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Right Livelihood Award

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Right Livelihood Award
LuogoSvezia
Anni1980 - oggi
Fondato daJakob von Uexkull
Genere"Soluzioni pratiche ed esemplari alle sfide più urgenti di fronte al mondo di oggi"
OrganizzazioneRight Livelihood Award Foundation
Sito ufficialerightlivelihood.org

Il Right Livelihood Award ("Premio al corretto sostentamento") è un premio annuale creato nel 1980 da Jakob von Uexkull, scrittore, filantropo ed ex membro del Parlamento europeo, cittadino svedese e tedesco.

Lo scopo del premio è di affiancare al tradizionale Premio Nobel un riconoscimento agli sforzi compiuti da persone e gruppi, in particolare del Sud del mondo, per una società migliore e un'economia più giusta.

Il premio viene assegnato ogni anno di fronte al parlamento svedese alla vigilia dell'assegnazione del Nobel per la pace, per onorare coloro che lavorano a soluzioni pratiche ed esemplari ai problemi più urgenti con cui il mondo di oggi si confronta. Il premio viene assegnato a persone e gruppi che lavorano in campi come la protezione ambientale, la pace, i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la salute, l'educazione.

Nelle parole di von Uexkull, il premio ha lo scopo di aiutare il nord a trovare una saggezza che corrisponda alla scienza che possiede, e il Sud a trovare una scienza che corrisponda all'antica saggezza che ha.

Alcune scelte sull'assegnazione del premio sono state contestate. In particolare quella a Vandana Shiva[1] e Percy Schmeiser[2].

Di seguito viene riportata la lista delle persone e dei gruppi premiati da 1980 al 2015. Il segno † indica i premiati nel frattempo scomparsi.

  • Hassan Fat'hy † (Egitto), "...per aver sviluppato una "architettura per i poveri"."
  • Plenty International/Stephen Gaskin (USA, Guatemala, Lesotho), "...per aver fornito efficace sollievo ai bisognosi del Sud e del Nord.
  • Mike Cooley (Regno Unito), "...per aver progettato e promosso la teoria e la pratica della produzione centrata sull'essere umano e socialmente utile."
  • Bill Mollison (Australia), "...per l'ideazione della Permaculture - sistemi di crescita organica a immissione integrata di bassa energia e ad alta resa."
  • Patrick van Rensburg/Education with Production (Botswana, Sudafrica), "...per aver sviluppato modelli educativi replicabili per la maggioranza del Terzo Mondo."
  • Eric Dammann/Future in Our Hands (Norvegia), "...per aver cercato di ridurre i consumi e minimizzare l'impatto ambientale e per aver aiutato i poveri." (Premio onorario)
  • Anwar Fazal /Consumer Interpol (Malaysia), "...per aver combattuto per i diritti dei consumatori ed averli aiutati a fare lo stesso."
  • Petra Kelly † (Germania Ovest), "...per aver inventato e implementato una nuova visione che unisce preoccupazioni ecologiche e disarmo, giustizia sociale e diritti umani."
  • Participatory Institute for Development Alternatives (PIDA) (Sri Lanka), "...per aver promosso uno sviluppo di base indipendente."
  • Sir George Trevelyan †/Wrekin Trust (Regno Unito), "...per aver 'educato lo spirito adulto'."
  • Leopold Kohr † (Austria), "...per la sua iniziale ispirazione del movimento per una dimensione umana." (Premio onorario)
  • Il popolo di Belau (Belau, Oceano Pacifico), "...per la loro lotta per la difesa del bando costituzionale della nazione sulle armi e le scorie nucleari."
  • Amory e Hunter Lovins/Rocky Mountain Institute (USA), "...per il lavoro pionieristico nella ricerca di percorsi di "energia morbida" per la sicurezza globale."
  • Manfred Max-Neef/CEPAUR (Cile), "...per aver rivitalizzato le comunità di piccole e medie dimensioni attraverso l'"economia dei piedi nudi"."
