Vicolo del Chiozzino
Vicolo del Chiozzino | |
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Via del Turco vista da vicolo del Chiozzino | |
Nomi precedenti | Vicolo del Turco |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Ferrara |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Collegamenti | |
Intersezioni | Via del Turco Via Ripagrande Via Piangipane |
Mappa | |
Il vicolo del Chiozzino, a Ferrara, inizia dal volto omonimo in via Ripagrande e termina sulla parallela via Piangipane.[1]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Anticamente era chiamato vicolo del Turco, essendo il prolungamento di tale antica strada medievale.[1]
Successivamente, con una delibera consiliare del 1967, prese il nome recente venendo associato alla vicenda, parzialmente frutto di invenzione, del mago Chiozzino o mago Chiozzini.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il vicolo nacque come passaggio di collegamento tra la più antica via Grande e l'allora viuzza di Piangipane. Divenne famoso a Ferrara a partire dal XVIII secolo perché nell'adiacente palazzo in via Ripagrande 29 si stabilì l'ingegnere Bartolomeo Chiozzi soprannominato mago Chiozzini. Dall'inizio del XXI secolo a breve distanza si trova la sede del Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il vicolo è un breve tratto di strada caratterizzato da due volti o cavalcavia che lo rendono in certi tratti oscuro. Il primo di questi volti, quello a nord su via Ripagrande, è anche chiamato vicolo del Diavolo. All'estremità opposta, quella su via Piangipane, rimane la ciminiera appartenente all'area industriale dismessa nel secondo dopoguerra che rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale all'interno della cerchia delle mura cittadine. Per la sua particolare struttura è uno dei vicoli più caratteristici di Ferrara.[1][3][4]
Il mago Chiozzini
[modifica | modifica wikitesto]Il mago Chiozzini (o mago Chiozzino) sovrappone storia e leggenda popolare. La sua vicenda è in parte frutto di invenzione e viene raccontata in particolare dallo scrittore Riccardo Bacchelli nel suo Il mulino del Po che parla del mago Chiozzino presente in città tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo.[3] Secondo il racconto che ne fa Bacchelli Chiozzino era un astrologo e cabalista nativo di Mantova che si trasferì a Ferrara comprando l'allora palazzo Palmiroli. La sera di un 19 novembre avrebbe rinvenuto, nella cantina del palazzo, il libro magico con una formula adatta ad evocare il diavolo. Eseguito il rito, sarebbe comparso il diavolo nella forma di un piccolo personaggio smilzo e leggermente deforme che si presentò come suo servo col nome di Magrino. Dopo l'iniziale diffidenza il patto col diavolo permise a Chiozzini di iniziare a operare veri e propri prodigi, come quello di arrivare in volo a Vienna per difendere la città da una rotta imminente del Danubio. La sua impresa, al ritorno a Ferrara, gli procurò l'accusa di stregoneria e venne quindi imprigionato col rischio di essere mandato al rogo. Fu con la magia però che riuscì a fuggire e da quel momento i ferraresi, anche per timore, smisero di deriderlo e di accurarlo pubblicamente. Lui del resto non fu mai un pericolo per la città, anzi si prodigò in feste ai quali invitava tutti e in varie occasioni si rese utile non solo a Ferrara, ma pure a Mantova, dove liberò un palazzo dagli spiriti. Fu a Ferrara che rimase tuttavia maggiormente legato, proteggendola durante un assedio di truppe tedesche. Intanto Chiozzini iniziò a pentirsi di questo patto col diavolo, capendo che i vantaggi andavano quasi tutti ad altri e il prezzo lo avrebbe pagato solo lui.[5][3]
Chiozzini decise così di infrangere il patto e riuscì a recarsi presso i domenicani ingannando con un espediente il servitore Magrino che gli stava sempre accanto. Lo obbligò a tornare a casa per portargli la tabacchiera che aveva scordato e così poté entrare nella chiesa di San Domenico. Il diavolo, reagendo con rabbia, lasciò una sua impronta caprina[6] sul portale laterale della chiesa. In seguito fu confinato per molti anni nel quartiere Bentivoglio (poi quartiere Barco), dove si sfogò con urla terrificanti, e venne citato dai racconti popolari come l'Urlone del Barco. La figura reale che ispirò Bacchelli e storicamente documentata fu Bartolomeo Chiozzi nato a Mantova nel 1671. Per svolgere la sua attività di ingegnere idraulico si trasferì a Ferrara dove, nel 1706, sposò Cecilia Camilli nella chiesa di San Michele. Secondo la tradizione alcuni suoi scritti vennero bruciati dalla santa inquisizione.[1][7][8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Gerolamo Melchiorri, p.156.
- ^ Delibera consiliare nr. 5797 del 30/05/1967 (PDF), su sit.comune.fe.it. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ a b c Gerolamo Melchiorri, p.197.
- ^ Gerolamo Melchiorri, p. 222.
- ^ Riccardo Bacchelli, pp.61-67.
- ^ Maria Teresa Mistri Parente, pp.71-75.
- ^ TerraeAcqua.
- ^ estense.com.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-88-89248-21-8.
- Anonimo ferrarese del diciottesimo secolo, Favolosa vita di Bartolomeo Chiozzi detto Chiozzini, a cura di Werther Angelini, illustrazioni di Gabriele Turola, Ferrara, Liberty house, 1987, SBN IT\ICCU\CFI\0120522.
- Riccardo Bacchelli, Il mulino del Po, Milano, Mondadori, 2015, SBN IT\ICCU\BCT\0038198.«Il mago Chiozzini e Urlon del Barco»
- Maria Teresa Mistri Parente, A Ferrara nei luoghi del mistero, Ferrara, Cartografica, 2012, SBN IT\ICCU\UFE\0991091.
- Ugo Quaglio, Bartolomeo Chiozzi e la sua leggenda: analisi critica dell'opuscolo "La Magia", Ferrara, Zuffi, 1900, SBN IT\ICCU\FER\0013999.
- Chiara Guarnieri - Soprintendenza archeologica dell'Emilia Romagna, Il Chiozzino di Ferrara: scavo di un'area ai margini della città, Ferrara, Cirelli & Zanirato, 2006, ISBN 9788890219313, OCLC 999574156.
- Morena Poltronieri e Ernesto Fazioli, I luoghi magici di ... Ferrara, Riola, Hermatena, 2010, ISBN 9788888437521, OCLC 955619571.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Via Ripagrande
- Via del Turco
- Bartolomeo Chiozzi
- Barco (Ferrara)
- Chiesa di San Domenico (Ferrara)
- Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah
- Il mulino del Po
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul vicolo del Chiozzino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il Mago Chiozzino, su ferraraterraeacqua.it, FerraraTerraeAcqua. URL consultato il 15 luglio 2018.
- Mirabolante Historia di Bartolomeo Chiozzi, su estense.com, estense.com. URL consultato il 15 luglio 2018.
- Carceri, su ottocentoferrarese.it, ottocentoferrarese. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
- In sella alla scoperta dei ‘Luoghi Magici’ di Ferrara, su estense.com, estense.com. URL consultato il 16 luglio 2018.