Coordinate: 45°59′N 12°18′E

Vittorio Veneto

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Vittorio Veneto (disambigua).
Vittorio Veneto
comune
Vittorio Veneto – Stemma
Vittorio Veneto – Bandiera
Vittorio Veneto – Veduta
Vittorio Veneto – Veduta
Veduta della città dal Col Visentin
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoMirella Balliana (centro-sinistra) dal 24-6-2024
Territorio
Coordinate45°59′N 12°18′E
Altitudine110 m s.l.m.
Superficie82,8 km²
Abitanti27 339[1] (30-6-2024)
Densità330,18 ab./km²
Comuni confinantiAlpago (BL), Belluno (BL), Cappella Maggiore, Colle Umberto, Conegliano, Fregona, Limana (BL), Revine Lago, San Pietro di Feletto, Tarzo
Altre informazioni
Cod. postale31029
Prefisso0438
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026092
Cod. catastaleM089
TargaTV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 657 GG[3]
Nome abitantivittoriesi
Patrono
Giorno festivo16 gennaio, 22 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vittorio Veneto
Vittorio Veneto
Vittorio Veneto – Mappa
Vittorio Veneto – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso
Sito istituzionale

Vittorio Veneto (AFI: /vit'tɔrjo 'vɛneto/; Vitorio in veneto, /vi'tɔrjo/) è un comune italiano di 27 339 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto. Vi si combatté l'omonima battaglia durante la Grande Guerra; la vittoria dell'esercito italiano su quello austro-ungarico ebbe come conseguenza la resa austriaca e la fine della guerra.

La città è composta da quelli che un tempo furono due comuni distinti, Ceneda e Serravalle, che vennero uniti dopo l'annessione all'Italia nel 1866, ed è il comune più esteso di tutta la provincia.

È inoltre sede della diocesi di Vittorio Veneto, che scelse di mantenere il "vecchio" nome di diocesi di Ceneda fino al 1939, per ragioni storiche ma anche per i difficili rapporti tra l'italia e la Chiesa (il governo sabaudo nel 1866 non aveva ancora occupato Roma, ma nel 1860 aveva annesso la Romagna, l'Umbria e le Marche, perciò la Curia non volle "omaggiare" il nuovo nome della città che onorava Vittorio Emanuele II).[4]

Geografia fisica

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Il territorio, il più vasto della provincia, è caratterizzato dalla presenza di rilievi collinari e montuosi, trovandosi a ridosso delle prealpi che lo separano dalla Valbelluna e dall'Alpago.

Oltre al centro di Vittorio Veneto, diviso tra Ceneda e Serravalle, sono presenti altri quartieri e sobborghi quali San Giacomo di Veglia, San Lorenzo, Costa e Salsa. Si contano inoltre numerose frazioni e località sparse sulle pendici dei monti o nella Val Lapisina, ossia la vallata che, inserendosi tra le prealpi, mette in comunicazione la Marca Trevigiana con la provincia di Belluno attraverso la Sella di Fadalto (è attraversata dalla SS51 e dalla A27). Lungo questa valle si trovano il Lago Morto, uno dei più estesi della provincia, e i più modesti lago del Restello e lago di Negrisiola, entrambi di origine artificiale.
L'altitudine minima di Vittorio Veneto è di 89 m s.l.m., mentre la massima è di 1.763 m s.l.m. (in corrispondenza alla cima del Col Visentin). Il municipio si trova a 138 m s.l.m.

Viste le caratteristiche fisiche, la zona di Vittorio Veneto è ricca di corsi d'acqua a carattere torrentizio, molti dei quali nascono proprio all'interno del territorio comunale. Il principale corso d'acqua è indubbiamente il Meschio, che nasce in località Savassa ed è affluente del Livenza, che attraversa il capoluogo. Sono da ricordare inoltre il Cervada, affluente del Monticano, ed il Sora, affluente del Meschio stesso.