  • Imane Khalifeh † (Libano), "...per aver fondato e guidato un movimento pacifista non-settario a Beirut." (Premio onorario)
  • SEWA - Associazione delle Donne Auto-impiegate/Ela Bhatt (India), "...per aver aiutato i produttori domestici ad essere indipendenti e a migliorare la qualità della vita."
  • Winefreda Geonzon †/FREE LAVA - Associazione del Volontari per l'Assistenza Legale (Filippine), "...per aver dato assistenza ai prigionieri e aver aiutato la loro riabilitazione."
  • Wangari Maathai/Green Belt Movement (Kenya), "...per aver aiutato le comunità a ripristinare la copertura della loro foresta."
  • Theo van Boven (Paesi Bassi), "...per essere un campione inflessibile dei diritti umani." (Premio onorario)
  • Cary Fowler (USA)/Pat Mooney (Canada)/Rural Advancement Fund International, "...per aver lavorato a salvare il patrimonio genetico mondiale dei vegetali."
  • Lokayan/Rajni Kothari (India), "...per aver creato dialogo tra le persone, attraverso una rete di iniziative locali."
  • Duna Kör (Ungheria), "...fondato da Janos Vargha, un movimento ambientalista per preservare il Danubio."
  • Robert Jungk † (Austria), "...lavoratore instancabile e visionario per la pace e l'ecologia." (Premio onorario)
  • Rosalie Bertell (Canada)/Alice Stewart † (Regno Unito), "...pioniere della ricerca sui pericoli delle radiazioni di basso livello."
  • Gruppo di Sviluppo Ecologico del Ladakh (India), "...fondato da Helena Norberg-Hodge, per congegnare tecnologie appropriate e cercare di conservare la cultura tradizionale del Ladakh."
  • Evaristo Nugkuag/AIDESEP (Perù), "...per aver difeso i diritti degli Indios dell'Amazzonia."
  • Johan Galtung (Norvegia), "..padre fondatore delle ricerche sulla pace." (Premio onorario)
  • Movimento Chipko (India), "..per aver mostrato come le foreste dell'Himalaya e del mondo possono essere salvate."
  • Hans-Peter Dürr/Global Challenges Network (Germania Ovest), "...per il suo lavoro sugli usi pacifici dell'alta tecnologia."
  • Institute for Food and Development Policy/Frances Moore-Lappé (USA), "...per aver individuato le cause economiche e politiche della fame nel mondo."
  • Mordechai Vanunu (Israele), "...per il suo autosacrificio nello svelare il programma di armamento nucleare israeliano."
  • La Cooperativa dei Consumatori di Seikatsu (Giappone), "...per aver creato un'economia alternativa basata sulla cooperazione, il contatto umano e la sostenibilità ecologica." (Premio onorario)
  • Melaku Worede (Etiopia), "...per aver costruito uno dei migliori centri di conservazione dei semi nel mondo."
  • Aklilu Lemma †/Legesse Wolde-Yohannes (Etiopia), "...per le loro ricerche sulle proprietà molluschicide e le altre proprietà della pianta endod."
  • Survival International (Regno Unito), "...per aver aiutato i popoli indigeni a difendere i loro diritti, i mezzi di sussistenza e l'auto-determinazione."
  • Alice Tepper Marlin/Council on Economic Priorities (CEP) (USA), "...per aver mobilizzato il potere dei consumatori in favore di priorità economiche giuste e sostenibili." (Premio onorario)
  • Bernard Lédéa Ouedraogo (Burkina Faso), "...per aver rafforzato i movimenti di auto-aiuto dei contadini in tutta l'Africa Occidentale."
  • Felicia Langer (Israele), "...avvocato dei diritti umani, che per più di 20 anni ha difeso i Palestinesi nei tribunali militari israeliani."
  • ATCC - Asociación de Trabajadores Campesinos del Carare (Colombia), "...per la loro ricerca nonviolenta della pace e della giustizia, anche quando minacciati da violenza insensata."
