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Pif (conduttore televisivo)

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Pif nel 2014

Pif, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto (Palermo, 4 giugno 1972), è un conduttore televisivo, autore televisivo, sceneggiatore, scrittore, regista, attore e conduttore radiofonico italiano.

Figlio del regista Maurizio Diliberto e della maestra di scuola elementare Mariolina Caruso,[1] fin dall'età di dieci anni comincia ad appassionarsi al cinema. Dopo aver frequentato il liceo scientifico all'Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile, decide di non iscriversi all'università, ma si sposta a Londra dove partecipa ad alcuni corsi di Media Practice. Assiste Marco Tullio Giordana alla regia del film I cento passi (2000), dedicato all'attivista antimafia Peppino Impastato e vincitore di quattro David di Donatello e di un premio alla Mostra di Venezia. Sempre nel 1998 a Milano partecipa ad un concorso di Mediaset, diventando autore televisivo. Nel 2001 comincia un ruolo come autore di Candid & Video Show su Italia 1, e poi più attivamente - prima come autore, poi come inviato - del programma Le Iene, dove è spesso andato a feste della Lega Nord come inviato o in Sicilia nei panni di un abitante dell'Italia settentrionale e, nel 2007, diventa VJ per MTV presentando parte dell'MTV Day 2007.

Pif nel 2009

Il soprannome "Pif" gli viene dato dalla "Iena" Marco Berry nel corso di un viaggio di lavoro. Nel 2007 dà vita al suo primo programma individuale, Il testimone, sempre su MTV. Il 2011 lo vede impegnato con Il testimone Vip, programma che racconta da vicino i dettagli di vita quotidiana di personaggi legati a sport, politica e spettacolo. Sempre nello stesso anno aderisce attivamente alla campagna pubblicitaria di MTV Io voto. A maggio del 2012, in commemorazione dei 20 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha pubblicato il racconto Sarà stata una fuga di gas in Dove Eravamo. Vent'anni dopo Capaci e via D'Amelio, AA.VV. (Caracò Editore).[2] Il 27 ottobre 2013 ha tenuto un discorso sul palco della Leopolda a Firenze, durante la manifestazione organizzata dal sindaco Matteo Renzi, attaccando Rosy Bindi, a proposito delle sue affermazioni sulla mafia, e Vladimiro Crisafulli.[3]

Nel frattempo, dopo aver esordito come attore nel film Pazze di me ha debuttato alla regia cinematografica dirigendo il film La mafia uccide solo d'estate, commedia drammatica prodotta dalla Wildside e ambientata a Palermo che ripercorre le vicende malavitose di Cosa nostra in Sicilia durante il XX secolo;[4] la pellicola viene distribuita nelle sale cinematografiche dalla 01 Distribution nell'autunno dello stesso anno.[5] Nel febbraio 2014 prende parte al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto curando l'anteprima di ogni serata della kermesse chiamata Sanremo & Sanromolo. Dal marzo dello stesso anno è il nuovo testimonial della TIM, venendo affiancato dal 2016, in occasione del rebranding del logo, da Fabio Fazio e Tim Berners-Lee. Dal settembre 2014 conduce su Radio 2 il programma I provinciali con Michele Astori. Il 16 gennaio 2016, viene annunciata la notizia che sarebbe stato conduttore del programma Le Iene affiancando alla conduzione Nadia Toffa il giovedì. Nel 2016 realizza il suo secondo lungometraggio In guerra per amore che viene presentato tra le anteprime della Festa del Cinema di Roma[6].

Pif nel 2014

Il 21 febbraio 2017 partecipa a una manifestazione presso la sede della Presidenza della Regione Siciliana, organizzata da persone siciliane con disabilità, volta ad ottenere un incremento dei fondi regionali destinati all'assistenza di 3600 persone disabili. In tale occasione, piuttosto infervorato, Pif telefona al presidente regionale in carica, Rosario Crocetta (PD), chiedendo lo stanziamento delle risorse o, in alternativa, le sue dimissioni. A questa telefonata, il cui video è diventato subito virale, è seguito un incontro in cui Pif ha chiesto date e scadenze certe[7][8].