Vittorio Veneto[5] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,48,612,817,322,025,728,327,624,018,211,87,37,417,427,218,017,5
T. min. media (°C) −2,1−0,52,76,910,914,616,416,012,97,73,4−0,9−1,26,815,78,07,3
Precipitazioni (mm) 626979104981278910291101126852162813183181 133
Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Vittorio Veneto.
Palazzo Municipale e il Monumento alla Vittoria in Piazza del Popolo

Vittorio Veneto nacque il 27 settembre 1866 con l'unione dei preesistenti comuni di Ceneda e Serravalle. Assunse il nome di "Vittorio" il 22 novembre 1866 in omaggio a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia. L'appellativo "Veneto" era usato abitualmente soprattutto dopo la battaglia del 1918 e venne ufficializzato, assieme al conferimento del titolo di città, con RD 22 luglio 1923 n. 1765[6][7].

A partire dalla fine dell'Ottocento, vennero creati dei nuovi quartieri attorno alla strada che collegava le due cittadine, l'attuale Viale della Vittoria, di modo che l'unione fosse anche fisica, e lo stesso municipio fu collocato a metà strada nella Piazza del Popolo.[8]. Tuttavia la città continua ancora oggi a dimostrare una certa bipolarità, e in effetti Ceneda e Serravalle, nonostante la vicinanza, hanno identità storiche ben distinte[9].

Vittorio Veneto è la città italiana che fu protagonista sul fronte italo-austriaco dell'omonima battaglia che pose fine alle ostilità tra i due paesi sul finire della prima guerra mondiale. Fu inoltre sede del comando austro-ungarico per il fronte italiano.

Lo stesso argomento in dettaglio: Ceneda § Storia.

Di probabili origini celtiche, in epoca romana ospitò forse un vicus fortificato legato al municipium di Oderzo. Crebbe d'importanza durante l'alto medioevo, divenendo sede di un ducato longobardo e di una diocesi. I vescovi locali ebbero inoltre il titolo di conti che mantennero anche dopo l'assoggettamento alla Serenissima. In età moderna il suo sviluppo fu ostacolato dall'accrescersi di Serravalle, mantenendo le caratteristiche di piccolo borgo ad economia agricola raccolto attorno alla piazza della cattedrale.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serravalle (Vittorio Veneto) § Storia.
Piazza Flaminio a Serravalle
La Torre dell'Orologio a Serravalle
Palazzi a Serravalle
Il Seminario di Ceneda

Sorta attorno a un fortilizio di probabili origini romane, fu un centro di secondaria importanza finché, sul finire dell'XI secolo, divenne feudo dei Da Camino. Cominciò per Serravalle un periodo di costante sviluppo economico e urbanistico che fu continuato anche quando passò a Venezia, divenendo sede di una podesteria.

Lo stemma, riconosciuto con decreto ministeriale del 25 gennaio 1872, ha la seguente blasonatura:[10]

«Scudo inquartato di rosso e di azzurro, alla croce d'argento, attraversante; esso scudo cimato dalla corona di città.»

L'arma comunale risulta essere la sovrapposizione di quelli di Ceneda e Serravalle, entrambi crociati d'argento ma con fondo rispettivamente rosso e blu.

Il comune si fregia anche del motto Victoria nobis vita – chiaro riferimento agli eventi della grande guerra[11] –; il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro; la bandiera è un drappo inquartato di rosso e di azzurro, caricato della croce d'argento attraversante. Motto, gonfalone e bandiera sono stati concessi con D.P.R. del 19 agosto 2016[12]

Vittorio Veneto è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione:

Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
«Perché a travolta dall'invasione nemica, mantenne sempre un contegno nobile e fiero, attendendo con fede il giorno della riscossa e della vittoria, cui dette il nome e lo spontaneo concorso dei suoi figli generosi.[13]»
— Roma, 29 ottobre 1919
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Amore di Patria, spronando l'antica volontà di vittoria a piegare il destino, risuscita Vittorio Veneto. Per venti mesi di guerriglia atrocissima, sola ed indoma, organizza, sostiene ed alimenta i cittadini compatti nella rivolta contro il duplice servaggio e di cinquemila partigiani che, scolta insonne, lottano sulla sinistra del Piave e sui valichi montani a difesa della dignità d'Italia. Contro la rabbia nemica i volontari della libertà, donando ai vivi l'anima dei morti, confermano fieramente la nobilissima tradizione a conservare la libertà piegando la ferocia e la distruzione. Domata la tracotanza avversaria, costretto alla resa il nemico in ritirata, la città, libera per la tenacia dei figli, consacra all'epopea del nuovo riscatto il suo sacrificio di sangue e di mezzi.[14]»
— settembre 1943 - aprile 1945
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
— Vittorio Veneto, 27 settembre 1866