  • Edward Goldsmith (Regno Unito), "...per il suo lavoro pionieristico per l'innalzamento della coscienza ecologica." (Premio onorario)
  • Narmada Bachao Andolan (Movimento per Salvare Narmada) (India), "...guidato da Medha Patkar e Baba Amte, per la loro lotta contro il più grande progetto di diga fluviale del mondo."
  • Bengt Danielsson † e Marie-Thérèse Danielsson † (Polinesia), Senatore Jeton Anjain †, e la popolazione di Rongelap (Isole Marshall), "...per i loro sforzi nel cercare di fermare il colonialismo nucleare francese e statunitense nel Pacifico e ottenere giustizia per le vittime."
  • MST - Movimento dos Trabalhadores Rurais sem Terra e CPT - Commissao Pastoral da Terra (Brasile), "...per il loro coraggioso impegno nell'ottenere terreni per i senzaterra e aiutarli a coltivarli in maniera sostenibile."
  • Movimento d'azione dei Villaggi Finlandesi (Kylätoiminta) (Finlandia), "...per aver mostrato un percorso dinamico verso la rigenerazione rurale, la decentralizzazione e l'arricchimento popolare." (Premio onorario)
  • Gonoshasthaya Kendra/Zafrullah Chowdhury (Bangladesh), "...per la promozione della salute e dello sviluppo umano e i contributi fondamentali alle politiche nazionali sulle droghe."
  • Helen Mack (Guatemala), "...per la sua campagna contro l'impunità degli assassinii politici."
  • John Gofman (USA) e Alla Yaroshinskaya (Ucraina), "...per il loro lavoro volto a svelare i veri effetti del disastro di Chernobyl e i pericoli delle radiazioni di basso livello."
  • Astrid Lindgren † (Svezia), "...per la sua iniziativa unica dedicata ai diritti dei bambini e al loro rispetto." (Premio onorario)
  • SERVOL (Service Volunteered for All) (Trinidad e Tobago), "...per la promozione dei valori spirituali, della cooperazione e della responsabilità della famiglia nella costruzione della società."
  • Dott. H. Sudarshan/VGKK (Vivekananda Girijana Kalyana Kendra) (India), "...per aver mostrato come la cultura tribale può aiutare a proteggere i diritti ed i bisogni delle popolazioni idigene."
  • Ken Saro-Wiwa †/Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni (Ogoniland, Nigeria), "...per l'esemplare coraggio nella lotta nonviolenta per i diritti del popolo Ogoni."
  • Herman Daly (USA), "...per la sua profonda sfida all'economia convenzionale da una prospettiva ecologica ed etica." (Premio onorario)
  • Il Comitato delle madri dei soldati della Russia, "...per il loro lavoro per il miglioramento delle condizioni nelle forze armate russe e i coraggiosi sforzi per porre fine alla guerra in Cecenia."
  • Kerala Sastra Sahithya Parishat (Movimento Popolare per la Scienza di Kerala) (India), "...per il loro ruolo cruciale nel costruire il modello unico di Kerala di sviluppo incentrato sulla popolazione."
  • George Vithoulkas (Grecia), "...per il suo impressionante contributo al revival dell'omeopatia classica."
  • Joseph Ki-Zerbo (Burkina Faso), "...per aver delineato la storia dell'Africa Nera e aver identificato i processi tramite i quali gli africani possono costruire un futuro migliore."
  • Jinzaburo Takagi † (Giappone) e Mycle Schneider (Francia), "...per la loro lotta per liberare l'umanità della minaccia rappresentata dal plutonio."
  • Michael Succow (Germania), "...per il suo lavoro per la salvaguardia di ecosistemi importanti per le generazioni future."
  • Cindy Duehring † (USA), "...per il suo straordinario coraggio e determinazione nella lotta contro le sostanze chimiche tossiche."
