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Up and Coming Tour

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Up and Coming
Tour di Paul McCartney
AlbumPaul McCartney Live in Los Angeles
InizioStati Uniti (bandiera) Glendale
28 marzo 2010
FineStati Uniti (bandiera) Las Vegas
10 giugno 2011
Tappe7
Spettacoli39
Cronologia dei tour di Paul McCartney
Good Evening Europe Tour
(2009)
On the Run Tour
(2011-2012)

L'Up and Coming Tour è l'undicesimo tour solista del musicista inglese Paul McCartney che ha attraversato gran parte degli Stati Uniti ed ha incluso un concerto a San Juan, questo rappresenta la prima visita di un membro dei Beatles in Porto Rico.

Il tour fu poi esteso per includere concerti in Sud America ed Europa, inoltre durante il tour McCartney è stato premiato con il Premio Gershwin.

La scaletta tipica contiene canzoni Beatles, Wings e i lavori fatti da solista.

Sviluppo e panoramica

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Le prove per il tour furono condotte solo 3 mesi dopo la conclusione del tour precedente, e si svolsero all'O2 Arena, in compagnia di Neil Young.

Il tour è iniziato a Glendale in Arizona e ha attraversato le principali città americane come l'Hollywood Bowl di Los Angeles, Miami e alla fine si è concluso a Las Vegas.[1]

Come di consueto suona Foxy Lady in onore di Jimi Hendrix e Hitch Hike in onore di Marvin Gaye; ha inoltre suonato (non in tutti i concerti) Tequila dei Champs e San Francisco Bay Blues di Jesse Fuller.

Il 7 luglio 2010 ha fatto un'apparizione al Ringo Starr's 70th Birthday Concert, dove si è esibito con quest'ultimo in canzoni dai Beatles e dalla band All-Starr di Ringo, con molti altri musicisti ospiti tra cui Yōko Ono.[2]

McCartney ha poi annunciato una data iniziale europea al festival dell'isola di Wight, prima sua apparizione in Scozia dal 1990, seguito da una data in Galles, anch'esso un ritorno dopo vari anni, ha in seguito continuato in Messico ed è tornato negli Stati Uniti per delle esibizioni aggiuntive in nuove città tra cui Nashville, Pittsburgh, Toronto (Canada), dove si esibì col supporto della Pipe Band Society of Ontario e San Francisco – sua prima apparizione dall'ultimo tour dei Beatles – molte di queste esibizioni furono raddoppiate per richiesta del pubblico, infatti i biglietti si erano esauriti in tempi brevissimi, addirittura 2 minuti.[3]

Per il 2011 furono previsti concerti in Argentina e Brasile, anch'essi raddoppiati perchè sold out molto velocemente.

Il tour ha richiesto l'uso di 31 camion per trasportare l'intero equipaggiamento, di un peso di circa 57,000 kg. I concerti al chiuso disponevano di 90 casse audio, mentre quelli all'aperto circa 130. Dietro le quinte c'erano 14 uffici di controllo e altrettanti camerini, più un'aula ricreativa dove lo staff e il personale veniva servito con un pasto vegetariano (ne venivano serviti circa 480 al giorno).

Il 20 maggio 2010 Paul aprì la sua seconda webchat (la prima fu nel 1997, ovvero il suo domain PaulMcCartney.com), dove comunicava annunci e rilasciava interviste direttamente dalla Stazione Radio del Sussex, teneva sondaggi e contest ai fan e annunciava nuove date del tour in esclusiva.

Sempre nel 2010 apre The Paul McCartney Project, database esaustivo dai fan sull'artista che accoglie contributi da altri utenti ispirandosi a Wikipedia.[4]

Premio Gershwin

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Durante il tour, McCartney fu invitato alle premiazioni del Gershwin Prize dalla Biblioteca del Congresso, ricevendo il premio per la categoria "canzone più famosa", consegnatoli dal presidente Barack Obama.

Dopo la premiazione McCartney tenne uno spettacolo nella Casa Bianca dove suonò Eleanor Rigby, Let It Be e Michelle (tributo a Michelle Obama), venne poi raggiunto da Stevie Wonder ed esibirono Ebony and Ivory per poi finire con Hey Jude.

Presenti alla premiazione erano Faith Hill, Emmylou Harris, Jack White, Dave Grohl, Lang Lang, Jonas Brothers, Herbie Hancock, Corinne Bailey Rae ed Elvis Costello, che tennero i loro concerti separati.

Opinione pubblica

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L'opinione pubblica della tappa americana fu generalmente positiva.

A Phoenix, l'Arizona Republic dichiarò: "Ci scusiamo con Ringo Starr, ma l'eredità dei Beatles non poteva finire in mani migliori che quelle di McCartney".[5]

A Los Angeles McCartney stesso commento: "L'ultima volta che venimmo qui eravamo dei ragazzi", mentre a Miami "C'era un po' di tutto, immagini di Beatles: Rock Band, membri AARP che controllavano gli spalti riempiti dalla folla, – che aveva fotocamere digitali invece di cartelli di protesta – e una cover di Something".

Ai concerti di Buenos Aires, le prevendite iniziarono il 10 ottobre su CrowdSurge, ma furono spostati sul sito della Ticketek dopo che l'intero sistema andò in crash nei primi 4 minuti dall'apertura, una seconda prevendita sarà disponibile sul sito per un secondo concerto, che verrà esaurito anch'esso in poche ore.[6]

Rede Globo, network televisivo brasiliano, mandò in onda una compilation dei "migliori momenti" del concerto a San Paolo, anch'esso esaurito in circa 10 ore.