Monumenti e luoghi d'interesse

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Cattedrale di Vittorio Veneto - Ceneda

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La Cattedrale di santa Maria Assunta

La Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Tiziano Vescovo, principale edificio di culto della diocesi di Vittorio Veneto, ha origini antichissime. Probabilmente, sul luogo esisteva una chiesetta già prima dell'arrivo del corpo di San Tiziano di Oderzo (VII-VIII secolo), fatto che sancì il trasferimento della diocesi da Oderzo e l'erezione della cattedrale. Distrutta dai Trevigiani nel 1199 mentre vi trafugavano le spoglie del patrono, fu ricostruita in stile romanico. L'edificio mantenne questo aspetto sino a metà Settecento, quando fu riedificata in stile neoclassico su progetto di Ottavio Scotti: sostanzialmente completata nel 1773, fu consacrata il 26 settembre 1824, ma venne definitivamente ultimata solo negli anni cinquanta del Novecento. All'interno sono conservati preziosi dipinti che vanno dal XVI al XVII secolo (tra cui una Storia di san Tiziano di Pomponio Amalteo). Nella cripta sono conservate le spoglie di san Tiziano, patrono della città e della diocesi. L'organo fu costruito dalla ditta Ruffatti di Padova nel 1949.

Il campanile è una delle poche parti rimaste dell'antica chiesa (fu innalzato attorno al 1261): di aspetto romanico e più volte restaurato, in origine era una torre di difesa.

Presso il borgo di Salsa, degne di menzione la parrocchiale del XIX secolo di San Michele Arcangelo, opera di Lorenzo Armellin su disegno di Francesco Lazzari e al cui interno sono esposte opere di Giovanni De Min, Pietro Pajetta e Antonio Dal Favero, e appena all'interno rispetto alla piazza l'antica chiesetta affrescata di San Michele risalente al VII secolo, oggi sconsacrata, dove sono stati rinvenuti frammenti di arredo liturgico e sepolture di epoca longobarda. Nota è la posizione marginale che ricopre tale parrocchia, essendo inferiore alla controparte Serravallese sia per monumenti che per attività commerciali e di svago, conseguenza diretta delle origini proletarie e meno istruite dei "zenedesi".

Duomo di Santa Maria Nova - Serravalle

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Il Duomo di Serravalle

Fu innalzato all'inizio del XIV secolo e poi ricostruito nel 1776. La pala dell'altare maggiore, Madonna con Bambino in gloria e santi Andrea e Pietro, è di Tiziano Vecellio.

Centro storico di Serravalle

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A nord del centro città si trova il centro storico di Serravalle, formato da piazze e viuzze con ai lati stupendi palazzi cinquecenteschi, dimore degli abitanti prima della fusione tra Serravalle e Ceneda.[15]

Monumento alla Vittoria

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Il Monumento ai caduti di Augusto Murer opera realizzata dallo scultore nel 1968 è collocata in Piazza del Popolo, davanti al Palazzo municipale.[16]

Aree naturali

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Pino monumentale

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In località Costa sorge un grande Pinus pinea, la cui circonferenza è di 3,1 metri, per un'altezza di 20; è classificato nella lista dei circa 22.000 alberi monumentali italiani tutelati dalla guardia forestale e uno dei 16 dislocati in provincia di Treviso[17].

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 2 518, ovvero il 9,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:[19][20]

Scuole

Liceo Flaminio - ingresso della sede centrale di via Dante

Le scuola pubbliche cittadine sono suddivise, su base territoriale, in due istituti comprensivi: l'istituto Vittorio Veneto 1 "Lorenzo Da Ponte" e l'istituto Vittorio Veneto 2 "Andrea Zanzotto". Complessivamente, in città sono presenti 7 scuole dell'infanzia pubbliche, 9 scuole primarie pubbliche e 2 scuole secondarie pubbliche. Numericamente rilevante è anche la presenza di scuole paritarie, di vario ordine. Dagli anni '70, fra i primi in provincia, nel quartiere di Ceneda è attivo l'asilo nido comunale.[21][22][23]

Liceo Flaminio -sede staccata di via Talin

In città sono presenti anche numerose scuole superiori, la maggior parte delle quali inserite nel contesto del campus scolastico, nel centro cittadino. Nello specifico, gli istituti superiori a Vittorio Veneto sono:

  • Liceo "Marcantonio Flaminio", articolato in vari indirizzi: liceo classico; liceo scientifico; liceo scientifico opzione scienze applicate; liceo delle scienze umane.[24]
  • Liceo Artistico ''Bruno Munari'', articolato in vari indirizzi: arti figurative; architettura e ambiente; design della moda; design del gioiello; design industriale; grafica; audiovisivo multimediale.[25]
  • Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione ''Alfredo Beltrame'', articolato in vari indirizzi: accoglienza turistica; servizi di sala e vendita; settore cucina; opzione prodotti dolciari artigianali e industriali.[26]
  • Istituto d'Istruzione Superiore ''Città della Vittoria'', nato nel 2007 incorporando al suo interno l'Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato, l'Istituto Tecnico Economico e l'Istituto Tecnico Tecnologico.[27]

In città, nel centro storico di Serravalle, è presente anche il Dante International College, con gli indirizzi di liceo scientifico sportivo e di liceo scientifico digital business creativity.[28]

Museo di geologia di Nove

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Vi sono raccolti circa 1.500 reperti donati da Egidio Visentini, il tutto corredato da pannelli illustrativi, con particolare riferimento alla storia geologica locale e delle Dolomiti. Il museo, gestito dalla pro loco Nove-San Floriano, si trova presso la sede di quest'ultima, a Nove. La visita è gratuita previa prenotazione[29].

La Loggia, sede del Museo della Battaglia

Museo della battaglia

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Lo stesso argomento in dettaglio: Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.

Il museo dotato delle più moderne tecnologie permette attraverso le diverse sezioni La Trincea, L'armeria, L'occupazione, Dalla Battaglia al Mito, Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto, distribuite sui tre piani dell'edificio di scoprire le diverse testimonianze di quella che fu ricordata come La Grande Guerra che proprio a Vittorio Veneto si concluse.

La Loggia di Serravalle, sede del Museo del Cenedese

Museo del Cenedese

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Lo stesso argomento in dettaglio: Museo del Cenedese.

Ospitato in quella che fu l'antica Loggia della Comunità di Serravalle raccoglie nelle diverse sezioni le memorie archeologiche, storiche ed artistiche dell'antico territorio Cenedese. Tra le opere più importanti spiccano lo splendido rilievo in cartapesta della Madonna con il Bambino di Jacopo Sansovino, i dipinti di Pietro Paietta.

Oratorio dei Santi Lorenzo e Marco della confraternita dei Battuti di Serravalle

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Riconosciuto nel 2015 dal Touring Club Italiano come uno dei gioielli nascosti d'Italia. L'interno dell'oratorio è decorato da un ciclo di affreschi, realizzati nel corso della prima metà circa del XV secolo da diversi artisti, riferibili alla cosiddetta "pittura gotico devozionale".

Galleria civica di arte medievale, moderna e contemporanea Vittorio Emanuele II

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La Galleria civica Vittorio Emanuele II ha sede presso Villa Croze, elegante villa nel centro della città lungo viale della Vittoria. Raccoglie la collezione personale di Giovanni Paludetti (1912-2002), insegnante e preside in vari istituti che collaborò con diverse testate giornalistiche e pubblicò libri di poesie, saggi di storia e di arte. Al suo interno raccolte di disegni, stampa, dipinti, sculture e arredi. Presenti opere del Pajetta, Roma, De Pisis, Cillo, Tonello, Cadorin.

Museo del Baco da Seta

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Ambientato in una ex Filanda in località San Giacomo di Veglia, documenta attraverso strumenti, attrezzature, pubblicazioni, filmati e foto d'epoca, una delle principali risorse economiche presenti a Vittorio Veneto dalla fine del XVIII secolo ai primi decenni del XX, l'allevamento e lavorazione del baco da seta.

Museo diocesano Albino Luciani

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Lo stesso argomento in dettaglio: Museo diocesano Albino Luciani.

Museo diocesano di scienze naturali Antonio De Nardi

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Lo stesso argomento in dettaglio: Museo diocesano di scienze naturali Antonio De Nardi.

