larry: Io non so come all'autolavaggio in cui lavoravi prima ti permettessero di arrivare con 20 minuti di ritardo, ma non è roba mia, io ce l'ho un autolavaggio, cazzo!
Amica di Larry: Vuoi che vada?
Larry: No, non voglio che te ne vai. Resta qui, aspetta.
Budd: Larry, di la non c'è nessuno e così...
Larry: Di là non c'è nessuno, Larry... [sussurrando] Che vorresti dire? Che tu non servi qui?
Budd: No, voglio dire che io sono il buttafuori e che là non c'è nessuno da buttare fuori...
Larry: Tu stai dicendo che il motivo per cui non fai il lavoro per cui ti pago è che non hai nessun lavoro da fare?!
Budd: No...
Larry: È questo che dici?! Di che cosa vuoi convincermi esattamente?! Che qui sei inutile quanto un buco del culo sul gomito? Be', sai una cosa, Budd? Io credo che tu sia proprio riuscito a convincermi!
- Larry: Guardiamo il calendario, è l'ora del calendario, l'ora del calendario di Budd. Ok, lavori domani?
Budd: Sì.
Larry: Mmm no, non lavori. Non sai nemmeno il giorno in cui lavori. Ecco non lavori domani, lavori mercoledì, eccoti qua ed ecco fatto. Lavori giovedì?
Budd: Sì.
Larry: No io non credo. Venerdì? Qui c'è il tuo nome.
Budd: Se lo dici tu.
Larry: Cioè c'era il tuo nome, ok? Sabato anche qui c'era il tuo nome. Lunedì! Ecco, che dici, così va bene? Portarvi via i soldi è l'unico modo per farvi capire qualche cazzo! Ho ragione? Ora vattene a casa finché non ti chiamo io! Finché non ti chiamo io!
Prima parla con Rocket dice che devi fare un lavoretto e... il cappello... Quel cappello del cazzo... Quel cappello del cazzo, quante volte ti ho detto che non devi, non devi mettere quel cappello del cazzo qui? Quante volte?
Budd: I clienti ce l'hanno il cappello.
Larry: Non sono il capo dei clienti, è chiaro? Io sono il tuo capo, e ti sto dicendo che voglio che lasci a casa quel cazzo di cappello!
- [Budd chiama Elle al cellulare]
Elle: Bill?
Budd: Hai sbagliato fratello, stronza malefica!
Elle: Budd...
Budd: Bingo!
- Ernie: Uh, guarda che occhi, questa troia è furiosa.
Budd: Che ti avevo detto, è la più bella fighetta bionda che tu abbia mai visto, o non è la più bella fighetta bionda che tu abbia mai visto?
Ernie: Ho visto di meglio.
Budd: [a Beatrix] Hai qualcosa da dire?!
[Beatrix lo guarda con odio senza parlare]
Ernie: Le donne bianche lo chiamano il rimprovero silenzioso. E noi gli facciamo credere che ci dispiace!
Capitolo Otto: I crudeli insegnamenti di Pai Mei
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[modifica]- [A Beatrix, parlando di Pai Mei] Dovrai prima farlo abituare un po' a te. Odia la razza bianca, disprezza gli americani e sopporta con fastidio le donne... Quindi nel tuo caso ci vorrà un po' di tempo. (Bill)
- [A Beatrix, prima di metterla alla prova per la prima volta] Se un solo colpo andrà a segno, ti chiamerò maestra. (Pai Mei) [tradotto dal cantonese con sottotitoli in italiano]
- Il legno deve temere la tua mano, non il contrario. Per forza non ci riesci, ti arrendi prima d'iniziare. (Pai Mei) [tradotto dal cantonese con sottotitoli in italiano]
- [Prima di uscire dalla cassa da morto] Ecco Pai Mei... sono pronta. (Beatrix)
Dialoghi
[modifica]- Bill: Tanto tempo fa, in Cina – si trattava all'incirca dell'anno 1003 – il sommo sacerdote del Clan del Loto Bianco, Pai Mei, stava camminando per strada, contemplando qualsiasi cosa un uomo dal potere infinito come Pai Mei potesse contemplare – è un modo come un altro di dire: "chi può dirlo?" – quando un monaco Shaolin apparve nella strada, diretto dalla parte opposta. Quando il monaco e il prete si incrociarono, Pai Mei in una pressoché inspiegabile dimostrazione di generosità, rivolse al monaco un impercettibile cenno di saluto. Il cenno non fu ricambiato.
