Filippo Lippi
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Fra Filippo di Tommaso Lippi (1406 – 1469), pittore italiano.
Citazioni su Filippo Lippi
[modifica]- A ventisei anni lasciò il convento, ma conservò la tonaca, che tuttavia non bastò a salvarlo dalle tentazioni. Era un gagliardo peccatore sempre pronto ad abbandonare colori e pennello per correr dietro a una sottana. Un giorno Cosimo de' Medici gli commissionò un dipinto, ma vedendo che l'artista, distratto dalle donne, non si decideva a porvi mano, lo chiuse a chiave nello studio. La notte successiva il Lippi, in preda a un accesso erotico, fuggì calandosi con le lenzuola dalla finestra per riparare in un bordello. (Indro Montanelli e Roberto Gervaso)
- È tenerezza materna quella che splende in volto alle Madonne di Fra Filippo, e nei volti de' suoi angeletti paffuti e rosei brillano occhi vivaci che dicon piena la letizia di vivere. (Guido Menasci)
- Fra Filippo non diede forse tra i primi l'esempio di porre con le forme aeree [degli angeli] ritratti di gente terrena in queste scene della vita celeste? (Guido Menasci)
- La logica, il senso pratico di cui era dotato Filippo Lippi, ne fa presto un ribelle all'iconografia sacra. Quando dipinse per la moglie di Cosimo de' Medici la tavola della Natività, [...], nell'alto del quadro fece sporgere le due mani dell'Eterno. In antico s'era indicato con una mano sporgente dal cielo l'intervento di Dio Padre; ma Egli non è monco, avrà pensato Fra' Filippo, e dipinse le due mani aperte in atto di protezione.
- Nel 1450 gli fu tolto il titolo di rettore e commendatario di san Quirico a Legnaia, per non aver pagato un debito e, peggio, per aver fatta una quietanza falsa a fine di provare d'averlo pagato. Ma molto gli fu perdonato perché molto si fece perdonare per le opere sue.
- Sin dalle opere prime giunte a noi, il pittore scuote il gioco iconografico, cerca libertà di forme e d'immagini. Gli insegnamenti del Beato Angelico si perdono nelle sue figure dalle teste schiacciate e quadre, dal naso corto, dalla bocca larga, dalle mani fanciullesche. Molte di esse par che stiano sospettose in ascolto, e solo si elevano alquanto se entro l'arte del Frate[1] penetra un ricordo dell'Angelico. Allora si illuminano le carni, e la grazia veste i corpi atticciati e ne schiara gli aspetti.
Nota
[modifica]- ↑ Filippo Lippi fu frate carmelitano fino al 1461, quando papa Pio II lo dispensò dai voti.
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Opere
[modifica]- Trittico della Madonna dell'Umiltà e santi (1430 circa)
- Ritratto di donna con un uomo al davanzale (1435-1436 circa)
- Annunciazione (1435-1440 circa)