XXIII Universiade invernale
XXIII Universiade invernale | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Torino 2007 | |||||||
Periodo | dal 17 gennaio al 27 gennaio | ||||||
Paesi partecipanti | 51 | ||||||
Sport Discipline | 11 71 | ||||||
Atleti | 2.670 | ||||||
Stadio | Palasport Olimpico | ||||||
Cronologia | |||||||
| |||||||
La XXIII Universiade invernale si è svolta a Torino e in altri cinque comuni delle Valli olimpiche, in Italia, dal 17 al 27 gennaio 2007. La città sabauda aveva già ospitato la prima e la sesta edizione delle Universiadi estive, rispettivamente nel 1959 e nel 1970, nonché una delle due cerimonie inaugurali e le gare di hockey su ghiaccio e di pattinaggio artistico della IV Universiade invernale di Sestriere 1966.
Candidatura
[modifica | modifica wikitesto]La candidatura torinese è stata avanzata da CUSI, CUS Torino, Università e Politecnico, insieme alla Regione Piemonte, alla Provincia e al Comune di Torino.
Il capoluogo piemontese ha battuto la concorrenza di Nagano (Giappone).[1] L'elezione è avvenuta il 14 gennaio 2003, a due giorni dall'apertura della XXI Universiade invernale di Tarvisio.
Programma
[modifica | modifica wikitesto]L'Universiade torinese ha organizzato competizioni nei seguenti sport:
- Biathlon
- Combinata nordica
- Curling
- Hockey su ghiaccio
- Pattinaggio di figura
- Pattinaggio di velocità
- Salto con gli sci
- Sci alpino
- Sci di fondo
- Short track
- Snowboard
I collegamenti soprastanti rinviano alle pagine di approfondimento sui risultati di ogni singola disciplina sportiva.
Paesi partecipanti
[modifica | modifica wikitesto]La XXIII Universiade invernale ha visto la partecipazione di 48 delegazioni nazionali. Alcune di esse hanno portato un solo atleta alle competizioni, come la Danimarca, la Thailandia, il Liechtenstein e la Macedonia. La delegazione russa è stata la più numerosa con 159 atleti, seguita da quella italiana con 135
Americhe | |||
---|---|---|---|
Asia | |||
Europa | |||
Oceania | |||
Calendario
[modifica | modifica wikitesto]Impianti
[modifica | modifica wikitesto]Per la XXIII Universiade invernale vennero utilizzati i seguenti impianti. La capacità dell'impianto è riferita al periodo dei giochi.
Impianto | Comune | Sport | Capienza | Immagine |
---|---|---|---|---|
Centro Olimpico Biathlon | Cesana Torinese | Biathlon[2] | 4.700 | |
Oval Lingotto | Torino | Pattinaggio di velocità[3] | 8.250 | |
Palaghiaccio Olimpico | Torre Pellice | Hockey su ghiaccio[4] | 2.370 | |
Palasport Olimpico | Torino | Cerimonia di apertura[3] Cerimonia di chiusura[3] Hockey su ghiaccio[3] |
12.500 | |
Palasport Tazzoli | Torino | Hockey su ghiaccio[3] | 2.290 | |
PalaVela | Torino | Pattinaggio di figura[5] Short track[5] |
8.000 | |
Pista Colomion | Bardonecchia | Sci alpino[6] | - | |
Pista Jafferau | Bardonecchia | Sci alpino[6] | - | |
Pragelato Plan | Pragelato | Sci di fondo[7] Combinata nordica[8] |
5.400 | |
Snowpark Olimpico | Bardonecchia | Snowboard[6] | 6.763 | |
Stadio del Trampolino | Pragelato | Salto con gli sci[8] Combinata nordica[8] |
2.000 | |
Stadio Olimpico del ghiaccio | Pinerolo | Curling[9] | 2.000 |
Cerimonia di apertura
[modifica | modifica wikitesto]La cerimonia di apertura si è svolta il 17 gennaio al Palasport Olimpico, con uno spettacolo scritto e diretto da Roberto Petrolini e Paolo Gep Cucco, prodotto da Corrado Camilla con l'esibizione di Arturo Brachetti e dei Negrita.[10] I giochi sono stati dichiarati ufficialmente aperti da George Killian.