  • International Baby Food Action Network (IBFAN), "...per la sua campagna in favore del diritto delle madri di allattare al seno i propri figli."
  • Samuel Epstein (USA), "...per la sua erudizione coniugata all'attivismo per la prevenzione delle forme di cancro evitabili, causate dall'inquinamento ambientale."
  • Juan Pablo Orrego (Cile), "...per aver sfidato il monopolio idroelettrico e i costruttori di dighe a ottenere uno sviluppo sostenibile."
  • Katarina Kruhonja/Vesna Terselic (Croazia), "...per la loro dedizione ad un processo a lungo termine di costruzione della pace e di riconciliazione nei Balcani."
  • Hermann Scheer (Germania), "...per il suo infaticabile lavoro per la promozione dell'energia solare in tutto il mondo." (Premio onorario)
  • Juan Garcés (Spagna), "...per il suo duraturo impegno nel porre fine all'impunità dei dittatori."
  • COAMA (Consolidamento della regione amazzonica) (Colombia), "...per aver mostrato come le popolazioni indigene possono migliorare il loro sostentamento, sostenere la loro cultura e conservare le loro foreste pluviali."
  • Grupo de Agricultura Organica (GAO) (Cuba), "...per aver mostrato che l'agricoltura organica è una chiave sia per la sostenibilità ambientale che per la sicurezza del cibo."
  • Tewolde Berhan Gebre Egziabher, (Etiopia), "...per il suo esemplare lavoro per la salvaguardia della biodiversità e i diritti tradizionali dei contadini e delle comunità sulle loro risorse genetiche."
  • Munir Said Thalib † (Indonesia), "...per il suo coraggio e dedizione nel combattere per i diritti umani e il controllo civile dell'esercito in Indonesia."
  • Birsel Lemke, (Turchia), "...per la sua lunga lotta per proteggere il suo paese dalle devastazioni provocate dall'estrazione di oro con il cianuro.."
  • Wes Jackson, (USA), "...per il suo esclusivo impegno a favore dello sviluppo di un'agricoltura basata su piante perenni che sia insieme altamente produttiva ed autenticamente sostenibile dal punto di vista ecologico."
  • José Antonio Abreu (Venezuela) "...per aver portato la gioia e i benefici della musica a innumerevoli bambini e comunità, in particolare tra i poveri, e per il suo conseguimento di un rinascimento musicale e culturale unico."
  • Gush Shalom/Uri Avnery e Rachel Avnery (Israele) "...per la loro incrollabile convinzione - nelle circostanze più difficili - che la pace e la fine del terrorisno possono essere ottenute solo attraverso giustizia e riconciliazione."
  • Leonardo Boff (Brasile) "...per la sua ispirante comprensione dei collegamenti tra spiritualità umana, giustizia sociale e tutela ambientale, e il suo lungo impegno nell'aiutare i poveri a realizzare questi valori nelle loro vite e nelle loro comunità."
  • Trident Ploughshares (Regno Unito) "...onorata come modello di azione diretta, basata sui principi, trasparente e non-violenta, dedicata a liberare il mondo dalle armi nucleari."
  • Martin Green (Australia) "...per la sua dedizione e il suo impressionante successo nel rispondere alle sfide tecnologiche chiave e agli imperativi morali della nostra era: aver imbrigliato l'energia solare." (Premio onorario)
  • Centre Jeunes Kamenge (CJK) (Burundi) "...per il loro esemplare e indomabile coraggio e compassione, che hanno rivelato che, anche dopo nove anni di guerra civile assassina, i giovani di differenti gruppi etnici possono imparare a vivere e costruire un futuro assieme in pace e armonia."
  • La Fondazione Kvinna Till Kvinna (Svezia) "...per il suo notevole successo nel guarire le ferite dell'odio etnico e della guerra, aiutando le donne, spesso le prime vittime, ad essere importanti fattori di riconciliazione e 'costruzione della pace'."