Intenzione del monaco era forse quella di insultare Pai Mei? O forse non era egli riuscito a vedere il generoso gesto sociale? Le ragioni del monaco restano ignote. Ma sono note le conseguenze.
Il mattino seguente, Pai Mei si presentò al tempio Shaolin e pretese che il sommo abate del tempio gli offrisse il suo collo da tagliare – per rimediare all'insulto. L'abate all'inizio cercò di consolare Pai Mei, ma ben presto si accorse che Pai Mei era inconsolabile.
Così cominciò il massacro del tempio Shaolin e di tutti i 60 monaci che ospitava, per mano del Loto Bianco. E così cominciò la leggenda della tecnica dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita.
Beatrix: E che cos'è la tecnica dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita?
Bill: Semplicemente la mossa più letale di tutte le arti marziali. Lui ti colpisce con la punta delle dita e comprime cinque punti diversi del tuo corpo. E poi... ti lascia andar via. Ma appena hai fatto cinque passi, il tuo cuore esplode all'interno del corpo: e tu cadi a terra, morto.
Beatrix: E te l'ha insegnata?
Bill: No, lui non insegna a nessuno la tecnica dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita. Ascolta, una delle cose che mi sono sempre piaciute di te è che sei più saggia di quanto la tua età farebbe supporre, perciò permettimi di dare un consiglio a chi è saggio. Qualunque cosa.. qualunque cosa dica Pai Mei, obbedisci. Se farai trasparire anche per un solo istante uno sguardo di sfida ti caverà gli occhi e se poi sul tuo volto apparirà quell'arroganza d'americana ti spezzerà la schiena e il collo come fossero ramoscelli. E fine della storia.
- Beatrix: Quando ti rivedrò di nuovo?
Bill: È il titolo della mia canzone preferita degli anni '70...
Capitolo Nove: Elle e Io
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[modifica]- [A Elle, alludendo alla morte di Beatrix] Si dice che il killer numero uno delle persone anziane sia il pensionamento: se le persone hanno un lavoro da fare tendono a vivere un po' più a lungo per portarlo a termine. Ho sempre immaginato che a un guerriero succeda lo stesso con i propri nemici. Perciò, ora che non dovrai più affrontare il tuo nemico sul campo di battaglia, quale delle due sensazioni provi: sollievo o rimpianto? (Budd)
- [Parlando di Beatrix] Non ho mai visto nessuno fregare Bill come lei ha fregato Bill! (Budd)
- [Ultime parole a Ellie] Un milione di grazie! (Budd Gunn)
- [Rivolto a Budd, parlando del black mamba] In Africa c'è un adagio che dice: nella boscaglia, un elefante può ucciderti, un leopardo può ucciderti e un black mamba può ucciderti, ma solo con il black mamba – e questo è vero in Africa fin dall'alba dei tempi – la morte è sicura. Da qui il suo soprannome: la morte incarnata. Fico, no?! [...] La quantità di veleno che può essere iniettata da un solo morso a volte è gargantuesca. Mi è sempre piaciuto l'aggettivo "gargantuesco", succede raramente di poterlo usare in una frase. [parlando di Beatrix] In questo momento la più forte sensazione è il rimpianto. Io rimpiango che quella che è forse la più grande guerriera che io abbia mai incontrato abbia trovato la sua fine grazie a uno sporco alcolizzato, insignificante, selvaggio pezzo di merda come te. Quella donna meritava di meglio. (Elle)
- A mio fratello Budd, l'unico uomo che abbia mai amato, Bill. (Beatrix) [leggendo l'incisione sulla spada di Budd]
- To My Brother Budd, The Only Man I Ever Loved, – Bill
Dialoghi
[modifica]- Elle: [Indicando la spada di Beatrix] È quella la sua spada?
Budd: Ci sono i miei soldi in quella valigia rossa, vero?
Elle: Direi proprio di sì...
Budd: Be', allora adesso è la tua spada.
- Elle: Cos'è quella?
