Prix Italia

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Prix Italia
LuogoItalia (bandiera) Italia
Anni1948 – oggi
Frequenzaannuale
Fondato dai dirigenti Rai Salvino Sernesi, Giulio Razzi e Sergio Pugliese
Datesettembre/ottobre
GenereRadio, Televisione, Digital
OrganizzazioneRai
Sito ufficialewww.rai.it/prixitalia/

Il Prix Italia è il più antico e longevo concorso internazionale dedicato alle migliori produzioni radiofoniche, televisive e multimediali realizzate da broadcaster pubblici e privati. È organizzato con cadenza annuale dalla Rai a partire dal 1948 ed è insignito dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Il festival si svolge in una settimana tra settembre e ottobre in una città italiana scelta di anno in anno, in collaborazione con gli enti locali e territoriali. L'evento è un'occasione di incontro e di confronto a più voci tra culture, linguaggi e media differenti. Oltre al concorso, il Prix è animato da numerosi appuntamenti gratuiti aperti al pubblico italiano e internazionale quali eventi speciali, conferenze stampa, laboratori, anteprime Rai, rassegne cinematografiche e programmi radiofonici e televisivi in onda dalla città ospitante.

Attualmente la comunità internazionale del Prix Italia è composta da oltre 100 enti radiotelevisivi pubblici e privati, in rappresentanza di 57 Paesi dei cinque continenti, espandendosi ogni anno con nuovi ingressi.

I vincitori del Premio Italia alla Villa Comunale di Milano il 9 ottobre 1952. Da sinistra, il vincitore Marius Constant, il presidente della radio Cristiano Ridomi, il presidente della giuria internazionale René Dovaz, il ministro Giuseppe Spataro, il vincitore Giorgio Federico Ghedini, il direttore della Rai Salvino Sernesi; sullo sfondo si intravede Franco Antonicelli.

La fondazione avvenne a Capri nel 1948.[1] La prima edizione si tenne a Venezia nel 1949. Originariamente dedicato soltanto ai lavori radiofonici, dal 1957 è esteso anche alle opere televisive. Dal 1998 il concorso premia anche i progetti multimediali realizzati sulle piattaforme digitali. Nell'arco degli anni è stato ospitato in molte delle città d'arte italiane più note, e questo gli ha fatto assumere grande rilevanza internazionale divenendo presto una manifestazione fra le più importanti del suo genere in campo mondiale.

L'idea di un premio radiofonico internazionale era stata proposta nella primavera del 1948 durante una riunione fra il direttore generale della Rai, Salvino Sernesi, il direttore dei programmi Giulio Razzi e il dirigente del settore drammatica e rivista, il commediografo Sergio Pugliese. Il 13 settembre dello stesso anno fu la data indicata per riunire a Capri le delegazioni di quattordici enti radiofonici in rappresentanza di Austria, Stato del Vaticano, Egitto, Francia, Gran Bretagna, Italia, Principato di Monaco, Olanda, Polonia, Portogallo, Svezia, Svizzera, Cecoslovacchia e Trieste che allora era territorio libero. L'invito fu esteso anche agli Stati Uniti, all'UNESCO e ad alcuni enti culturali come il centro italiano di studi radiofonici, che parteciparono in veste di osservatori. In quella stessa occasione fu redatto un regolamento e ufficialmente istituito il premio di stampo internazionale. Una delle prerogative del Prix Italia, oggi abolita, fu costituita dal fatto che l'ammontare delle vincite era frutto del contributo che ogni emittente doveva versare ad ogni edizione presso il Segretariato Generale, organismo che fu istituito fin dagli albori. Si trattava di un meccanismo democratico che consentiva alle stesse emittenti di assumere la responsabilità del proprio operato.

Attualmente le categorie in concorso sono nove, a cui si aggiungono tre premi speciali:

  • Radio & Podcast Documentary
  • Radio & Podcast Drama
  • Radio & Podcast Music
  • TV Documentary
  • TV Drama
  • TV Performing Arts
  • Digital Factual
  • Digital Fiction
  • Digital Interactive
  • IFAD COPEAM Special Prize
  • Signis Special Prize
  • Special Prize in Honour of the President of the Italian Republic

Ciascuna categoria prevede una giuria composta, con un meccanismo di rotazione annuale, dai rappresentanti dei broadcaster che compongono la comunità internazionale del Prix. Per ogni categoria i giurati selezionano tre prodotti finalisti, presentati durante i giorni del festival. I vincitori vengono decretati dopo una discussione tra i membri delle giurie e, caratteristica peculiare del Prix Italia, dopo un confronto ravvicinato con gli autori e i registi dei programmi finalisti, anch'essi ospiti della manifestazione.

