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Tram ATM serie 4600 e 4700

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

ATM serie 4600 e 4700
Vettura tranviaria articolata
Vettura n. 4733, nella livrea originaria a due toni di verde, in transito in piazza della Repubblica nel 1969
Anni di costruzione 1955-1960
Anni di esercizio 1955-oggi
Quantità prodotta 13 (serie 4600)
20 (serie 4700)
Costruttore Stanga, Breda
Lunghezza 19580 mm
Larghezza 2400 mm
Altezza 3712 mm
Capacità 36 posti seduti
139 posti in piedi
Quota del piano di calpestio 880 mm
Scartamento 1445 mm
Interperno 6300 mm
Passo dei carrelli 1800 mm
Massa in servizio 37,9 t
Massa a vuoto 26,5 t
Rodiggio Bo' 2' Bo'
Diametro ruote 680 mm
Potenza oraria 220,8 kW
Velocità massima omologata 45 km/h
Alimentazione elettrica da linea aerea
550 V cc
Tipo di motore 4 tipo TIBB GLM 0300

Le vetture tranviarie serie 4600 e 4700 sono due serie di vetture tranviarie articolate a due casse, utilizzate dall'ATM di Milano per l'esercizio della rete tranviaria cittadina.

Le vetture della serie 4600 vennero progettate come versione articolata a due casse della serie 5300[1].

Furono ordinate in 15 unità alla Stanga di Padova; l'equipaggiamento elettrico fu fornito dal TIBB, che costruì anche i carrelli tipo 97 E, simili a quelli montati sulle 5300[1].

La consegna delle prime 15 vetture, numerate da 4601 a 4615, avvenne nel 1955; le ultime due unità, in seguito ad un accordo fra l'ATM e il TIBB, furono ricostruite con equipaggiamento "all electric", anziché elettropneumatico come le precedenti, e per questo assunsero in segno di distinzione i numeri 4714 e 4715, comunque consecutivi alle unità precedenti[1]. I buoni risultati ottenuti nei loro primi periodi di esercizio, in particolare sulle linee di forza 29/30 "circonvallazione" e 25/26 "interstazionali", indussero l'ATM ad ordinare una seconda serie di 18 vetture "all electric", costruite però dalla Breda (4725-4733) e consegnate nel 1960[2]. Le vetture 4700 costruite dalla Breda, in origine, si distinguevano dagli altri tram milanesi - e quindi dalle altre 4700 - per la posizione del faro allineato alle luci di posizione (come nella foto di copertina).

Inoltre, tutte e 18 le 4700, entrarono in servizio con la visiera parasole in plexiglas oscurata, come nella foto di copertina. Ai tempi una novità: infatti tutti i tram precedenti (compresi i 4600) avevano una visiera metallica più piccola, dipinta in verde veronese. Anche le 4600, così come la 4714 e la 4715, ricevettero poi la visiera in plexiglas.

Durante gli anni settanta tutte le vetture delle serie 4600-4700 furono private della postazione atta ad ospitare il bigliettaio e della tradizionale asta di captazione per l'energia elettrica, in milanese "perteghetta", sostituita da un moderno pantografo; mentre nei primi anni novanta si procedette a un graduale restyling delle casse mediante: la sostituzione delle porte in legno con quelle attuali in intelaiatura metallica, l'adozione di un nuovo parabrezza per la cabina del manovratore a vetro singolo in sostituzione di quello originale a vetri sdoppiati, l'applicazione di un nuovo faro rettangolare anteriore in luogo di quello circolare e il rimpiazzo dei paraurti originali con nuovi di tipo analogo a quelli montati sui tram di tipo 4900. Inoltre, furono installati dei nuovi avviatori elettronici statici CERN al posto dei SAC/f delle vetture 4600 e SAC/TET delle 4700.

