Suore oblate di Maria Vergine di Fátima

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Le Suore oblate di Maria Vergine di Fátima sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla O.M.V.F.[1]

La congregazione fu fondata nel 1978 da padre Gino Burresi presso il Santuario di Nostra Signora di Fátima di San Vittorino.[2]

La denominazione dell'istituto deriva dall'appartenenza di Burresi alla congregazione degli Oblati di Maria Vergine e dal suo impegno nel diffondere la devozione alla Beata Vergine di Fátima; le suore indossano una veste e uno scapolare azzurri, un velo nero e una cintura di cuoio in vita con la corona del Rosario.[2]

L'istituto, eretto dal vescovo di Tivoli, Guglielmo Giaquinta, il 13 maggio 1978,[2] ottenne il riconoscimento pontificio il 31 maggio 2001.[3]

Attività e diffusione

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Le suore si dedicano all'organizzazione di ritiri ed esercizi spirituali, alla diffusione della stampa cattolica, alla catechesi, alla promozione delle vocazioni, al servizio domestico e all'assistenza ai sacerdoti.[2]

Oltre che in Italia, sono presenti in Portogallo, nel Principato di Monaco e nello Sri Lanka;[3] la sede generalizia è a San Vittorino, presso Roma.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 92 religiose in 17 case.[1]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1610.
  2. ^ a b c d P. Calliari, DIP, vol. VI (1980), col. 582.
  3. ^ a b Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, su santuariosanvittorino.it. URL consultato il 9 gennaio 2013.
  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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