Beatrix: La spada di Hanzo che aveva Budd.
Elle: Ha detto che l'aveva impegnata...
Beatrix: Questo farebbe di lui un bugiardo, giusto? Elle...
Elle: B.
Beatrix: C'è una cosa che vorrei tanto sapere! Che resti fra noi... Che cosa hai detto a Pai Mei perché lui ti strappasse l'occhio? [Flashback: Elle urla di dolore coprendosi l'occhio]
Elle: L'ho chiamato "miserabile, stupido vecchio".
Beatrix: Pessima idea...
Elle: E sai cosa ho fatto? L'ho ucciso quel miserabile, stupido vecchio. Ho avvelenato le sue teste di pesce.
Pai Mei [tradotto dal cantonese]: Elle, Cagna traditrice!
Elle [A Pai Mei]: Come le vuoi le tue teste di pesce, miserabile stupido vecchio?
Pai Mei [tradotto dal cantonese, ultime parole]: Ti do la mia parola...
Elle: E io gli ho detto: "per me il giuramento di uno stupido vecchio come te vale meno di niente". Esatto, ho ucciso il tuo maestro. E adesso ucciderò anche te, con la tua stessa spada, sai?! Che presto, nell'immediato futuro, diventerà mia. La mia spada!
Beatrix: Puttana. Tu non hai un futuro!
Ultimo Capitolo: Faccia a faccia
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[modifica]- Come molti uomini che non hanno mai conosciuto il padre, Bill collezionava figure paterne. Il primo fu Esteban Vihaio. Esteban era un amico della madre di Bill, di professione protettore. Gestì un bordello ad Acuna, in Messico, per oltre cinquant'anni. Il suo esercito, gli Acuna Boys, formato dalla prole senza padre delle sue puttane, controllava Acuna e lui controllava gli Acuna Boys. Ora, all'età di ottant'anni, questo ricco gentiluomo in pensione potrebbe indicarmi la strada che porta a Bill. (Voce fuori campo di Beatrix)
- [A Beatrix] Devo avvertirti, giovane signora, che sono sensibile all'adulazione. (Esteban)
- Ricordo di quando Bill aveva soltanto cinque anni e lo portai al cinema. Davano un film con Lana Turner, Il postino suona sempre due volte, con John Garfield. Ogni volta che lei appariva in lo schermo, Bill cominciava a succhiarsi irrefrenabilmente e in modo osceno il pollice. Fu in quel momento che capii che quel ragazzo aveva un debole per le bionde. (Esteban)
- [A Beatrix] Sai, perdere la testa per una donna come te è sempre la cosa giusta da fare. (Esteban)
- [Riferendo le sue parole la prima volta che ha visto una foto di Beatrix] Ho detto: "sei la donna più bellissima che ho mai visto in tutto il mondo". (B.B.)
- [A Beatrix] Si dà il caso che questa acienda abbia una spiaggia privata. E questa spiaggia privata si dà il caso che sia particolarmente bella quando il chiaro di luna l'avvolge. E neanche a farlo apposta, c'è la luna piena stasera! (Bill)
- [Al killer affrontato durante la sua ultima missione] Karen, ho appena scoperto, proprio adesso, giusto un momento prima che tu facessi quel buco nella porta... che aspetto un bambino. (Beatrix)
- [Al killer affrontato durante la sua ultima missione] Io sono la donna più letale al mondo, ma adesso... ho paura per il mio bambino. (Beatrix)
Dialoghi
[modifica]- Esteban: [riferendosi all'auto di Beatrix] E quella? Non avevi un'altra auto?
Beatrix: La mia Pussy Vagon è morta, ormai...
Esteban: Eh, sì... la Pussy è morta...
- Esteban: Bill ti aveva sparato in testa, no?
Beatrix: Sì...
Esteban: Io sarei stato molto più carino: ti avrei soltanto sfregiata.
- Esteban: Sai perché ti sto aiutando?
Beatrix: No.
Esteban: Lui vorrebbe che lo facessi.
Beatrix: No, non credo proprio.
Esteban: E come farebbe sennò a rivederti?
- [Beatrix irrompe nel salotto della villa di Bill, ma inaspettatamente lo vede in compagnia di B.B., che ha in mano una pistola giocattolo, in quanto entrambi stanno giocando a fare i pistoleri]
B.B.: Ferma, mamma!
