Tylopsis lilifolia
Tylopsis lilifolia | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Polyneoptera |
Sezione | Orthopteroidea |
Ordine | Orthoptera |
Sottordine | Ensifera |
Superfamiglia | Tettigonioidea |
Famiglia | Tettigoniidae |
Sottofamiglia | Phaneropterinae |
Tribù | Tylopsidini |
Genere | Tylopsis |
Specie | T. lilifolia |
Nomenclatura binomiale | |
Tylopsis lilifolia (Fabricius, 1793) | |
Sinonimi | |
Centrophorus spinosus | |
Nomi comuni | |
grillo dei gigli |
Tylopsis lilifolia (Fabricius, 1793) è una specie di cavalletta appartenente alla famiglia Tettigoniidae (sottofamiglia Phaneropterinae).[3][4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I maschi adulti crescono fino a 13–22 millimetri (0,51–0,87 in) di lunghezza, mentre le femmine arrivano a 16–23 millimetri (0,63–0,91 in).[5].
Questa specie presenta due fenotipi per la colorazione del corpo. Quella di base varia da un verde oliva o pallido fino a un marroncino con bande giallastre longitudinali lungo la schiena. La testa, le zampe e le ali sono verdi. Le zampe sono lunghe e sottili, con piccoli aculei. Le antenne sono molto lunghe e possono essere fino a cinque volte più lunghe del corpo. L'ovopositore è lungo 4–5 millimetri (0,16–0,20 in)[5] e curvato all'insù. Nelle pianure asciutte è più comune il fenotipo marrone.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è presente nella maggior parte dell'Europa[6], dove è diffusa soprattutto nella regione mediterranea. Può essere osservata anche in Nord Africa, nel Vicino Oriente, in Iran e nel Caucaso. Vive principalmente nei prati soleggiati, tra gli arbusti e nelle radure dei boschi.[4][1]
Gli adulti possono essere osservati generalmente da agosto a ottobre.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Hochkirch A. et al. 2016, Tylopsis lilifolia, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 31 maggio 2018.
- ^ BioLib
- ^ Johan Christian Fabricius, Supplementum Entomologiae Systematicae, vol. 2, 1793, p. 36.
- ^ a b (EN) D.C. Eades, D. Otte, M.M. Cigliano e H. Braun, Tylopsis lilifolia, in Ortoptera Species File Online. Version 5.0/5.0. URL consultato il 31 maggio 2018.
- ^ a b c Tylopsis liliifolia, su Linnea.t. URL consultato il 31 maggio 2018.
- ^ (EN) Taxon details: Tylopsis lilifolia, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 31 maggio 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ragge (1964) A revision of the genus Tylopsis Fieber (Orthoptera: Tettigoniidae), Bulletin of the British Museum (Natural History) Entomology (Bull. Br. Mus. (Nat. Hist.) Ent.) 15:297-322
- Heiko Bellmann: Der Kosmos Heuschreckenführer. Die Arten Mitteleuropas sicher bestimmen. Franckh-Kosmos Verlags GmbH & Co. KG, Stuttgart 2006, ISBN 3440104478
- Mace, E. 2011. Présence de Tylopsis lilifolia (Fabricius, 1793) en Haute-Normandie (Ensifera, Tettigoniidae). L’Entomologiste Haut-Normand 1: 27-28.
Altri progetti
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