Nel 2018, l'unità 4731 è stata oggetto di un profondo intervento di revisione generale, costituendo una sorta di apripista alla ristrutturazione di tutte e 20 le vetture della serie 4700 entro la fine del 2022. Gli interventi hanno comportato su tutte le unità il risanamento e la completa riverniciatura delle casse, il rinnovo dei rivestimenti interni, degli arredi, degli impianti elettrici e delle luci, con la parziale modifica dell'imperiale, sul quale ora è stato montato uno scambiatore per l'aria condizionata, in modo da refrigerare d'estate il posto guida del manovratore[3].

Per le unità della serie 4600 non è attualmente previsto un progetto di ristrutturazione, al 2024 molte di esse risultano risultano accantonate[4].

Caratteristiche

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Si tratta di vetture articolate a due casse, monodirezionali. Analogamente alle "Stanga" romane, di cui ripetono l'architettura generale, hanno due carrelli motori d'estremità e un carrello centrale portante, che sostiene l'articolazione del tipo "giostra Urbinati".

La serie 4601-4613 è dotata di frenatura elettro-pneumatica, mentre la serie 4714-4733 adotta la frenatura completamente elettrica[5].

L'ossatura della cassa è in acciaio saldato[6].

Una volta, prima della revisione dei veicoli 4700, le due serie si distinguevano a vista per il tipo di sedili interni: un tipo di color legno sulla 4600 ed in vetroresina verde (oggi gialla) sulla 4700 (tranne per i primi due esemplari: 4714 e 4715, che essendo due ex 4600 inizialmente montavano i sedili in color legno).

Su alcune vetture 4600, tuttavia, erano stati sostituiti i sedili d'origine con sedili blu montati anche su altri veicoli ATM, tranviari e metropolitani, nel passato.

Le vetture entrarono in servizio nella classica livrea a due toni di verde, all'epoca d'obbligo per tutti i mezzi del trasporto pubblico urbano: la cassa era verniciata in verde vagone e la fascia dei finestrini in verde Veronese.

Negli anni settanta, a seguito del cambio dell'identificazione cromatica del trasporto vicinale, ricevettero la nuova livrea "ministeriale" arancione (simile a quella delle "Ventotto"), alla quale venne aggiunta, verso la fine del decennio, una striscia orizzontale nera, poi rimossa negli anni duemila, al fine di uniformare stilisticamente la livrea a quella dei Jumbotram.

A partire dal 2010 le vetture furono rivestite di una pellicola autoadesiva che riprendeva la colorazione "giallo Milano" (giallo intenso inferiormente e bianco crema superiormente, divisi da una fascia marrone) già implementata sulle "Ventotto"[7], ma con marcature grafiche in sostanza più simili a quelle adottate dai tram articolati delle serie 7500 e 7600. Tra il 2018 e il 2022, in fase di ristrutturazione, tutte le vetture della serie 4700 sono state definitivamente verniciate in colorazione "giallo Milano", riprendendo però marcature grafiche e schema di coloritura pressoché analoghi a quello delle "Ventotto".

Ad oggi le vetture tram serie 4600 e 4700 sono utilizzate principalmente sulle linee 2 e 19.

  1. ^ a b c Cornolò e Severi (1987), p. 126.
  2. ^ Cornolò e Severi (1987), p. 128.
  3. ^ Una nuova vita per i tram 4700: primi giorni di servizio della vettura 4731, Milanotoday, 30 marzo 2018.
  4. ^ Appunti e storia sulle "motrici articolate a due casse tipo 4600", pubblicazione Passione Trasporti.
  5. ^ Matteo Cerizza, ATM 4604 – Piazza Castello (MI) – 28 Gennaio 2016, su il Portale dei Treni, 7 febbraio 2016. URL consultato il 1º giugno 2022.
  6. ^ Francesco Ogliari, Milano in tram. Storia del trasporto pubblico milanese, Milano, Hoepli, 2010, p. 224
  7. ^ ATM - Prosegue il rinnovo della flotta Atm: nuovi mezzi e recupero delle vetture storiche Archiviato il 9 settembre 2017 in Internet Archive..
  • Giovanni Cornolò e Giuseppe Severi, Tram e tramvie a Milano, Milano, Azienda Trasporti Municipali, 1987, ISBN non esistente.

Altri progetti

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