Palazzo Minucci poi De Carlo

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L’edificio, per dimensioni e stile, emerge in modo quasi prepotente rispetto a quelli adiacenti, che costeggiano uniformemente la strada principale della città, imponendosi, per gerarchia e novità architettonica, nell’ambito urbano quasi a voler così rappresentare visivamente l’importanza della famiglia Minucci nel contesto storico di Serravalle, e non solo.[30]

Palazzo Todesco

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L'edificio di proprietà di Giuseppe Todesco[31] venne lasciato in eredità nel 1961 al Comune di Vittorio Veneto ed è destinato a prestigiose mostre ed esposizioni artistiche, nonché di ogni altra iniziativa di valore culturale, sociale, turistico.[32]

Radio Palazzo Carli è una radio comunitaria gestita da una Onlus. L’Associazione RPC non prosegue fine di lucro e si propone come un servizio di radiodiffusione sonora a carattere religioso, sociale ed educativo mediante trasmissione di programmi vari autoprodotti o acquisiti da terzi. Ben due sono gli studi distaccati: a Vittorio Veneto e a Conegliano. Inoltre è funzionante il collegamento con la Cattedrale di Vittorio Veneto, e quello con il circuito inBlu da Roma. La frequenze di ricezione per il Vittoriese è FM 103,90 MHz.[33]

Il Teatro "L. Da Ponte"

A Vittorio Veneto ha sede la prestigiosa Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte, scuola d'arte drammatica che annovera tra i suoi allievi Irene Casagrande, protagonista di Intreatment e di 1992, Ludovico Girardello, protagonista del film di Gabriele Salvatores "Il ragazzo invisibile" e sua sorella Federica Girardello, presente tra le altre nella fiction "Il paradiso delle signore". L'Accademia Lorenzo Da Ponte ogni anno gestisce una rassegna estiva di teatro classico che attira pubblico da tutto il Nord Italia.

Nel centro storico di Serravalle si trova il Teatro ''Lorenzo Da Ponte'', costruito nel 1879 per volontà di un gruppo di notabili serravallesi e ora di proprietà di Fondazione Cassamarca. Completamente ristrutturato nel 2002, si presenta al pubblico con una platea di 394 posti e un ridotto di 54 posti.

Ogni anno a Vittorio Veneto si svolge il Concorso Nazionale Corale Trofei Città di Vittorio Veneto, che vede confrontarsi i migliori cori provenienti da tutta Italia. Da alcuni anni, il Concorso è stato affiancato dalla Rassegna nazionale di cori scolastici "Roberto Goitre" e dal Festival nazionale di cori giovanili e di scuole superiori. Sempre annualmente viene indetto all'interno del concorso il Gran Premio dedicato al celebre compositore ed elaboratore vittoriese Efrem Casagrande.

La città è inoltre sede del concorso nazionale biennale di violino e delle Rassegne Nazionali D'Archi “Mario Benvenuti”, che rappresentano un punto di riferimento nel panorama dei concorsi italiani rivolti ai più giovani violinisti, violisti, violoncellisti e contrabbassisti. Proprio a Vittorio Veneto si è tenuto un concerto alla memoria di Alberto Gentili.

Nel 1996 a Vittorio Veneto sono state girate alcune scene del film Amare per sempre di Richard Attenborough, con Sandra Bullock e Chris O'Donnell.

Nel 2000 sono state girate alcune riprese del film Vajont di Renzo Martinelli. Il set per le scene riguardanti la città di Longarone è stato allestito in Piazza Giovanni Paolo I a Ceneda, la quale per la sua struttura era molto simile alla piazza principale di Longarone, prima del disastro del Vajont.

Dal 2010 vi si tiene il Vittorio Veneto Film Festival, festival internazionale di cinema per ragazzi, organizzato dall'Associazione 400 Colpi e diretto da Elisa Marchesini. La decima edizione del festival ha avuto luogo tra il 16 novembre e il 12 dicembre 2020.[34]

Geografia antropica

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Frazioni e suddivisione amministrativa

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Secondo quanto emerge dallo statuto, il comune non riconosce al suo interno alcuna frazione, tuttavia sono presenti numerosi centri abitati ancora ben distinti dai due sobborghi che formano il capoluogo. D'altra parte, l'autonomia locale è garantita dall'esistenza di sette quartieri: di seguito sono riportate le circoscrizioni con i principali abitati che ne fanno parte.

