Paride Taban
Paride Taban vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 1936 a Opari |
Ordinato presbitero | 24 maggio 1964 |
Nominato vescovo | 28 gennaio 1980 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 4 maggio 1980 da papa Giovanni Paolo II |
Deceduto | 1º novembre 2023 a Nairobi |
Paride Taban (Opari, 1936 – Nairobi, 1º novembre 2023[1]) è stato un vescovo cattolico sudsudanese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1936, Taban è stato ordinato prete il 24 maggio 1964. Dopo essere stato rettore del seminario minore di Okaru e poi del seminario minore di Giuba, nel 1969 è stato nominato parroco della missione di Torit. Nel 1972 è stato nominato parroco della missione di Palotaka e nel 1976 della missione di Loa.
Il 28 gennaio 1980 è stato nominato vescovo ausiliare di Giuba e vescovo titolare di Tadamata; ha ricevuto la consacrazione episcopale il 4 maggio 1980 da papa Giovanni Paolo II.
Il 2 luglio 1983 è stato nominato vescovo della nuova diocesi di Torit. Durante il suo ministero, monsignor Taban si è distinto per il suo impegno a favore della pace.
Nel 1989, durante la seconda guerra civile in Sudan, ha promosso la fondazione del Consiglio delle Chiese del Nuovo Sudan (NSCC), un organismo formato dalla Chiesa cattolica e altre chiese protestanti presenti nel sud del Sudan con lo scopo di facilitare una composizione pacifica del conflitto. Nel 1994 si è recato in Ruanda allo scopo di promuovere una pacificazione dopo il genocidio che ha avuto luogo in quell'anno.
Il 7 febbraio 2004 si è ritirato dal governo pastorale della diocesi, diventando vescovo emerito. Dopo il suo ritiro, si è dedicato ad iniziative a favore della pace. Nel 2005 ha fondato a Kuron il Trinity Peace Village, dove convivono membri di diversi gruppi etnici che una volta erano nemici.[2] Nel 2014, durante la guerra civile in Sudan del Sud, Taban ha favorito un accordo tra il governo e la Fazione Cobra del Movimento Democratico del Sudan del Sud. Nel 2016 Taban è stato chiamato a far parte del Comitato per il dialogo nazionale costituito su richiesta del presidente Salva Kiir Mayardit per porre fine alla guerra civile. Per il suo impegno a favore della pace, Taban ha ricevuto diversi premi: il Premio per la pace Sérgio Vieira de Mello nel 2013, l'Hubert Walter Award for Reconciliation and Interfaith Cooperation nel 2017, l'Africa Peace Award nel 2017 e il Freedoms of Worship Award nel 2018.[3][4]
Morì il 1º novembre 2023 a Nairobi e fu sepolto all'interno della cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Torit.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Vescovo Paride Taban
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Pioneer Catholic Bishop of South Sudan’s Torit Diocese Dies on All Saints Day at 87, su www.aciafrica.org, 1º novembre 2023. URL consultato il 1º novembre 2023.
- ^ Daniele Moschetti, Sud Sudan, Dissensi, 2017, p. 225
- ^ Anglican Church awards Rt. bishop Paride Taban peace efforts
- ^ Bishop Paride Taban wins international human rights award
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Paride Taban, in Catholic Hierarchy.
- Profile and career of bishop emeritus Paride Taban, su sergiovdmfoundation.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 249964853 · ISNI (EN) 0000 0003 7064 287X · LCCN (EN) no2012064813 · GND (DE) 1047472015 · BNE (ES) XX5278489 (data) |
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