  • Martín Almada (Paraguay) "...per il suo notevole coraggio e gli sforzi persistenti nell'esporre e portare a giudizio i torturatori e per aver messo la sua nazione sulla strada verso la democrazia, il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo sostenibile."
  • David Lange † (Nuova Zelanda) "...per il suo lavoro costante nel corso di molti anni, per un mondo libero da armi nucleari." (Premio onorario)
  • Walden Bello e Nicanor Perlas (Filippine) "...per l'eccezionale sforzo da essi compiuto per educare la società civile sugli effetti della globalizzazione controllata dalle grandi imprese, e per come possono essere realizzate alternative ad essa."
  • La Coalizione dei Cittadini per la Giustizia Economica (Corea del Sud) "...per il rigore con cui ha sviluppato e disseminato il suo ampio programma di riforme basato sulla giustizia sociale e sulla responsabilità, e la capacità di applicare questi stessi valori per promuovere la riconciliazione con la Corea del Nord."
  • SEKEM (Egitto) "...per un modello di impresa per il XXI secolo in cui il successo commerciale è integrato e promuove lo sviluppo sociale e culturale della società attraverso l'economia dell'amore."
  • Swami Agnivesh e Asghar Ali Engineer (India) "...per il forte impegno e la cooperazione da loro mostrata in molti anni per promuovere i valori della coesistenza, della tolleranza e della comprensione in India e tra i paesi dell'Asia meridionale." (Premio onorario)
  • Memorial (Russia) "...per aver mostrato, in condizioni molto difficili e con grande coraggio personale, che la storia dev'essere documentata e compresa, e che i diritti umani vanno rispettati ovunque, se si intendono raggiungere soluzioni durevoli alle eredità del passato."
  • Bianca Jagger (Nicaragua) "...per il suo impegno di lunga durata e l'appassionata campagna su un ampio ventaglio di temi riguardanti i diritti umani, la giustizia sociale e la protezione dell'ambiente, incluse l'abolizione della pena di morte, la prevenzione della violenza contro i bambini, i diritti dei popoli indigeni all'ambiente che li sostiene, e la prevenzione e la soluzione dei conflitti armati."
  • Raúl Montenegro (Argentina) "...per il suo straordinario lavoro ad ampio raggio con comunità locali e popoli indigeni per proteggere l'ambiente e conservare risorse naturali in America Latina e in altri Paesi."
  • Francisco Toledo (Messico) - "...per aver dedicato se stesso e la sua arte alla protezione, allo sviluppo e al miglioramento del patrimonio artistico e culturale, all'ambiente naturale e alla vita comunitaria dell'Oaxaca."
  • Maude Barlow e Tony Clarke (Canada) - "...per il loro lavoro tenace ed esemplare per un commercio equo e il riconoscimento del diritto umano fondamentale all'acqua."
  • Irene Fernandez (Malaysia) - "...per il suo eccezionale e coraggioso lavoro per fermare la violenza contro le donne e gli abusi subiti dai migranti e dai lavoratori poveri."
  • L'organizzazione First People of the Kalahari, e il suo fondatore Roy Sesana (Botswana) - "...per la risoluta resistenza contro la deportazione dalle loro terre ancestrali, e per difendere il diritto al loro modo di vita tradizionale."
