Ferdinando Delor

Ferdinando Delor de Ferrabouc, noto anche con lo pseudonimo di Max, (1838 – 1913), giornalista e scrittore italiano.

• Un vero bracco perfetto è buono a tutto: va nell'acqua come un Water-spaniel, nei roveti come un Cocker, in pianura caccia a testa alta quanto il migliore dei Pointers del Regno Unito e riporta come un Retriever.^[1]
• La sua [del bracco italiano] dolcezza d'indole, la sua intelligenza, sono proverbiali; egli non è soltanto il compagno indispensabile delle gite venatorie, ma il nostro amico, l'amico di casa, il compagno dei nostri bimbi, ai quali dedica tutto il suo affetto, e dei quali sopporta i tirannici capricci colla pazienza e colla rassegnazione di un martire.^[2]
• Il nostro spinone è il prototipo del cane per il cacciatore rustico, intrepido ed instancabile, il vero cane da carniera, dotato di forza ed intelligenza non comuni e che sfida imperterrito tanto le fatiche della caccia che le traversie della vita canina, senza soffrirne fisicamente né moralmente.^[3]
• Un bel cane non è questo [lo spinone], no certo; chi cerca le parvenze eleganti e gentili, o richiede nel cane da caccia le prerogative del cane da salotto, non si azzardi a provvedersi di uno spinone. Ma quanta intelligenza, quante doti inapprezzabili si nascondono sotto la sua rustica scorza! Chi lo guarda attentamente, e sovratutto chi lo guarda negli occhi, dimenticherà presto il poco avvenente suo aspetto, per non pensare che alle virtù rivelate da quello sguardo ardito e geniale ad un tempo.^[3]

• Michele Lessona, Storia naturale illustrata, parte prima, I mammiferi, Edoardo Sonzogno, Milano, 1889.

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