Piazza Vittorio
[modifica | modifica wikitesto]Piazza Vittorio Veneto, che ha ospitato il braciere della manifestazione, durante l'evento sportivo è stata teatro di dieci concerti serali gratuiti nell'ambito della rassegna Crazy Live Music.[11]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Medagliere
[modifica | modifica wikitesto]Medagliere | |||
---|---|---|---|
Nazione | |||
Corea del Sud | 10 | 12 | 10 |
Russia | 9 | 14 | 12 |
Italia | 9 | 2 | 5 |
Bielorussia | 8 | 2 | 4 |
Polonia | 7 | 2 | 3 |
Rep. Ceca | 4 | 4 | 1 |
Cina | 3 | 6 | 6 |
Giappone | 3 | 5 | 5 |
Paesi Bassi | 3 | 1 | 2 |
Ucraina | 2 | 8 | 6 |
Francia | 2 | 2 | 2 |
Kazakistan | 2 | 1 | 2 |
Canada | 2 | 1 | 1 |
Slovenia | 1 | 5 | 4 |
Stati Uniti | 1 | 1 | 3 |
Svezia | 1 | 0 | 2 |
Slovacchia | 0 | 2 | 0 |
Finlandia | 0 | 1 | 1 |
Regno Unito | 0 | 1 | 0 |
Germania | 0 | 1 | 0 |
Estonia | 0 | 0 | 1 |
Liechtenstein | 0 | 0 | 1 |
Svizzera | 0 | 0 | 1 |
Comitato organizzatore
[modifica | modifica wikitesto]Il comitato organizzatore è stato presieduto da Giovanna Capellano Nebiolo, vedova di Primo Nebiolo, il fondatore delle Universiadi.
Immagine dei giochi
[modifica | modifica wikitesto]Logo
[modifica | modifica wikitesto]Mascotte
[modifica | modifica wikitesto]La mascotte delle Universiadi di Torino era Crazy, il dahu. Questo animale di fantasia, caratterizzato dall'avere due gambe più corte per meglio adattarsi ai pendii montani, è stato scelto in quanto ben rappresentava lo spirito un po' folle delle Universiadi.[12][13][14]
Torcia
[modifica | modifica wikitesto]La torcia dell'Universiade, disegnata da Giorgetto Giugiaro, ha iniziato il suo viaggio a Torino il 9 dicembre e ha attraversato 19 città italiane sede di università per tornare a Torino il 17 gennaio. Il primo tedoforo è stato Maurizio Damilano, campione olimpico a Mosca 1980 e vincitore dell'Universiade 1981, l'ultimo Livio Berruti, vincitore della I Universiade (Torino 1959) e della XVII Olimpiade (Roma 1960).
Slogan
[modifica | modifica wikitesto]Lo slogan delle Universiadi torinesi è stato CRAZY 4 U. Questo motto, proposto nella forma linguistica degli sms, intende comunicare:
- la pazzia, nel senso più brioso del termine, da associarsi alla gioia di vivere e alla festa, al divertimento e alla passione dei giovani;
- 4, le edizioni delle Universiadi svoltesi in Italia, ma anche l'abbreviazione dell'inglese for, ovvero per, in una forma di comunicazione moderna e giovane;
- U, nel senso di Universiade e Università, ma anche Universalità dei valori dello sport; inoltre è l'abbreviazione dell'inglese you, tu, a indicare che chiunque legga può essere coinvolto e sentirsi protagonista dello spirito delle Universiadi.
Parauniversiade
[modifica | modifica wikitesto]In contemporanea con le Universiadi si svolse a Torino anche l'edizione sperimentale delle Parauniversiadi, col fine di aprire la competizione universitaria agli atleti disabili.[15]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Universiadi invernali a Torino nel 2007, su archiviostorico.gazzetta.it.
- ^ Sede di gara - Cesana
- ^ a b c d e Sede di gara - Torino
- ^ Sede di gara - Torre Pellice
- ^ a b Sede di gara - Torino
- ^ a b c Sede di gara - Bardonecchia
- ^ Sede di gara - Pragelato
- ^ a b c Sede di gara - Pragelato
- ^ Sede di gara - Pinerolo
- ^ Torino di nuovo in festa per lo sport. Accesa stasera la fiamma delle Universiadi
- ^ L'Universiade entra nel vivo, su comune.torino.it.
- ^ Sito Universiadi 2011 a Shenzen Archiviato il 15 giugno 2009 in Internet Archive.
- ^ Provincia di Torino - presentazione della mascotte
- ^ Alle Universiadi con Crazy, il "dahu" buffo e misterioso, sul quotidiano La Stampa del 26 novembre 2006, Cronaca di Torino, pag. 73; consultabile on line[collegamento interrotto]
- ^ Torino, al via le Parauniversiadi, su mysuperabile.inail.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- IV Universiade invernale
- XX Giochi olimpici invernali
- IX Giochi paralimpici invernali
- XXXII Universiade invernale
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikinotizie contiene notizie di attualità su XXIII Universiade invernale
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su XXIII Universiade invernale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su universiadetorino2007.org. URL consultato il 2 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2008).
- UNIVERSIADE 2007, su torino-internazionale.org. URL consultato il 2 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2020).
- Sito del tour della torcia (non più attivo), su ardentementetour.it. URL consultato il 9 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).
- Associazione Primo Nebiolo, su associazioneprimonebiolo.org.