  • Daniel Ellsberg, (USA) - "per aver messo la pace e la verità in primo piano, a notevole rischio personale, e per aver dedicato la sua vita a ciò, ispirando altri a seguire il suo esempio"
  • Ruth Manorama, (India) - "per il suo impegno nel corso dei decenni per raggiungere la parità per le donne Dalit, la costruzione efficace ed impegnata di organizzazioni femminili e di lavoro per i loro diritti a livello nazionale ed internazionale"
  • Chico Whitaker, (Brasile) - "per il lavoro di una vita dedicato alla giustizia sociale, che ha rafforzato la democrazia in Brasile ed ha contribuito a far nascere il Forum sociale mondiale, dimostrando che un altro mondo è possibile"
  • Festival Internazionale di poesia di Medellin, (Colombia) - "per aver mostrato come la creatività, la bellezza, la libera espressione e la comunità possano fiorire e superare profondamente la radicata paura e la violenza"
  • Christopher Weeramantry (Sri Lanka) - "per una vita di lavoro pionieristico per rafforzare ed ampliare l'applicazione del diritto internazionale"
  • Dekha Ibrahim Abdi (Kenya) - "per aver mostrato in diverse situazioni etniche e culturali come sia possibile riconciliare le differenze religiose o di altro genere, anche dopo conflitti violenti, e lavorare assieme attraverso un processo di cooperazione che porta alla pace e allo sviluppo"
  • Percy Schmeiser e Louise Schmeiser (Canada) - "per il loro coraggio nella difesa della biodiversità e dei diritti dei contadini, e nello sfidare la perversione morale ed ambientale delle attuali interpretazioni delle leggi sui brevetti"
  • Grameen Shakti (Bangladesh) - "per aver portato luce ed energia sostenibili a migliaia di villaggi del Bangladesh, promuovendo la salute, l'educazione e la produttività"
  • Monika Hauser (Svizzera) - "per il suo instancabile impegno a lavorare con le donne che hanno sperimentato le violenze sessuali più orribili in alcuni dei paesi più pericolosi al mondo, e per aver condotto una campagna tesa a far riconoscere a queste ultime un riconoscimento sociale ed un risarcimento"
  • Asha Hagi (Somalia) - "poiché continua a condurre con grande rischio personale la partecipazione delle donne al processo di pace e di riconciliazione nel suo paese devastato dalla guerra"
  • Amy Goodman(Stati Uniti d'America) - "per lo sviluppo di un innovativo modello di giornalismo politico veramente indipendente che porta a milioni di persone le voci alternative che sono spesso escluse dai principali media"
  • Krishnammal e Jagannathan Sankaralingam / LAFTI (India) - "per due vite dedicate alla realizzazione pratica della visione gandhiana della giustizia sociale e dello sviluppo umano sostenibile, per le quali sono stati denominati anima dell'India"
  • Catherine Hamlin (Etiopia) - "per cinquant'anni dedicati alla cura delle pazienti con fistola ostetrica, ripristinando così la salute, la speranza e la dignità di migliaia tra le donne più povere dell'Africa"
  • Alyn Ware (Nuova Zelanda) - "per la sua difesa efficace, per le creative iniziative da più di vent'anni per l'educazione alla pace e per la lotta alle armi nucleari"
  • René Ngongo (Repubblica Democratica del Congo) - "per il suo coraggio nell'affrontare le forze che stanno distruggendo le foreste pluviali del Congo e per la creazione di un sostegno politico per la loro conservazione ed il loro sviluppo sostenibile"
  • David Suzuki (Canada) - "per la sua difesa della vita attraverso l'uso socialmente responsabile della scienza, e per il suo contributo alla sensibilizzazione sui pericoli del cambiamento climatico ed al sostegno pubblico per le politiche per farvi fronte"
  1. ^ Blog | Piazza Vittorio » Blog Archive » La versione (sbagliata) di Vandana
  2. ^ Blog | Scienza in cucina » Blog Archive » OGM: il ritorno di Schmeiser
  3. ^ a b c d Comunicato Stampa: Il Premio Right Livelihood 2016 Difende i Diritti Umani e i Valori Fondamentali di fronte alla Guerra e alla Repressione Archiviato il 23 settembre 2016 in Internet Archive. (22 settembre 2016)
  4. ^ Marthe Wandou, Camerun, su lifegate.it. URL consultato il 20 novembre 2024.
  5. ^ Global Campus of Human Rights, su gchumanrights.org. URL consultato il 20 novembre 2024.
  6. ^ Right Livelihood Laureates, su rightlivelihood.org. URL consultato il 20 novembre 2024.

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