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Enrico Lancia

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Enrico Lancia (1932 – vivente), critico cinematografico e storico del cinema italiano.

Citazioni di Enrico Lancia

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  • [...] La peccatrice (1940) fu per l'epoca un film di straziante verità e di struggente commozione, un film quasi "realista", fuori dai canoni delle commedie scacciapensieri e dei film in costumi sfarzosi, un'opera scritta da letterati come Luigi Chiarini, Umberto Barbaro, Francesco Pasinetti e girato a Roma nel Centro sperimentale di cinematografia, inaugurato da non molti anni. Paola Barbara dimostrò qualità espressive nel genere drammatico del tutto insospettate, entrando di diritto fra le grandi interpreti del cinema di regime.[1]
  • [...] mi sento quasi in dovere di ricordare che, prima di essere folgorato dalla valanga dei film hollywoodiani e dai loro interpreti, il mio immaginario è stato, per amore o per forza, per anni alimentato da emozioni come quelle in me suscitate da Maria Denis nella scena finale di Addio giovinezza!; dalle lacrime silenziose di Vera Carmi allo svanire delle sue speranze d'amore partite in aereo con Amedeo Nazzari in Giorni felici; dal dolore di Alida Valli alla morte della sua bambina in Piccolo mondo antico... Tutte sensazioni sempre vivide come quelle legate ai primi turbamenti "erotici" in me provocati dalla lascivia di Clara Calamai in La cena delle beffe o dalla voce sensuale di Vivi Gioi cantante in Primo amore. Ma, fra tutte le immagini, mi piace ricordare la ragazzina che rappresentava l'ideale femminile della mia sognante adolescenza: Irasema Dilian, sbarazzina e maliziosa in Maddalena zero in condotta, adorabilmente svampita in Teresa Venerdì, ingenua e romantica in Fuga a due voci, con un finale surreale di strepitosa attualità.[2]
  • [Su Paola Barbara] Piuttosto bella, simpatica, fotogenica, con fisico attraente e naturale disinvoltura, anche se leggermente timida [...]. La commedia non le fu mai congeniale: preferì sempre il genere drammatico o melodrammatico, dove riuscì a dimostrare e far valere le sue ottime doti recitative, ma dovettero passare alcuni anni prima che potesse ottenere quei ruoli dal momento che veniva quasi sempre scelta e utilizzata per la sua eleganza naturale, per la prosperosa avvenenza e per il suo portamento "quasi regale", insomma, per essere una presenza essenzialmente decorativa.[1]

Note

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  1. a b Da PROTO, Paolina, in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, vol. 85, 2016.
  2. Dall'introduzione a Roberto Chiti e Enrico Lancia, Dizionario del cinema italiano: i film, Gremese, Roma, 2005, p. 10. ISBN 88-8440-351-0

Voci correlate

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