Bill: Bang Bang. Oh!
B.B.: Oh!
Bill: Ci ha colpiti, B.B.! La mamma ci ha colpiti! Sto morendo...
B.B.: Sto morendo! Sto morendo!
Bill: [a B.B.] Cadi, tesoro, ci ha colpiti. [B.B. cade a terra]
[Nel ruolo del narratore] Ma, Kiddo Manolesta non sapeva che la piccola B.B. stava soltanto fingendo, perché di fatto lei era invulnerabile ai proiettili...
B.B.: Sono invulberabile, mamma!
Bill: [a B.B.] Ehi, rimani lì a terra... stai fingendo, no?
[Nel ruolo del narratore] E così, mentre sogghignando la killer avanzava verso quello che credeva un cadavere sfracellato dai proiettili, fu allora che la piccola B.B. sparò.
B.B. [si rialza e punta la pistola a Beatrix, che rimane sconvolta]: Bang Bang!
Bill: Sei morta, mamma... Su, muori...
Beatrix [sul punto di piangere]: Oh...
Bill: B.B.
Beatrix [si porta una mano al cuore come colpita veramente]: Oh, B.B... avrei dovuto saperlo... tu sei... imbattibile. [Cade a terra]
B.B. [scuote Beatrix]: Non morire, mamma... stavo solo giocando!
Beatrix: Lo so!
- Bill: La nostra bambina ha scoperto la vita e la morte l'altro giorno. Racconta alla mamma cos'è successo a Emilio!
B.B.: Io l'ho ucciso...
Bill: Emilio era il suo pesce rosso.
B.B.: Emilio era il mio pesce rosso...
Bill: È venuta correndo in camera mia, col pesciolino in mano gridando: "Papà, papà... Emilio è morto". E io ho detto: "Davvero? Che cosa triste. Com'è morto?" E tu cos'hai risposto?
B.B.: "L'ho calpestato!"
Bill: Veramente, signorina, la frase che hai strategicamente usato è stata: "L'ho involontariamente calpestato". Al che io le ho chiesto: "E come ha fatto il tuo piede a entrare involontariamente nella boccia di vetro di Emilio?" E lei ha detto: "No no, Emilio era sul tappeto quando l'ho calpestato". Uhm... La trama s'infittisce! "E come ha fatto Emilio ad arrivare sul tappeto?" E tu, mamma, saresti stata così fiera di lei. Non ha mentito! Ha detto che aveva tolto Emilio dalla sua boccia e buttato sul tappeto. E che faceva Emilio sul tappeto?
B.B.: Sbatteva la coda.
Bill: E l'hai schiacciato col piede. [B.B. assentisce] E quando hai alzato il piede, che cosa ha fatto Emilio?
B.B.: Niente.
Bill: Aveva smesso di sbattere la coda. E poi mi ha detto che alzando il piede, vedendo che Emilio non sbatteva più la coda, si era resa conto del suo gesto. Non è una perfetta e semplice immagine della vita e della morte?! Un pesce che sbatte la coda sul tappeto e un pesce che non sbatte più la coda. È così potente che anche una bambina di quattro anni, ignara del concetto di vita e di morte, ne ha capito il senso. Tu volevi bene a Emilio, vero? [B.B. assentisce] Be', io voglio bene alla mamma, ma ho fatto alla mamma quello che tu hai fatto a Emilio...
B.B.: Tu hai schiacciato la mamma?
Bill: Peggio... Le ho sparato. Ma non per finta, come facciamo noi, le ho sparato sul serio...
B.B.: Volevi vedere che succedeva, papà?
Bill: No, sapevo cosa sarebbe successo alla mamma se le avessi sparato. Quello che non sapevo, quando le ho sparato, è cosa sarebbe successo a me...
B.B.: Cos'è successo?
Bill: Ho provato tristezza... e allora ho imparato che ci sono cose che una volta fatte non possono essere cancellate.
- Bill: Prima che questa storia di sanguinosa vendetta raggiunga il suo apice ti farò alcune domande e voglio che tu mi dica la verità. Però qui sorge un dilemma, perché quando si parla di me io penso che tu sia realmente e assolutamente incapace di dire la verità, soprattutto a me, e tantomeno a te stessa. E, sempre quando si parla di me, io sono realmente e totalmente incapace di credere a qualsiasi cosa tu dica.