Il 23 maggio 2017 ha partecipato assieme a Fabio Fazio e Roberto Saviano alla trasmissione di Rai 1 Falcone e Borsellino, in occasione del 25º anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, entrambe compiute da Cosa Nostra. Le tre ore di trasmissione hanno ospitato personaggi di rilievo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Piero Grasso, Don Luigi Ciotti, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Michele Placido, Luca Zingaretti. L'evento si è svolto tra il Palazzo di Giustizia, l'Aula Bunker, la biblioteca di Casa Professa, gli scogli dell'Addaura, la spiaggia di Mondello, la Questura, l'ufficio di Falcone, quello di Borsellino, la piscina comunale, via Notarbartolo (casa di Falcone) e l'albero di Falcone, via D'Amelio (casa della madre di Borsellino), terminando poi sul luogo dell'attentato, prima dello svincolo per Capaci, dove sorgono le stele commemorative, inaugurando il sottostante nuovo giardino Quarto Savona 15 (dal nome delle pattuglie di Polizia con le auto Croma della scorta di Falcone), dove erano presenti i familiari delle vittime[9].

Nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo, ...che Dio perdona a tutti, mentre quattro anni dopo, nel 2022, il secondo, ovvero La disperata ricerca d'amore di un povero idiota. Intanto, nel 2019 ha preso parte al film Momenti di trascurabile felicità.

È un lontano discendente dello scultore danese Bertel Thorvaldsen[10][11], il quale risiedette in Italia per numerosi anni tra il 1789 e il 1838. La figlia Elisa Sophia Carlotta (Roma 1813 - Albano 1870), che lo scultore ebbe da Anna Maria von Uhden (nata Magnani), dopo esser stata legittimata (Thorvaldsen infatti non si sposò mai), contribuì a generare la discendenza rintracciabile sia in Sicilia che negli Stati Uniti.

È legato sentimentalmente a Nabila Ben Chahed, che non fa parte del mondo dello spettacolo, con la quale ha una figlia, Emilia, nata nel 2020.[12]

Dal 2011 al 2016 ha avuto una relazione con Giulia Innocenzi.[12]

Assistente alla regia

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Sceneggiatore e narratore

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Programmi televisivi

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  • TIM (2014-2016)

Opere letterarie

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Riconoscimenti

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  1. ^ In guerra per amore: poster ufficiale del film di Pif, su cinematographe.it, 6 luglio 2016. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato il 10 novembre 2018).
  2. ^ Paolo Giordano, Più che Iena un raccomandato Ma di talento, su ilgiornale.it, il Giornale, 4 gennaio 2014. URL consultato il 18 agosto 2018 (archiviato il 26 febbraio 2017).
  3. ^ Nico Di Giuseppe, Il vero rottamatore della Leopolda è Pif, in il Giornale, domenica 27 ottobre 2013. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 28 ottobre 2013).
  4. ^ Samuele Schirò, Pif: Il testimone scomodo, su palermoviva.it. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato il 4 febbraio 2015).
  5. ^ La mafia uccide solo d'estate, su la Repubblica. URL consultato il 19 giugno 2013 (archiviato il 4 febbraio 2015).
  6. ^ Chiara Ugolini e Arianna Finos, Pif torna a parlare di mafia tra storia d'Italia e risate: "Ecco il mio Forrest Gump siciliano", su la Repubblica, 12 ottobre 2016. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato il 13 ottobre 2016).
  7. ^ Disabili, il video del "cazziatone" di Pif a Crocetta: "Se non sai trovare i fondi, dimettiti", su lasicilia.it, La Sicilia, 21 febbraio 2017. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato il 22 febbraio 2017).
  8. ^ Duro faccia a faccia tra Pif e Crocetta sui disabili - VIDEO, su ansa.it, ANSA, 5 marzo 2017. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato il 22 febbraio 2017).
  9. ^ Falcone e Borsellino, 25 anni dalle stragi. Ma Genova nega l’intitolazione di una via, su ilsecoloxix.it, Il Secolo XIX, 16 maggio 2017. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato il 13 ottobre 2019).
  10. ^ 'Il Testimone', episodio 3 - stagione 5, "L'Islanda, la crisi e le bionde", su MTV.it. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato il 7 gennaio 2015).
  11. ^ Fulvia Caprara, Pif: “Ora ho successo ma nell'animo resto un ragazzo grasso”, su lastampa.it, La Stampa, 20 giugno 2019. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato il 13 ottobre 2019).
  12. ^ a b Rosanna Donato, Pif, chi è la fidanzata Nabila: dalla figlia Emilia alla ex Giulia Innocenzi. Ecco tutto ciò che sappiamo, su 5motivi.it, 9 giugno 2024. URL consultato il 2 settembre 2024.
  13. ^ Puntata sul sito Rai.tv (vedere minuto 9.11), su rai.tv. URL consultato il 21 febbraio 2014 (archiviato il 25 febbraio 2014).
  14. ^ Inviato dal 2000 al 2011. Conduttore nel 2016.
  15. ^ Nicola Franceschini, Radio Capital: da settembre, "I Miracolati" in onda nel weekend, su FM-World, 25 giugno 2024. URL consultato il 16 settembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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