È presente il nucleo abitativo disabitato di Borgo Brigola.

distilleria De Negri

Le antiche fabbriche manifatturiere, di acciaio e del tessile, che da sempre l’hanno caratterizzata e che seguivano per la maggior parte il vivace corso del fiume Meschio, oggi sono state sostituite da altre e più numerose, legate alle diverse produzioni richieste da un’economia globale. Le principali attività sono collocate nella zona industriale di San Giacomo, uno dei maggiori poli industriali regionali, non solo per la molteplicità delle produzioni, ma anche per l'importanza e la qualità consolidata di imprese note a livello nazionale e internazionale.[36]

Oggi Vittorio Veneto si presenta come un importante centro agricolo, artigianale e industriale: notevole la presenza di vigneti e da segnalare lo stabilimento produttivo del gruppo Permasteelisa,[37] dal 2006 Iveco Defence Vehicles che ha incorporato lo stabilimento “SICCA”, creando un centro altamente specializzato per lo sviluppo di prototipi e sistemi di protezione e anche della distilleria De Negri.

Amministrazione

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Gonfalone comunale
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1951 Giovanni Poldemengo Partito Comunista Italiano Sindaco
1951 1956 Vittorio Della Porta Democrazia Cristiana Sindaco
1956 1960 Ferruccio Faggin Partito Socialista Italiano Sindaco
1960 1961 Enrico Talin Democrazia Cristiana Sindaco
1961 1965 Mario Ulliana Democrazia Cristiana Sindaco
1965 1975 Aldo Toffoli Democrazia Cristiana Sindaco
1975 1982 Giorgio Pizzol Partito Comunista Italiano Sindaco
1982 1988 Franco Concas Partito Socialista Italiano Sindaco
1988 1995 Mario Botteon Democrazia Cristiana Sindaco
1995 1999 Antonio Della Libera Partito Popolare Italiano Sindaco
1999 2009 Giancarlo Scottà Lega Nord Sindaco
2009 2014 Gianantonio Da Re Lega Nord Sindaco
2014 2019 Roberto Tonon Centro-sinistra Sindaco
2019 2024 Antonio Miatto Lega Nord Sindaco
2024 in carica Mirella Balliana Centro-sinistra Sindaco

Altre informazioni amministrative

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La denominazione del comune fino al 1923 era Vittorio[38].

Infrastrutture e trasporti

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Il viadotto dell'autostrada A27 a nord di Vittorio Veneto

Dispone di tre caselli autostradali:

Strade statali

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Tangenziale Est (variante SS51)

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Nel 2021 è stato aperto al traffico un traforo che collega la località "La Sega", vicina al casello ''Vittorio Veneto Nord'', con la località "Sant'Andrea", quartiere residenziale vicino al centro città. Quest'opera permette di rendere il traffico del centro storico di Serravalle più fluido e privo di mezzi pesanti che avevano difficoltà a passare tra i palazzi storici, intasando il traffico cittadino.

Vittorio Veneto dispone di una rete di autobus urbani, costituita da 6 linee, che copre l'intero comune e le zone limitrofe. Sono inoltre presenti linee di navette scolastiche, che collegano il centro città con il campus scolastico.[39]

Nel quartiere del centro è ubicata la stazione degli autobus extraurbani, punto di collegamento tra la pianura padana e il bellunese. Da qui si diramano linee verso il pordenonese, il trevigiano e il vicentino. Il servizio di mobilità è gestito dalla società MOM Mobilità di Marca.

La stazione di Vittorio Veneto

La città di Vittorio Veneto possiede due stazioni ferroviarie servite dalla linea Ponte nelle Alpi-Conegliano, interamente elettrificata da febbraio 2021: la stazione di Vittorio Veneto, situata in centro città e la fermata di Soffratta, situata nel quartiere di Ceneda, a servizio del centro storico del quartiere e della zona sud della città. In passato era attiva un'ulteriore fermata, (Stazione di Nove), oggi dismessa e in stato di abbandono.

Automobilismo

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Nel territorio comunale e limitrofi viene organizzato il "Rally delle Prealpi Trevigiane" giunto nel 2012 alla 17ª edizione. Sono previste diverse prove speciali, interamente su asfalto, distribuite in due giorni.

