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Thérésa

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Thérésa nel 1870

Thérésa, pseudonimo di Eugénie Emma Valladon (La Bazoche-Gouet, 25 aprile 1837[1][2]Neufchâtel-en-Saosnois, 14 maggio 1913[2]), è stata una cantante francese, attiva come sciantosa nei café-concert.

L'annuncio del passaggio di Thérésa all'Alcazar nel 1863.
Thérésa ritratta ne La Chanson du chien di Edgar Degas (1875-1877 circa)

Eugénie Emma Valladon nacque a La Bazoche-Gouet, figlia di un musicista da taverna[2]. Fin da bambina sognò di cantare, ma iniziò lavorando in alcuni atelier di moda[2].

Cominciò ad esibirsi in alcuni piccoli café-concert di Parigi, come il Café Moka, il Théâtre de la Porte-St-Martin e il Café des Géants, riscuotendo un modesto successo[1][2]. Durante un suo spettacolo natalizio venne notata da Arsène Goubert, il direttore del café-concert Alcazar, che le offrì 300 franchi per andare a cantare lì[1]; in quel momento assunse lo pseudonimo di Thérésa[2]. Entro un mese dal suo arrivo all'Alcazar, Thérésa riscosse un grandissimo successo sia di pubblico che di critica[1][2], e andò ad esibirsi anche a Roma e San Pietroburgo[1]. Gli altri café-concert cercarono di resistere alla feroce concorrenza dell'Alcazar assumendo altre cantanti, come Suzanne Lagier nel caso dell'Eldorado, ma per quanto fossero apprezzate dal pubblico, vennero invece stroncate dalla critica[1]. Nello stesso periodo, Thérésa venne raffigurata più volte sulle vignette satiriche di André Gill sul giornale La Lune, accrescendo ulteriormente la sua popolarità[1]. Rimase in pausa fra il 1867 e il 1869 a causa di una laringite che le fece perdere la voce, dopodiché tornò alla ribalta con quello che rimase il suo più grande successo, Les canards tyroliens[1][2].

Una delle caricature Thérésa fatte da Gill, datata 1867.

Il successo fu tale che i ritornelli di alcune delle sue canzoni (La gardeuse d'ours del 1863, Rien n'est sacré pour un sapeur! del 1864 e La femme à barbe del 1865) venivano cantati a memoria dal popolino, e fra i suoi ammiratori illustri si annoveravano Alexandre Dumas, Théodore de Banville, Pauline von Metternich e anche l'imperatore Napoleone III[1][2]. Anche finanziariamente ebbe molta fortuna, guadagnando circa 100.000 franchi all'anno, grazie anche ai diritti d'autore garantitile dalla SACEM[1].

Abbandonò le scene nel 1893, ma ritornò sul palco per una serata al Le Chat noir un anno dopo[2]. Si ritirò definitivamente nel 1895, andando ad abitare nella Sarthe, dove morì nel 1913 all'età di 76 anni[2]; la sua carriera durò 40 anni e, al giorno d'oggi, Thérésa viene considerata una delle prime celebrità femminili ad avere riscosso un così grande successo[1]. La sua tomba si trova nel cimitero di Père-Lachaise[2].

  1. ^ a b c d e f g h i j k (FR) Thérésa, la première vedette de café-concert, su L'Histoire par l'image. URL consultato il 7 settembre 2011.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l (FR) THÉRÉSA (Emma Valladon : 1837-1913), su Cimetières de France et d'ailleurs. URL consultato l'8 settembre 2011.

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