Tupolev Tu-133
Tupolev Tu-133 Tu-123 D | |
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Descrizione | |
Tipo | Missile da crociera intercontinentale |
Impiego | Terrestre |
Sistema di guida | Astroinerziale |
Progettista | OKB-156 di Andrej Nikolaevič Tupolev |
Costruttore | Industria di Stato |
Impostazione | 1957 |
In servizio | Programma cancellato nel 1960 |
Utilizzatore principale | Unione Sovietica |
Esemplari | Nessuno |
Prestazioni | |
Gittata | 6.000 km |
CEP errore massimo | 10 km |
Tangenza | 25.000 m |
Velocità | 2.800 km/h |
Motore | Primo stadio: razzo a propellente solido Secondo Stadio: Kuznetsov NK-6 |
Testata | singola, da 3.000 kg |
Esplosivo | nucleare |
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Tupolev Tu-133 è il progetto relativo ad un missile da crociera intercontinentale portato avanti dall'OKB-156 di Andrej Nikolaevič Tupolev a partire dal 1957. Conosciuto anche con i nomi di Tu-123 o D, rimase interamente sulla carta, a causa della cancellazione del programma prima dell'inizio delle prove di volo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Lo sviluppo del Tu-133 venne avviato dagli uomini di Tupolev nel 1957, a partire dal Tupolev Tu-121, del quale, in pratica, costituiva la variante intercontinentale[1]. Anche diverse componenti erano le stesse del 121, a partire dalla testata (un tipo 205 del peso di 3 000 kg)[1].
Tuttavia, lo sviluppo di questo missile venne interrotto nel 1960, a causa della preferenza data ai missili balistici intercontinentali, molto meno vulnerabili[1]. Comunque, come nel caso del Tu-121, il progetto fu ripreso per il drone Tupolev Tu-123[1].
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il Tu-133 costituiva la versione intercontinentale del Tu-121. Infatti, la sua gittata avrebbe dovuto essere nell'ordine dei 6 000 km (anche se altre fonti indicano valori compresi tra i 5 000 ed i 9 000)[1]. Questo incremento, nelle intenzioni dei progettisti, si sarebbe dovuto ottenere grazie all'utilizzo di turbogetti Kuznetsov NK-6 per la fase di crociera del secondo stadio, mentre il primo sarebbe stato sempre spinto da un razzo a propellente solido[1]. Inoltre, erano previsti dei serbatoi aggiuntivi di carburante, sia esterni sia interni. La velocità massima stimata era di circa 2 800 km/h, con una quota massima operativa di 25 000 m. Il margine di errore (CEP) sarebbe stato di 10 km[1].
Il sistema di guida previsto era lo stesso astroinerziale sviluppato dall'NII-1 MAP per il Tu-121[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mark Wade, Tu-133, in http://www.astronautix.com. URL consultato il 19 febbraio 2010.