Ma la gara automobilistica entrata nella storia è la Cronoscalata Vittorio Veneto-Cansiglio arrivata nel 2012 alla 40ª edizione e valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna, il massimo riconoscimento a livello nazionale. Il tracciato di gara si trovava interamente nel territorio comunale di Fregona ma ha mantenuto il nome originale che l'ha fatta diventare grande. Attualmente la cronoscalata non viene più disputata. In passato, lungo i tornanti che portano al Passo La Crosetta, si sono sfidati i migliori specialisti delle gare in montagna e nell'albo d'oro spiccano nomi come Tazio Nuvolari, Arturo Merzario, Mauro Nesti, Ezio Baribbi, il compianto Fabio Danti e Simone Faggioli, fino all'idolo locale e detentore del maggior numero di vittorie assolute (6) Denny Zardo.

Le due semitappe della 21ª, e ultima, tappa del Giro d'Italia 1988 si sono concluse a Vittorio Veneto con le vittorie dello svizzero Urs Freuler nella prova in linea e del polacco Lech Piasecki nella prova a cronometro.

È stata inoltre sede di tappa per altre sette volte:

Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia Rosa
1937 15ª Forlì 266 Italia (bandiera) Glauco Servadei Italia (bandiera) Gino Bartali
1947 14ª Padova 132 Italia (bandiera) Adolfo Leoni Italia (bandiera) Gino Bartali
1961 18ª Trieste 161 Italia (bandiera) Renato Giusti Italia (bandiera) Arnaldo Pambianco
1966 21ª Belluno 181 Italia (bandiera) Pietro Scandelli Italia (bandiera) Gianni Motta
1968 13ª Cortina d'Ampezzo 163 Italia (bandiera) Lino Farisato Belgio (bandiera) Eddy Merckx
1985 Selva di Val Gardena 225 Italia (bandiera) Emanuele Bombini Italia (bandiera) Roberto Visentini
1988 21ª 1ª Semitappa Jesolo 73 Svizzera (bandiera) Urs Freuler Stati Uniti (bandiera) Andrew Hampsten
1988 21ª 2ª Semitappa Vittorio Veneto C 43 Polonia (bandiera) Lech Piasecki Stati Uniti (bandiera) Andrew Hampsten
2014 17ª Sarnonico 204 Italia (bandiera) Stefano Pirazzi Colombia (bandiera) Nairo Quintana

Nel Giro d'Italia 1937, la tappa successiva, la 16ª, fu la Vittorio Veneto - Merano, che entrò nella storia per l'ingresso della prima volta delle Dolomiti con il Passo Rolle e il Passo Costalunga, splendido scenario tra le Pale di San Martino, il Latemar e il Catinaccio. Il Giro d'Italia 1961 è stato il Giro del Centenario dell'Unità d'Italia e furono toccate le città più importanti della storia d'Italia come Torino, Firenze, Roma, Trento, Trieste, e anche Vittorio Veneto. La 21ª tappa del Giro d'Italia 1966 fu caratterizzata dal primo e sinora unico passaggio della carovana rosa sul Passo San Boldo. Nel Giro d'Italia 1968 durante la 13ª tappa Lino Farisato, scalatore vicentino e gregario del Cannibale è in fuga con Giancarlo Polidori, Vito Taccone e il tedesco Rudi Altig. Con un colpo da maestro lascia la pericolosa compagnia sul Nevegal mentre i tre non reagiscono e non si organizzano neanche quando vengono raggiunti dallo spagnolo Mariano Díaz e Farisato va a catturare la prima delle due più prestigiose vittorie della carriera, l'altra è quella di Ponte di Legno dopo il Gavia al Giro d'Italia 1971. La classifica finale del Giro d'Italia 1988 conclusosi a Vittorio Veneto in occasione dei settant'anni dalla fine della prima guerra mondiale vede il trionfo dello statunitense Andrew Hampsten per 1'43" sull'olandese Erik Breukink, il vincitore dell'eroica tappa Chiesa in Valmalenco - Bormio del 5 giugno 1988 entrata nella storia del ciclismo mondiale per la tormenta di neve sul Gavia. Passano ben 26 anni per il successivo arrivo di tappa: si dovrà attendere la 17ª tappa del Giro d'Italia 2014, mercoledì 28 maggio[40]. La carovana partì da Sarnonico, percorse la Valsugana, superò le "scale" di Primolano, attraversò Feltre, Valdobbiadene e Pieve di Soligo, affrontò il Muro di Ca' del Poggio ed entrò in Vittorio Veneto da Carpesica[41]. L'arrivo fu posto in Viale della Vittoria e a vincere fu Stefano Pirazzi[42][43][44].

