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Wilhelm von Ketteler

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Wilhelm von Ketteler (1934)

Barone Wilhelm-Emanuel Wilderich Maria Hubertus Vitus Aloysus von Ketteler (Schloss Eringerfeld, 15 giugno 1906Vienna, marzo 1938) è stato un diplomatico tedesco del XX secolo.

Apparteneva ad un'antica famiglia della nobiltà tedesca della Vestfalia, imparentata però con i Kletter, che erano stati per lungo tempo duchi di Curlandia e Semigallia; imparentato con Wilhelm era il vescovo e teologo Wilhelm Emmanuel von Ketteler e suo zio era il diplomatico Klemens von Ketteler.

Wilhelm era cugino di secondo grado del vescovo Clemens August von Galen e del barone Philip von Boeselager, e crebbe con questi suoi cugini (dei quali von Galen era abbastanza più anziano) in un clima culturalmente molto sviluppato e aperto alle idee liberali.

Ketteler studiò diritto internazionale all'Università di Monaco di Baviera, laureandosi, e dopo aver esercitato per qualche tempo la professione di avvocato e poi di giudice, si mise in politica, fondando appunto un circolo di giovani intellettuali di aspirazioni monarchiche e conservatrici nell'insieme, e dopo essere stato candidato per il Zentrum alle elezioni al Reichstag ed essere eletto, divenne amico del cancelliere Franz von Papen e poco dopo suo segretario del partito e compagno di un gruppo di politici e intellettuali di centro e monarchici, tra i quali Herbert von Bose, Edgar Jung, Walter Hummelsheim, Fritz-Gunther von Tschirschky e Hans von Kageneck. Von Ketteler, con questi suoi compagni si trovò a sostenere i conservatori e si mise in contatto con i generali Schleischer e von Bredow, che cercavano di finanziare il ritorno della monarchia, ma a causa dell'influsso del Partito Conservatore diretto dal poi membro della resistenza Elard von Oldenburg-Januschau, si convinse che per restaurare la monarchia in Germania occorreva appoggiare Hindenburg e poi persino Hitler.

Nominato addetto a Vienna, non subì le conseguenze della notte dei lunghi coltelli, che invece travolse von Bose e Jung e costrinse all'esilio von Tschirschky, ma si dimostrò particolarmente freddo nei confronti dei nazisti e ostacolò più volte le operazioni della Gestapo e delle SS in Austria e venne riconosciuto addirittura complice di un mancato attentato ad Hitler a Vienna. Arrestato per volere di Kaltenbrunner soprattutto per aver divulgato la perdita di 20.000 Reichsmarck da parte della Reichsbank, passò alcuni mesi in carcere, per poi essere liberato e costretto agli arresti domiciliari; nel marzo 1938, fu prelevato da alcuni agenti della Gestapo e portato nel bosco di Vienna, dove venne assassinato simulando un incidente; venne inumato con tutti gli onori nell'Invaliden Friedhorf di Berlino, e solo nel 1945 un membro della cospirazione del 20 luglio ai danni di Hitler, von Schlabrendorff, raccolse le prove per dimostrare l'omicidio di von Ketteler.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Childerico, barone di Ketteler Massimiliano, barone di Ketteler  
 
Clementina di Wenge  
Federico Clemente, barone di Ketteler  
Paulina di Stolberg-Stolberg Federico Leopoldo, conte di Stolberg-Stolberg  
 
Sofia di Redern  
Clemente, barone di Ketteler  
Guglielmo di Decken  
 
 
Maria Cunegonda di Decken  
Augusta di Asbeck  
 
 
Guglielmo, barone di Ketteler  
Federico, barone di Fürstenberg Federico Leopoldo, barone di Fürstenberg  
 
Ferdinandina di Weichs-Wenne  
Leopoldo, barone di Fürstenberg  
Sofia di Hoensbroech Clemente, marchese di Hoensbroech  
 
Alessandrina di Loë  
Elisabetta di Fürstenberg  
Massimiliano, barone di Loë Edmondo, barone di Loë  
 
Maria Alessandrina di Merveldt  
Uberta Maria di Loë  
Maria di Schönborn-Wiesentheid Francesco Erwein, conte di Schönborn-Wiesentheid  
 
Ferdinandina di Westphalen  
 

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