Timur Kulibayev
Timur Askaruly Kulibayev (in kazako Тимур Асқарұлы Құлыбаев?; Almaty, 10 settembre 1966) è un imprenditore kazako, oligarca, miliardario e genero dell'ex presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev. Insieme alla sua seconda moglie, Dinara, ha una partecipazione di maggioranza nella Halyk Bank del Kazakhstan[1].
Kulibayev ha ricoperto diversi incarichi in importanti imprese statali che gestiscono le risorse naturali del Kazakistan e ha un'enorme influenza sull'industria degli idrocarburi del paese.[2][3][4] È l'ex presidente del consiglio di amministrazione del Samruk-Kazyna National Welfare Fund e membro del consiglio di amministrazione della Gazprom al 2011 al 2022.[5][6][7] Nel 2022, aveva secondo Forbes un patrimonio netto stimato di 3,7 miliardi di dollari.[1] Kulibayev è stato definito dal Daily Telegraph "la figura imprenditoriale più importante nella Repubblica del Kazakistan, ricca di risorse".[8]
Nel 2020, un rapporto investigativo del Financial Times ha rivelato che Kulibayev era coinvolto in schemi per scremare i profitti dai contratti statali per la costruzione di gasdotti.[9][10] A causa dei disordini kazaki del 2022, lui e sua moglie Dinara hanno perso 200 milioni di dollari dopo che la Halyk Bank è scesa del 16% alla Borsa di Londra.[11]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Kulibayev è nato nel settembre 1966 ad Alma-Ata (ora Almaty), SSR kazako, URSS. Nel 1988 si è laureato presso l'Università statale Lomonosov di Mosca dopo aver studiato "Pianificazione economica nazionale".[12]
Dal 1988 al 1992 è stato assistente di ricerca junior presso l'Istituto di economia della ricerca scientifica per la pianificazione e gli standard normativi (SREIP&NS) nell'ambito del Piano statale della Repubblica socialista sovietica kazaka, ed è stato direttore del Centro di consulenza scientifica del Fondo di Sviluppo culturale, sociale, scientifico e tecnologico del Kazakistan.[13][14][15][16][17][18]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Kulibayev è sposato con Dinara Nursultanovna (nata Nazarbayeva), figlia del presidente di lunga data del Kazakistan Nursultan Nazarbayev, che è politicamente estremamente vicino a Vladimir Putin. Lei e Kulibayev hanno tre figli.[19] Kulibayev ha anche altri due figli avuti con l'imprenditrice e socialite Goga Ashkenazi.[20]
Nel 2007, Kulibayev (con l'aiuto dell'investitore kazako Kenes Rakishev) è diventato nel Regno Unito il proprietario di Sunninghill Park, una casa di campagna precedentemente appartenente al principe Andrea, dopo che Fergie e le loro figlie hanno lasciato la proprietà nel 2006. Kulibayev ha pagato 19,7 milioni di dollari per la casa, 4 milioni di dollari oltre il prezzo richiesto, anche se non ci sono state altre offerte.[21] Nel 2016 è stato demolito e al suo posto è stato costruito un palazzo con 14 camere da letto.[22]
Kulibayev è un appassionato fan dello sport, in particolare del golf.[23] È anche presidente della Kazakhstani Boxing Federation.[24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Forbes profile: Timur Kulibaev, in Forbes.
- ^ (EN) "The Kazakhs Want Control", su oilandglory.com, 23 gennaio 2008. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2008).
- ^ (EN) "A Window Into a First Family's Oil Holdings" [collegamento interrotto], su labels, marzo 2018. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (EN) Kashagan First Oil Now Seen In 2014, in CNN Money.
- ^ (EN) Samruk-Kazyna official website, Management Board Information, su Samruk-kazyna.kz. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (RU) Kazenergy, in Kazenergy. URL consultato il 6 luglio 2022.
- ^ (RU) Глава Минсельхоза Патрушев вошел в совет директоров «Газпрома», in NEWS. URL consultato il 6 luglio 2022.
- ^ (EN) Richard Orange, Timur Kulibayev to head $80bn Kazakh Sovereign wealth fund, in The Daily Telegraph, 12 aprile 2011. URL consultato il 3 ottobre 2015.
- ^ (EN) Tom Burgis, The secret scheme to skim millions off central Asia's pipeline megaproject, in Financial Times, 2 dicembre 2020. URL consultato il 3 dicembre 2020.
- ^ (EN) Tom Burgis, The document trail that pointed to a secret pipeline scheme, in Financial Times, 2 dicembre 2020. URL consultato il 15 maggio 2021.
- ^ (EN) David Dawkins, Kazakhstan's Tycoons–Including Members Of Nazarbayev Family–Shed Billions As Stocks Plunge, in Forbes. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ (RU) Досье: Тимур Аскарович Кулибаев, su inbusiness.kz. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ (EN) Timur A. Kulibayev, su kegoc.kz. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (RU) Самрук-Қазына, su Samruk-kazyna.kz. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (EN) The World's Billionaires #880: Timur Kulibaev, in Forbes, 3 ottobre 2010. URL consultato il 3 ottobre 2015.
- ^ (RU) Timur Kulibayev | АО "Казахстан Темiр Жолы", su railways.kz. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (EN) The Board of Directors Authority Corporate Governance Home NC KazMunayGas JSC, su kmg.kz. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (RU) Кулибаев Тимур Аскарович (персональная справка), su Информационная система ПАРАГРАФ. URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ (RU) Samruk-Kazyna official web site, in Samruk-kazyna. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ (EN) Simon Kuper, Lunch with the FT: Goga Ashkenazi, in Financial Times, 21 giugno 2013. URL consultato il 3 ottobre 2015.
- ^ (EN) Jack Grimston e Daniel Foggo, Prince Andrew's secret Kazakh link, in The Sunday Times, 14 febbraio 2010. URL consultato il 20 luglio 2022.
- ^ (EN) Coughlin, Daniel, The Crumbling Abandoned Mansions of the Rich and Famous: Prince Andrew and Fergie's Dallas Palace, su lovemoney.com, 30 gennaio 2020. URL consultato il 18 giugno 2020.
- ^ (RU) Тимур Кулибаев: Гольф - идеальная игра!, su golfkz.kz, 12 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2007).
- ^ (RU) Президентом федерации избран Тимур Кулибаев - Вечерний Алматы, su vecher.kz. URL consultato il 23 febbraio.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Timur Kulibayev
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Timur Kulibayev, su Olympedia.