Le principali squadra di calcio della città sono l'Unione Sportiva Vittorio Veneto e, per quanto riguarda il campionato femminile, la Permac Vittorio Veneto. Inoltre, vi sono nati alcuni sportivi degni di nota: Ilario Castagner (ex allenatore calcio), Luigi Polentes (calciatore), Samuela De Nardi (moto), Francesca Segat (nuoto), Giampietro De Faveri (triathlon), Livio Pin (calciatore), Gabriele Pin (ex calciatore), Elvi Pianca (calciatore), Diego Bortoluzzi (ex calciatore, ora allenatore), Renato Longo (ciclocross), Marisa Celletti (campionessa italiana di judo), Ivan Carminati (capo dei preparatori atletici dell'Internazionale, già preparatore della nazionale inglese, Lazio, Parma e Reggina), Andrea Poli (calciatore), Alex Cordaz (calciatore), Michele Fornasier (calciatore) ed il compianto ex calciatore ed allenatore Paolo Barison al quale e stato intitolato lo stadio comunale di Vittorio Veneto. Nella sua carriera di calciatore vanta la presenza in squadre come: Genoa, Milan (Vincitore della Coppa Campioni del 1963) Sampdoria, Roma, Napoli e vesti´ per 9 volte la maglia della Nazionale.

In città si svolge da 20 anni il più importante torneo di judo nazionale, il Trofeo "Città della Vittoria": solo nell'ultima edizione hanno partecipato oltre 1.500 atleti provenienti da tredici nazioni, tra cui Ucraina, Marocco, Russia, Azerbaigian. Al torneo partecipano tutti i migliori judoka italiani dei gruppi militari, che formano poi il blocco della nazionale.

Dal 2004 da Vittorio Veneto parte la Maratona di Treviso, manifestazione che negli anni ha visto un crescendo di partecipanti culminato nell'edizione 2007 con circa 4000 podisti.

Dal 2010, in occasione dei festeggiamenti della patrona di Vittorio Veneto il 22 agosto, l'Associazione Pro Loco di Vittorio Veneto organizza la "Cronoscalata di Sant'Augusta": il percorso, lungo 1,2 km per un dislivello complessivo di 200 m con circa 300 gradini, si estende lungo i tornanti che portano al Santuario di Santa Augusta. Il record del tracciato stabilito nell'edizione del 2011 è di 6'44", stabilito da Abdoullah Bamoussa.

Dal 2 giugno 2010 si disputa presso il complesso delle piscine comunali e della pista di atletica leggera il "Triathlon Super Sprint Città di Vittorio Veneto" organizzato da "ASD Silca Ultralite Vittorio Veneto", aperto sia alle categorie giovanili e sia dal 2012 a quelle amatoriali.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Lo sostiene Alessandro Novo, autore di Mons Bellati, una vita per Ceneda , Trieste (?), 1891 (a p. 187 vi è una citazione di una lettera di monsignor Bellati, vescovo di Ceneda nel 1866, a Pio IX, dove si "stigmatizza" il nuovo nome della città)
  5. ^ it.climate-data.org
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  7. ^ Giulio Ceva, Teatri di guerra. Comandi, soldati e scrittori nei conflitti europei, Franco Angeli Editore, 2005, p. 142, ISBN 88-464-6680-2.
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  30. ^ Palazzo Minucci De Carlo
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  39. ^ Servizio-urbano-Vittorio Veneto
  40. ^ A Vittorio Veneto vince Pirazzi. Quintana resta in rosa - Notizie Giro d'Italia 2014
  41. ^ Percorso Tappa 17 - Giro d'Italia 2014 - Gazzetta dello Sport
  42. ^ SCHEDA Il Giro tra Vittorio e il Grappa - Sport - la Tribuna di Treviso
  43. ^ Vittorio fa festa al Veneto in fuga - Sport - la Tribuna di Treviso
  44. ^ Il Paese dei Balocchi e le tavole imbandite - Sport - la Tribuna di Treviso

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