Pioneer 6, 7, 8 e 9
Pioneer 6,7,8 e 9 | |||||
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Immagine del veicolo | |||||
Dati della missione | |||||
Operatore | NASA | ||||
Esito | Missione compiuta | ||||
Vettore | Delta E | ||||
Lancio | |||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Potenza | 79 W | ||||
Massa | 146, 138, 146, 147 kg | ||||
Strumentazione |
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Parametri orbitali | |||||
Orbita | eliocentrica | ||||
Programma Pioneer | |||||
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Le Pioneer 6, 7, 8 e 9 erano delle sonde spaziali appartenenti al Programma Pioneer[1]. Insieme formavano una serie di satelliti orbitanti attorno al Sole, alimentati da batterie e celle solari, progettata per ottenere continue misurazioni alla base dei fenomeni interplanetari da punti largamente distanti nello spazio[1]. Erano anche conosciute come Pioneer A, B, C e D. La quinta (Pioneer E) è stata persa in un incidente durante il lancio.[1]
Le Pioneer 6-9 sono alcune delle meno costose di tutte le sonde della NASA, in termini di risultati scientifici per ogni dollaro speso. Al 1996 la Pioneer 6 era il più vecchio satellite operativo della NASA, dopo essere stato in orbita per più di 30 anni.[1]
Scopo
[modifica | modifica wikitesto]Le Pioneer 6, 7, 8 e 9 sono state create per ottenere le prime dettagliate misurazioni globali del vento solare, del campo magnetico solare e dei raggi cosmici. Sono state progettate per misurare su larga scala i fenomeni magnetici e le particelle e i campi nello spazio interplanetario[1]. I dati ottenuti sono stati poi utilizzati per comprendere meglio i processi stellari e la struttura e il flusso del vento solare. I veicoli hanno operato anche come la prima rete meteorologica solare basata nello spazio al mondo, ottenendo dati pratici sulle tempeste solari che incidono sulle comunicazioni e sulle energie terrestri.[1]
Gli esperimenti hanno studiato gli ioni positivi (cationi) e gli elettroni del vento solare, la densità elettronica interplanetaria (esperimento di propagazione radio), i raggi cosmici solari e galattici e il campo magnetico interplanetario.
Descrizione dei veicoli
[modifica | modifica wikitesto]Ogni sonda era identica alle altre, con una massa in orbita di 146 kg (a secco). Erano dei cilindri con diametro di 0,94 m e alti 0,81 m, con un magnetometro montato su un braccio lungo 1.8 m e pannelli solari montati attorno al corpo[1].
L'antenna principale era un'antenna direzionale ad alto guadagno. La sonda era stabilizzata ad una rotazione di 1 Hz ca., e l'asse era perpendicolare al piano dell'eclittica e puntata verso il polo eclittico sud.
Strumenti trasportati:
Strumento | Pioneer 6 | Pioneer 7 | Pioneer 8 | Pioneer 9 |
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Solar Wind Plasma Faraday Cup | ✓ | ✓ | ||
Cosmic-Ray Telescope | ✓ | ✓ | ||
Electrostatic Analyzer | ✓ | ✓ | ✓ | |
Superior Conjunction Faraday Rotation | ✓ | ✓ | ||
Spectral Broadening | ✓ | |||
Relativity Investigation | ✓ | |||
Uniaxial Fluxgate Magnetometer | ✓ | |||
Cosmic-Ray Anisotropy | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ |
Celestial Mechanics | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ |
Two-Frequency Beacon Receiver | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ |
Single-Axis Magnetometer | ✓ | ✓ | ||
Cosmic Dust Detector | ✓ | ✓ | ||
Cosmic Ray Gradient Detector | ✓ | ✓ | ||
Plasma Wave Detector | ✓ | |||
Triaxial Magnetometer | ✓ | |||
Solar Plasma Detector | ✓ | |||
Electric Field Detector | ✓ |
Comunicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Dal controllo a terra, potevano essere selezionate una delle cinque velocità di trasmissione, uno dei quattro formati di dati e una delle quattro modalità operative[2]. Le cinque velocità di trasmissione erano 512, 256, 64, 16 e 8 bit/s[2]. Tre dei quattro formati di dati contenevano principalmente dati scientifici e consistevano in 32 parole a 7 bit per file[2]. Il primo era da usare con le due velocità di trasmissione più elevate, mentre il secondo con le tre velocità di trasmissione più basse[2]. Il terzo conteneva dati ottenuti solo dall'esperimento di propagazione radio e il quarto formato principalmente dati d'ingegneria.[2]
Le quattro modalità operative erano: in tempo reale, deposito telemetria, deposito cicli forzati e in lettura della memoria[2]. Nella modalità in tempo reale, i dati venivano campionati e trasmessi direttamente (senza archiviazione) come specificato dal formato file e dalla velocità di trasmissione selezionata[2]. Nella modalità di deposito telemetria i dati venivano archiviati e trasmessi simultaneamente nel formato e nella velocità di trasmissione selezionate[2]. Nella modalità deposito cicli forzati una singola struttura di dati scientifici veniva raccolta ed archiviata ad una velocità di 512 bit/s[2]. L'intervallo di tempo che intercorreva tra il raccoglimento e l'archiviazione delle successive strutture poteva essere variato dal controllo a Terra da 2 a 17 minuti per provvedere ad una parziale copertura dati in periodi fino a 19 ore, limitati dalla capacità di archiviazione[2]. Nella modalità di lettura della memoria i dati venivano letti ad una qualsiasi velocità di trasmissione, a seconda della distanza del satellite dalla Terra[2].
Timeline e stato attuale
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pioneer 6, 7, 8 e 9
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina NASA del Progetto Pioneer, su nasa.gov. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2011).
- Profilo del Pioneer 6 da NASA Solar System Exploration
- Profilo del Pioneer 7 da NASA Solar System Exploration
- Profilo del Pioneer 8 da NASA Solar System Exploration
- Profilo del Pioneer 9 da NASA Solar System Exploration