76ª (2024) Torino - Loud and Clear[2]
75ª (2023) Bari - Engage Me[3]
74ª (2022) Bari - Sustainable Me[4]
73ª (2021) Milano - Ripartire dalla cultura e dall'intrattenimento. Il ruolo dei media per un nuovo Rinascimento
72ª (2020) Roma - Servizio pubblico e newsroom virtuali: Ritorno al futuro?
71ª (2019) Roma - Identità culturale in un mercato globale
70ª (2018) Capri - Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale
69ª (2017) Milano - Back to Facts - La realtà contro le false notizie
68ª (2016) Lampedusa - Historytelling, Now
67ª (2015) Torino - Il potere delle storie e il laboratorio della creatività
66ª (2014) Torino - Il laboratorio dell'innovazione
65ª (2013) Torino - L'albero delle idee. 65 anni di cultura in radio, televisione e web
64ª (2012) Torino - Il futuro nella cultura della legalità
63ª (2011) Torino
62ª (2010) Torino
61ª (2009) Torino
60ª (2008) Cagliari
59ª (2007) Verona
58ª (2006) Venezia
57ª (2005) Milano
56ª (2004) Catania/Taormina
55ª (2003) Catania/Siracusa
54ª (2002) Palermo/Agrigento
53ª (2001) Bologna/Reggio Emilia
52ª (2000) Bologna/Rimini
51ª (1999) Firenze/Siena
50ª (1998) Assisi
49ª (1997) Ravenna
48ª (1996) Napoli
47ª (1995) Bologna
46ª (1994) Torino
45ª (1993) Roma
44ª (1992) Parma
43ª (1991) Urbino/Pesaro
42ª (1990) Palermo
41ª (1989) Perugia
40ª (1988) Capri
39ª (1987) Vicenza
38ª (1986) Lucca
37ª (1985) Cagliari
36ª (1984) Trieste
35ª (1983) Capri
34ª (1982) Venezia
33ª (1981) Siena
32ª (1980) Riva del Garda
31ª (1979) Lecce
30ª (1978) Milano
29ª (1977) Venezia
28ª (1976) Bologna
27ª (1975) Firenze
26ª (1974) Firenze
25ª (1973) Venezia
24ª (1972) Torino
23ª (1971) Venezia
22ª (1970) Firenze
21ª (1969) Mantova
20ª (1968) Roma
19ª (1967) Ravenna
18ª (1966) Palermo
17ª (1965) Firenze
16ª (1964) Genova
15ª (1963) Napoli
14ª (1962) Verona
13ª (1961) Pisa
12ª (1960) Trieste
11ª (1959) Sorrento
10ª (1958) Venezia
9ª (1957) Taormina
8ª (1956) Rimini
7ª (1955) Perugia
6ª (1954) Firenze
5ª (1953) Palermo
4ª (1952) Milano
3ª (1951) Napoli
2ª (1950) Torino
1ª (1949) Venezia
Fondazione (1948) Capri

Partecipazioni illustri

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Nel corso delle varie edizioni hanno presentato i loro lavori artisti fra i più noti in campo internazionale come Bertolt Brecht, Riccardo Bacchelli, Umberto Eco, Italo Calvino, Eduardo De Filippo, Françoise Sagan fra gli scrittori, Ermanno Olmi, Francesco Rosi, Krzysztof Zanussi, Sydney Pollack, Roberto Rossellini fra i registi, e Luciano Berio, Bruno Maderna, Flavio Emilio Scogna, Lorenzo Ferrero, Krzysztof Penderecki fra i compositori. Hanno vinto premi artisti come Ingmar Bergman, Harold Pinter, Daisy Lumini, Eugène Ionesco, Federico Fellini, Samuel Beckett, René Clair, Werner Herzog e molti altri.

  • Giovanni Antonucci, Prix Italia 1948-1998. La Radio e la Televisione del mondo, Rai Eri, 1998
  • Amelia Belloni Sonzogni, Cultura e qualità di rete. Storia del Prix Italia 1948 - 2008, UNI Service, 2008, ISBN 978-88-6178-214-3.

Collegamenti esterni

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