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Pierino contro tutti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pierino contro tutti
Michela Miti (la supplente Rizzi) e Alvaro Vitali (Pierino) in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1981
Durata88 min
Rapporto1,85:1
Generecomico
RegiaMarino Girolami
SoggettoGianfranco Clerici, Vincenzo Mannino
SceneggiaturaMarino Girolami, Gianfranco Clerici, Vincenzo Mannino
ProduttoreCecilia Bigazzi
Casa di produzioneFilmes International, Dania Film, Medusa Distribuzione
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaFederico Zanni
MontaggioAlberto Moriani
MusicheBerto Pisano
ScenografiaVincenzo Morozzi
CostumiSilvana Scandariato
TruccoRaoul Ranieri
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Pierino contro tutti è un film del 1981 diretto da Marino Girolami.

Per Alvaro Vitali, nei panni di Pierino, è il debutto nel ruolo di protagonista.

È il primo film della fortunata serie di Pierino, serie basata sulle popolari barzellette e storie a proposito del giovanissimo discolo. Nell'arco di un anno fece seguito Pierino colpisce ancora (mentre l'ultimo, Pierino torna a scuola, uscì nel 1990) e gli "apocrifi", ovvero non interpretati da Vitali, Pierino il fichissimo, con Maurizio Esposito, Pierino la peste alla riscossa! con Giorgio Ariani, Che casino... con Pierino! con Roberto Gallozzi ed un film con una versione del personaggio al femminile, Quella peste di Pierina con Marina Marfoglia.

La supplente Rizzi e Pierino in uno scatto di scena

Pierino è un ragazzino irrequieto che combina scherzi dovunque e a chiunque: alla sorella, all'osteria del padre e soprattutto a scuola. Prende di mira in particolare la signorina Mazzacurati, sua maestra dal carattere burbero ed isterico, che sta cercando di conquistare invano il professor Celani, l'insegnante di educazione fisica. Un giorno Pierino risponde a una domanda in maniera volgare e viene cacciato dalla classe, decidendo quindi di architettare uno scherzo in cui dapprima fa urinare addosso la signorina Mazzacurati e successivamente le procura una frattura al braccio tagliandole la sedia con una sega.

A causa di questo incidente viene chiamata in sostituzione una supplente, la giovane e bella signorina Rizzi, di cui Pierino si innamora sin da subito. Ben presto però il ragazzino deve fare i conti con il professor Celani, che sin dal primo incontro con la supplente fa capire le sue intenzioni di conquistarla. Pierino organizza tutta una serie di scherzi per vendicarsi del professore, causando anche la frattura di una gamba all'uomo. Dopo una serie di scherzi, tra i quali uno molto pesante nei confronti della giovane supplente Rizzi, Pierino viene mandato in presidenza e, di conseguenza, viene perdonato ma quando il preside gli chiede un gesto come risposta, il protagonista manda a quel paese l'uomo e tutti i professori davanti a suo nonno che l'aveva accompagnato facendo il gesto dell'ombrello.

L'idea del film nasce in seguito a un progetto mancato di Alvaro Vitali. Infatti il suo agente gli propose di girare un film con Lino Banfi, in quanto voleva che i due diventassero una coppia fissa; ma Banfi non accettò[2] sicché si cercò di trovare una trama per una pellicola a cui Vitali, per motivi contrattuali, doveva obbligatoriamente prendere parte in quell'anno. Il regista Marino Girolami, che già aveva intenzione di girare un film su Pierino poiché era un personaggio con una presenza limitata alle vicende delle barzellette, quindi non necessitava di una storia e un'identità[3], decise di assegnargli il ruolo di questo personaggio[4].

Nonostante il budget limitato della produzione, fu tra i film di maggior successo[su HitParadeItalia.it e BoxOfficeBenful.it il film è alla 15ª posizione, con 585.000 spettatori, meno di 7 miliardi di lire] nella stagione 1981-82, incassando circa dieci miliardi di lire.[5]

Collegamenti esterni

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