Ece Temelkuran
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Ece Temelkuran (1973 – vivente), giornalista, scrittrice e attivista turca.
Citazioni di Ece Temelkuran
[modifica]- A partire dalle Primavere arabe si è affacciata sulla scena una generazione che non si pone più l'obiettivo della conquista del potere. Al contrario, vuole farsi carico dei processi di trasformazione, percepiti in tutta la loro impellenza e necessità. Dalla Spagna a Hong Kong fino ai Fridays for Future, questo movimento globale rappresenta il congedo definitivo dal modello che si era affermato nell'Ottocento e che ha trovato piena espressione nel Novecento. Non più un regime che ne scalza un altro, ma un'occasione per ripensare le relazioni tra gli esseri umani. Già prima del Covid-19, del resto, era evidente come la crisi fosse anzitutto di natura morale. Una nozione che adesso inizia a essere condivisa e che ci fa sentire un po' meno sole. Perché le donne sono state le prime a rendersi conto di quello che stava accadendo e a dichiararlo, anche a costo di essere prese per pazze. Il XXI sarà un secolo profondamente femminile, non tanto per il moltiplicarsi delle donne in posizioni di responsabilità, quanto per la riscoperta della dimensione femminile che è propria di ogni essere umano. Il mito dell'uomo forte ha già fatto abbastanza danni, non possiamo permetterci di lasciarcene incantare una volta di più.[1]
- Dagli anni Ottanta, l'affermarsi della parola d'ordine «There is no alternative», lanciata tra gli altri da Margaret Thatcher, è sembrata rubarci anche il diritto di sognare un mondo migliore. Così, la politica è andata in qualche modo evaporando all'interno delle democrazie, spesso ridotte al solo processo elettorale. Ma se si cancella dal sistema democratico la possibilità della giustizia sociale, resta solo una feroce competizione di cui i poveri finiscono per fare le spese. Perciò, ridotta ai minimi termini la sinistra, nel mondo neo-liberale sono cresciuti leader e partiti che si sono posti l'obiettivo di incanalare altrimenti [nel conflitto del «popolo» contro le «élites»] la rabbia che andava montando nella società. Questa visione binaria è il punto di partenza delle strategie populiste che cercano di incanalare così la sofferenza reale prodotta dalla diffusa ingiustizia sociale. Quando il mondo è scosso totalmente, come avvenne all'epoca della prima rivoluzione industriale e come sta avvenendo nuovamente oggi, le paure presenti nella società vengono sfruttate dal populismo di destra o da tendenze ancor più apertamente fasciste. Per questo la politica della paura deve essere analizzata in profondità, perché traduce anche una crisi morale più radicale, qualcosa in grado di sconvolgere il corso stesso dell'umanità.[2]
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Alessandro Zaccuri, Ece Temelkuran: «Credo nell'umanità perché sa creare bellezza», avvenire.it, mercoledì 20 ottobre 2021.
- ↑ Dall'intervista di Guido Caldiron, Ece Temelkuran: «Perché la mia Turchia è un modello per la destra populista», ilmanifesto.it, 21 maggio 2019.
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