Beatrix: E come pensi di risolvere questo dilemma?
Bill: Be', si dà il caso che io abbia una soluzione... [tira fuori una pistola con una freccia contenente un sedativo e gliela spara sulla gamba] Colpita!
Beatrix: Ahh! Maledizione! Ma... figlio di puttana, cosa cazzo mi hai sparato?!
Bill: La mia più grande invenzione, o quantomeno la mia preferita! [Beatrix cerca di togliere la freccia] Non toccarla, o te ne infilo un'altra nella guancia. La sostanza contenuta in quella freccia che comincia a farsi strada nelle tue vene è un incredibile, potente e quasi infallibile siero della verità. Io la chiamo "La verità indiscussa", due volte più forte del sodio pentotal ma del tutto privo di effetti collaterali, se si esclude una leggera ondata di euforia. La senti?
Beatrix: Euforia?
Bill: Sì.
Beatrix: No!
Bill: Peccato. Come sai, io sono un grande appassionato di fumetti, soprattutto di quelli sui supereroi. Trovo che tutta la filosofia che circonda i supereroi sia affascinante. Prendi il mio supereroe preferito, Superman. Non un grandissimo fumetto, la sua grafica è mediocre. Ma la filosofia... la filosofia non è soltanto eccelsa, è unica!
Beatrix: Quanto cazzo ci mette questa merda a fare effetto?!
Bill: Circa due minuti, il tempo per farmi arrivare al punto. Dunque, l'elemento fondamentale della filosofia dei supereroi è che abbiamo un supereroe e il suo alter-ego: Batman è di fatto Bruce Wayne, l'Uomo Ragno è di fatto Peter Parker. Quando quel personaggio si sveglia al mattino è Peter Parker, deve mettersi un costume per diventare l'Uomo Ragno. Ed è questa caratteristica che fa di Superman l'unico nel suo genere: Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman! Quando Superman si sveglia al mattino è Superman. Il suo alter-ego è Clark Kent. Quella tuta con la grande "S" rossa è la coperta che lo avvolgeva da bambino quando i Kent lo trovarono, sono quelli i suoi vestiti. Quello che indossa come Kent, gli occhiali, l'abito da lavoro, quello è il suo costume. È il costume che Superman indossa per mimetizzarsi tra noi. Clark Kent è il modo in cui Superman ci vede. E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? È debole, non crede in sé stesso ed è un vigliacco. Clark Kent rappresenta la critica di Superman alla razza umana, più o meno come Beatrix Kiddo è la moglie di Tommy Plympton.
Beatrix: Siamo arrivati al punto?
Bill: Tu avresti indossato il costume di Arlene Plympton, ma tu sei nata Beatrix Kiddo e ogni mattina al tuo risveglio saresti stata Beatrix Kiddo.
- Beatrix: Prima che quella linea diventasse blu ero una donna, ero la tua donna, ero un killer che uccideva per te. Prima che quella linea diventasse blu avrei potuto saltare da una moto sopra un treno in corsa per te... Ma dal momento che quella linea era diventata blu non avrei mai più potuto fare quelle cose. Mai più. Perché sarei diventata madre. Riesci a capirlo questo?
Bill: Sì, ma perché non me l'hai detto allora invece che adesso?
Beatrix: Avresti preteso di avere lei, e io questo non lo volevo.
Bill: La decisione non spettava a te.
Beatrix: Sì, ma era la decisione giusta e io l'ho presa per mia figlia. Volevo che nascesse in un mondo pulito, onesto e innocente. Ma con te sarebbe nata in un mondo che non volevo che conoscesse. Dovevo scegliere e ho scelto lei. Sai, cinque anni fa, se avessi voluto fare una lista delle cose impossibili che non sarebbero mai capitate, tu che mi dai il colpo di grazia ficcandomi una pallottola in mezzo al cranio, quella sarebbe stata in cima alla lista! Avrei sbagliato, non ti pare?
Bill: Mi dispiace, era una domanda? Delle cose impossibili che non potevano succedere, sì, nel caso specifico avresti sbagliato.
