Tonina Torrielli

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Tonina Torrielli
Cartolina con dedica inviata da Tonina Torrielli alla Novi, azienda dolciaria per la quale lavorava prima della carriera musicale
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica leggera
Periodo di attività musicale1955 – 1965
EtichettaCetra, Fonit Cetra
Album pubblicati4
Studio4
Festival di Sanremo 1956 Categoria Campioni

Tonina Torrielli (Serravalle Scrivia, 22 marzo 1934) è una cantante italiana, in voga negli anni cinquanta.

Conobbe la notorietà partecipando al Festival di Sanremo 1956, piazzandosi al secondo posto con Amami se vuoi e partecipando con lo stesso brano all'Eurofestival.

Dalla voce calda e morbida, è rimasta attiva in campo musicale fino al 1965, partecipando ad altre sette edizioni del Festival di Sanremo, venendo talvolta considerata "rivale" di Nilla Pizzi.

Fu soprannominata "la Caramellaia di Novi Ligure".[1]

Operaia nella fabbrica dolciaria Novi di Novi Ligure, si iscrive al Concorso Voci Nuove nel 1955, vincendolo. Questo le dà diritto ad accedere nell'anno successivo al Festival di Sanremo. Nonostante la vittoria vada a Franca Raimondi con Aprite le finestre, la Torrielli, con Amami se vuoi ottiene il secondo posto e viene considerata la rivelazione dell'anno. In quel Sanremo partecipa con altri due brani, Il cantico del cielo e Il bosco innamorato. Assegnata dalla Cetra all'orchestra di Cinico Angelini, viene subito montata dalla stampa una sua presunta rivalità con Nilla Pizzi, al tempo definita la regina della canzone italiana, della quale viene da alcuni considerata l'erede.[2]

Nello stesso anno, insieme alla vincitrice del festival Franca Raimondi, la Torrielli rappresenta l’Italia al primo Eurovision Song Contest, svoltasi a Lugano in Svizzera. Ha inoltre modo di prendere parte al Festival di Napoli con Adduormete e 'E rrose d'o core, e al Festival di Assisi con i brani Anima smarrita e Il re pastore, eseguita con il Duo Fasano.

Nel 1957 la cantante alessandrina ritorna a Sanremo, arrivando terza con la canzone Scusami, cantata in coppia con Gino Latilla, e settima con la canzone Intorno a te (è sempre primavera), eseguita in coppia con Tina Allori. Nella quarta serata, dedicata agli autori indipendenti, le capita di prendere un'evidente stonatura, in seguito alla quale abbandona il palco, venendo subito riportata in scena dal conduttore Nunzio Filogamo per terminare il brano Il nostro sì, replicata da Gino Baldi.[3] Un normale incidente di percorso nella carriera di ogni cantante, ma anche in questo caso la stampa non si rivela tenera nei suoi confronti: c'è chi parla di eccessiva tensione emotiva, chi di scarsa preparazione. Nello stesso anno partecipa al 1° festival di Zurigo con i brani La strada più bella del mondo e Sotto la cenere.

Nel 1958, anno del ritorno sulle scene di Sanremo della rivale Nilla Pizzi, la Torrielli viene proprio abbinata a lei con il brano L'edera. Il confronto non le nuocerà: l'arrangiamento più moderno e la sua interpretazione meno melodrammatica contribuiscono senz'altro alla conquista del secondo posto, dietro all'inaspettata vittoria di Nel blu dipinto di blu. Tuttavia sarà Nilla a riscuotere maggiori consensi sia con le vendite sia con le tournée all'estero, fino alla vittoria nella successiva Canzonissima. Sempre nel 1958, al festival di Sanremo, accede alla finale con il brano Mille volte, abbinata a Cristina Jorio, mentre viene eliminata la canzone Nozze d'oro, eseguita con il duo Fasano. Nel settembre dello stesso anno partecipa alla seconda edizione del festival di Zurigo con il brano Non ero così.

