Torre Balfredo
Torre Balfredo frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Comune | Ivrea |
Territorio | |
Coordinate | 45°26′57″N 7°54′57.63″E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Torre Balfredo è l'unica frazione di Ivrea nella città metropolitana di Torino. Si trova a circa 5 chilometri dal capoluogo, al confine con Albiano d'Ivrea.
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del centro abitato deriva da quello di una torre, di probabile origine romana, attestata in documenti risalenti al 1338.[1] Balfredo farebbe invece riferimento a balfredus o verfredus, i nomi latini di una macchina da guerra anticamente utilizzata durante gli assedi.[2] Un tempo anche denominata Torre di Bajro[3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nei pressi della frazione esistevano alcuni laghetti, che progressivamente si prosciugarono.[4] Nel XVIII secolo a Torre di Balfredo erano presenti due mulini di proprietà della principessa Irene di Francavilla (1670-1725);[5][6] il centro abitato appartenne poi al contado dei Perucca.[3] Attorno alla metà del XIX secolo Torre di Balfredo viene citata come comune autonomo,[7] mentre nel 1862 è invece attestata come frazione di Ivrea.[8]
La parrocchia autonoma, intitolata ai santi Filippo e Giacomo, venne istituita il 18 dicembre 1837, staccandosi dalla parrocchia eporediese dei Santi Lorenzo e Stefano[9]. La nuova parrocchia venne fondata grazie alle sovvenzioni spontanee della popolazione.[10]
Torre Balfredo fu sede di un importante setificio, con una manodopera di circa 500 operai e fondato nel 1855[11] e di proprietà dei fratelli Ceriana, banchieri di Torino.[12] Si trattava di uno dei primi setifici del Piemonte e i suoi dipendenti, principalmente donne, lavoravano con orari da 12 ore al giorno.[13] Secondo il censimento del 1871, Torre Balfredo aveva una popolazione di 628 abitanti [13], saliti a 731 nel 1911.
Edifici di interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, prima metà del XIX secolo.[9]
- Sfioratore e opere idrauliche connesse al Naviglio di Ivrea.[14]
- Ruderi della ex-centrale idroelettrica Cima, realizzata nel 1907.[15]
- A Torre Balfredo sono presenti una scuola per l'infanzia e una scuola primaria [16]. Quest'ultima venne costruita negli Anni Trenta del Novecento[17] e fu intitolata nel 2011 a Selina Lesca Roffino (1914-1996, nome di battaglia Cassandra), una partigiana del Canavese [18].
Escursionismo
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio è attraversato dalla via Francigena nel Canavese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sabina Fornaca, I castelli della provincia di Torino, Se.Di.Company, 2005, p. 211, ISBN 9788879061445. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ A.Bertolotti, Passeggiate nel Canavese di A. Bertolotti, vol. 3, F.L. Curbis, 1869, p. 439. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ a b Goffredo Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, vol. 26, G. Maspero, 1853, p. 29. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ L'Universo, vol. 9, Istituto geografico militare, 1928, p. 122. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Figlia del marchese di Pianezza, vedi Andrea Merlotti, PIANEZZA, Carlo Giovan Battista di Simiana marchese di, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 83, Istituto Treccani, 2015. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Benedetto Baudi di Vesme, Studi eporediesi, Chiantore-Mascarelli, 1900, p. 307. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ AA.VV., Tornata del 25 aprile 1857, in Atti del parlamento subalpino sessione del 1857, Botta, 1874, pp. 98. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ Statistica del Regno d'Italia - Popolazione. Censimento degli antichi stati Sardi (1 gennaio 1858) e censimenti di Lombardia di Parma e di Modena (1857-1858), vol. 2, Stamperia reale, 1862, p. 320. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ a b Goffredo Casalis, Dizionario Geografico Storico-Statistico-Commerciale Degli Stati Di S. M. Il Re Do Sardegna, vol. 8, G. Maspero, 1841, p. 605. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ Sulla proposta per l'incameramento dei beni ecclesiastici e per l'abolizione dei conventi - relazione e voti nei consigli provinciali e divisionale d'Aosta, e d'Ivrea, Tipografia Violetta, 1850, p. 31. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ Candido Germano e Giuseppe Tempia, Il Canavese dal 1820 al 1870 - Monografia documentata del rivolgimento politico, amministrativo, economico ed intellettuale durante gli anni del risorgimento italiano, Tipografia F.L. Curbis, 1884, p. 47. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ AA.VV., Setificio, in Esposizione italiana tenuta in Firenze nel 1861, vol. 3, 1865, p. 49. URL consultato il 31 maggio 2023.
- ^ a b Luigi Bertelli, Sguardo statistico, commerciale, industriale, amministrativo ed ecclesiastico al circondario d'Ivrea, Garda, 1873, p. 82. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ AA.VV., Bollettino ufficiale della Direzione generale del demanio e delle tasse, Stamperia Reale, 1909, p. 1765. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ Paola Principe, Ivrea, una nuova centrale da 25 milioni a Torre Balfredo, in La Sentinella del Canavese, 15 marzo 2014. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ Elenco delle scuole pubbliche nel comune di Ivrea, su comune.ivrea.to.it, Città di Ivrea. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ Lavori per la riqualificazione energetica della scuola primaria “Selina Lesca” di Torre Balfredo - Relazione generale (PDF), su comune.ivrea.to.it, Città di Ivrea - Ufficio Tecnico Comunale, 2020. URL consultato il 1º giugno 2023.
- ^ La scuola primaria di Torre Balfredo intitolata a Selina, in La Sentinella del Canavese, 27 maggio 2011. URL consultato il 1º giugno 2023.