Beatrix: Ovvero?
Bill: Quando ho visto che non tornavi più, ho ovviamente pensato che Lisa Wong o qualcun altro ti avesse uccisa... Oh, tra parentesi, far credere a qualcuno che è morta la persona che ama quando non è così, è una cosa molto crudele... Io ti ho pianto, per tre mesi. E dopo tre mesi, diciamo di lutto, io ti ho trovata. Non stavo cercando di trovare te. Io... vedi... stavo cercando quei bastardi del cazzo che credevo ti avessero uccisa, e ho trovato te. E cosa ho scoperto? Che non solo non eri morta, ma che stavi per sposare un povero coglione, e che eri incinta per giunta. E ho... reagito male.
Beatrix: Hai reagito male? È questa la tua spiegazione?!
Bill: Non ho detto che avrei dato una spiegazione, ma che avrei detto la verità. Però sarò esplicito se non ti è chiaro. Io sono un killer, un assassino bastardo, tu lo sai! E ci sono delle conseguenze quando spezzi il cuore a un assassino bastardo. Tu ne hai avuto un esempio. La mia reazione è stata così... sorprendente?
Beatrix: Sì, lo è stata. Potevi fare una cosa del genere? Certo che potevi! Ma non avrei mai creduto che avresti potuto o voluto farla a me.
Bill: Mi dispiace tanto, Kiddo. Ti sei proprio sbagliata.
Beatrix [afferra la sua spada]: Io e te abbiamo una faccenda in sospeso...
Bill: Parole... sacrosante! [Iniziano a combattere a colpi di spada, fino a quando Beatrix non esegue su di lui la "tecnica dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita" che Pai Mei non aveva mai insegnato a nessuno se non soltanto a lei, allorché Bill, dopo aver subito la mossa finale, rimane stupito] Pai Mei ti ha insegnato la tecnica dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita?!
Beatrix: Sì, certo.
Bill: Perché non me l'hai detto?
Beatrix: Non lo so. Perché sono... una persona cattiva!
Bill [ultime parole]: No, tu non sei una persona cattiva. Tu sei... fantastica, sei la persona che preferisco. Peccato che di tanto in tanto sai essere una gran troia! [dopo essersi pulito il sangue dalla bocca] Come ti sembro?
Beatrix: [poggiando la sua mano su quella di Bill] Sei pronto...
[Bill si alza, compie cinque passi e cade a terra senza vita]
La leonessa si è ricongiunta al suo cucciolo e tutto va bene nella giungla.[3] (Voce fuori campo)
Citazioni su Kill Bill vol. 2
[modifica]The Making of "Kill Bill Vol. 2"
[modifica][Interviste in inglese sottotitolate in italiano, tratte da The Making of "Kill Bill Vol. 2" in Contenuti speciali, Kill Bill vol.2, Dvd Miramax Home Entertainment]
- Nel Volume 1 ci sono le domande, nel Volume 2 le risposte. I due film sono molto diversi tra loro. È bello avere l'occasione di sottolineare questo aspetto. Il primo film crea l'intelaiatura che fa da supporto anche al secondo film. Secondo molti il film non ha una storia consistente. È un film incentrato su una vendetta. Meglio di così! La protagonista si vendica di cinque persone che l'hanno ferita. Ha segnato i loro nomi su una lista e li elimina uno alla volta. Ecco l'essenza della storia. Potrei impreziosirla con altri spunti, ma non sarebbe onesto. Non sopporto quel genere di film. Eliminiamo gli elementi superflui e troviamo il coraggio di raccontare un film di vendetta. (Quentin Tarantino)
- L'essenza dei film di Tarantino non sono la violenza e l'azione, ma l'analisi introspettiva della mente e dell'animo di persone violente. (David Carradine)
Note
[modifica]- ↑ Scena ripresa e riadattata dall'incipit del primo volume del film.
- ↑ a b c Scena anticipata nell'epilogo del primo volume del film.
- ↑ La stessa battuta appare scritta a video in inglese e sottotitolata in italiano con una leggera variante: la leonessa ha ritrovato il cucciolo e tutto va bene nella giungla (the lioness has rejoined her cub and all is right in the jungle).
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Kill Bill - Volume 2