L'anno successivo, ancora una volta viene sopraffatta dal successo e dal carisma della cantante a lei abbinata: si tratta di Jula de Palma, che con Tua si aggiudica tutte le pagine dei giornali e mette in secondo piano la collega, provocando addirittura un piccolo scandalo in televisione per la sua interpretazione, che fu giudicata da alcuni eccessivamente sensuale. Tra l'altro la canzone verrà anche proposta da una giovanissima Mina in una versione originalissima da "urlatrice". In quella edizione del festival, oltre alla canzone Tua, che si classifica al quarto posto, la Torrielli presenta anche Adorami e Il nostro refrain, abbinata a Nilla Pizzi, due brani di impronta melodica che non accedono alla finale. Nello stesso anno partecipa al film musicarello Destinazione Sanremo, diretto da Domenico Paolella. Sempre nel 1959 partecipa al terzo festival di Zurigo con due canzoni melodiche che si rivelarono due buoni successi: L'amore è il più grande ideale e Il giramondo.

Nel 1960 sposa Mario Maschio, allora batterista dell'Orchestra del maestro Cinico Angelini.[4] Nello stesso anno partecipa alla seconda edizione del festival del Musichiere, svoltosi all'Arena di Verona, con la canzone Vicino a te.

Nel 1961 è ancora al festival di Zurigo con le canzoni Gin gin gin, abbinata a Giorgio Consolini, e Burattino, abbinata a Edda Montanari.

Il 6 gennaio 1962 è tra i finalisti di Canzonissima con la canzone La nostra estate. Vince Tony Dallara con Bambina bambina, ma la Torrielli riesce comunque a distinguersi con un'interpretazione molto personale.

Le presenze a Sanremo proseguono e la vedono sempre finalista con Colpevole (quarto posto nel 1960), sempre in coppia con Nilla Pizzi, Febbre di musica (1961 con Arturo Testa), Aspettandoti (1962, con Aura D'Angelo), e Perdonarsi in due (1963, con Eugenia Foligatti). Nel 1962 la cantante aveva partecipato anche alla prima edizione del Cantagiro con la canzone Chitarra e pistola.

Un po' per il declino del genere melodico tradizionale, ma soprattutto per il desiderio di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia, ha abbandonato il palcoscenico nel 1965, a soli trentun anni di età. A Torino, città in cui aveva scelto di eleggere la propria residenza, la cantante sarà titolare per molti anni, insieme a suo marito, di un negozio di dischi e di strumenti musicali situato in piazza Castello 43, che chiude nel 2003, dopo più di quarant'anni di attività.[4]

Tornerà sotto i riflettori per brevi apparizioni televisive nel corso di programmi di revival negli anni novanta.

Apparirà nelle vesti di identità da svelare nella trasmissione televisiva Soliti ignoti - Identità nascoste, condotta da Fabrizio Frizzi su Rai 1 il 7 febbraio 2008.

Nello stesso anno è ritornata a cantare, ospite in una puntata del programma televisivo I migliori anni, condotto da Carlo Conti.

Il 13 marzo 2011 compare in collegamento televisivo da Torino, nel programma "Mattina in famiglia" per rendere omaggio alla collega scomparsa Nilla Pizzi. Nel maggio 2017 è apparsa nuovamente in televisione per incoraggiare Francesco Gabbani, rappresentante per l'Italia all'Eurovision Song Contest, in qualità di prima artista italiana ad aver partecipato alla manifestazione.[5]

Discografia parziale

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EP pubblicati all'estero

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  1. ^ Borgna, p. 46.
  2. ^ Borgna, p. 53.
  3. ^ Borgna, p. 50.
  4. ^ a b Paola Italiano, "Io che vinsi il primo talent ai ragazzi dico: difendete il vostro diritto di scelta", in La Stampa, 3 febbraio 2016. URL consultato il 14 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2017).
  5. ^ Maria Ravanelli, Vincitore Eurovision Song Contest 2017, in ilSussidiario.net, 14 maggio 2017. URL consultato il 14 maggio 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN80018491 · ISNI (EN0000 0000 5571 6808 · SBN DDSV000052 · Europeana agent/base/105470 · GND (DE135188083 · BNE (ESXX4761830 (data)