Paul McCartney Band

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Apparizioni/Ruoli di Supporto

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Pipe Band Society of Ontario

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Date del tour

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Data Città Paese Luogo
28 marzo 2010 Glendale Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) Jobing.com Arena
30 marzo 2010 Los Angeles Hollywood Bowl
31 marzo 2010
3 aprile 2010 Miami Sun Life Stadium
5 aprile 2010 San Juan Porto Rico Porto Rico (bandiera) José Miguel Agrelot Coliseum
27 maggio 2010 Città del Messico Messico Messico (bandiera) Foro Sol
28 maggio 2010
22 marzo 2010 Londra Inghilterra Regno Unito (bandiera) O2 Arena
12 giugno 2010 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) RDS Arena
13 giugno 2010 Newport Inghilterra Regno Unito (bandiera) Seaclose Park
20 giugno 2010 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) Hampden Park
26 giugno 2010 Cardiff Galles Galles (bandiera) Millennium Stadium
27 giugno 2010 Londra Inghilterra Regno Unito (bandiera) Hyde Park
2 giugno 2010 Washington, D.C. Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) White House
7 luglio 2010 New York Radio City Music Hall
10 luglio 2010 San Francisco AT&T Park
13 luglio 2010 Salt Lake City Rio Tinto Stadium
15 luglio 2010 Denver Pepsi Center
24 luglio 2010 Kansas City Sprint Center
26 luglio 2010 Nashville Bridgestone Arena
28 luglio 2010 Charlotte Time Warner Cable Arena
8 agosto 2010 Toronto Canada Canada (bandiera) Air Canada Centre
9 agosto 2010
12 agosto 2010 Montréal Bell Centre
14 agosto 2010 Filadelfia Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) Wachovia Center
15 agosto 2010
18 agosto 2010 Pittsburgh Consol Energy Center
19 agosto 2010
7 novembre 2010 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) Estádio Beira-Rio
10 novembre 2010 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) River Plate Stadium
11 novembre 2010
21 novembre 2010 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) Estádio do Morumbi
22 novembre 2010
13 dicembre 2010 New York Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) Apollo Theater
18 dicembre 2010 Londra Inghilterra Regno Unito (bandiera) HMV Hammersmith Apollo
20 dicembre 2010 Liverpool O2 Academy Liverpool
9 maggio 2011 Lima Perù Perù (bandiera) Estadio Monumental "U"
11 maggio 2011 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) Estadio Nacional Julio Martínez Prádanos
22 maggio 2011 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) Estádio Olímpico João Havelange
23 maggio 2011
10 giugno 2011 Las Vegas Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) MGM Grand Garden Arena

La scaletta viene cambiata di tappa in tappa, ma queste sono le canzoni più comuni.

  1. Venus and Mars/Rock Show (Wings) / Magical Mystery Tour / Hello Goodbye (Beatles)
  2. Jet (Wings)
  3. All My Loving (Beatles)
  4. Letting Go (Wings)
  5. Got to Get You into My Life / Drive My Car (Beatles)
  6. Highway (The Fireman)
  7. Let Me Roll It (snippet Foxy Lady) (Wings)
  8. The Long and Winding Road (Beatles)
  9. Nineteen Hundred and Eighty-Five (Wings)
  10. Let 'Em In (Wings)
  11. My Love (Wings)
  12. I'm Looking Through You / I've Just Seen a Face (Beatles)
  13. Two of Us / And I Love Her (Beatles)
  14. Blackbird (Beatles)
  15. Here Today (solista)
  16. Dance Tonight (solista)
  17. Mrs. Vandebilt (Wings)
  18. Eleanor Rigby (Beatles)
  19. Ram On (solista)
  20. Something (Beatles)
  21. Sing the Changes (The Fireman)
  22. Band on the Run (Wings)
  23. Ob-La-Di, Ob-La-Da (Beatles)
  24. Back in the U.S.S.R. (Beatles)
  25. I've got a Feeling (Beatles)
  26. Paperback Writer (Beatles)
  27. A Day in the Life (Beatles) / Give Peace a Chance (Plastic Ono Band)
  28. Let It Be (Beatles)
  29. Live and Let Die (Wings)
  30. Hey Jude (Beatles)

Segmento Encore

  1. Day Tripper (Betales)
  2. Lady Madonna (Beatles)
  3. Get Back (Beatles)
  4. Yesterday (Beatles)
  5. Mull of Kintyre (solista)
  6. Helter Skelter / Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (Reprise) / The End (Beatles)

Scalette alternative

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  1. ^ (EN) Paul McCartney returned to Hollywood Bowl on March 30 (archiviato), su Los Angeles Times. URL consultato il 31 agosto 2024.
  2. ^ (EN) Remembering Ringo Starr's 2010 birthday bash featuring an all-star band including Paul McCartney - Far Out Magazine, su faroutmagazine.co.uk, 7 luglio 2020. URL consultato il 31 agosto 2024.
  3. ^ PAUL McCARTNEY.COM. NEWS (archiviato), su web.archive.org, 6 marzo 2009. URL consultato il 31 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2009).
  4. ^ (EN) Announcing The Paul McCartney Project, su The Paul McCartney project. URL consultato il 31 agosto 2024.
  5. ^ Paul McCartney at Jobing.com Arena (archiviato), su phoenixnewtimes.com.
  6. ^ Paul McCartney agregó un nuevo show en River el 11 de noviembre (archiviato), su telam.com.ar.
  7. ^ (EN) About, su PPBSO. URL consultato il 31 agosto 2024.
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