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Suleyman Shah

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altre persone con nomi simili, vedi Sulayman ibn Qutulmish o Suleyman II.
Süleyman Shah
Bey della tribù Kayi
In carica1214 –
1227
PredecessoreKaya Alp
SuccessoreErtuğrul
Nome completoSüleyman Shah bin Kaya Alp
NascitaKhorasan, maggio 1166
MorteEufrate, vicino Aleppo, gennaio 1227
SepolturaTomba di Suleyman Shah
Luogo di sepolturaQal'at Ja'bar (fino al 2015)
Enclave turca in Siria (dal 2015)
DinastiaKayi
Ottomana
PadreKaya Alp
ConsorteHayme Hatun
FigliGündoğdu Bey
Sungurtekin Bey
Ertuğrul Bey
Dündar Bey
ReligioneIslam sunnita

Süleyman Shah (turco ottomano: سلیمان شاه; in turco Süleyman Şah; Khorasan, maggio 1166Eufrate, gennaio 1227) sarebbe stato, secondo una tradizione storica ormai in gran parte rifiutata, un bey della tribù Kayi, nonché padre di Ertuğrul e nonno di Osman I, fondatore dell'Impero ottomano.

Secondo la tradizione, nacque nel maggio 1166 a Khorasan, figlio di Kaya Alp, bey della tribù Kayi, e gli successe alla sua morte nel 1214. Morì nel gennaio 1227, quando, guidando la sua tribù oltre l'Eufrate per sfuggire alle orde mongole, cadde da cavallo e affogò[1][2].

Secondo le genealogie postume che lo includono, fu il marito di Hayme Hatun, ed ebbe quattro figli:[1][2]

  • Gündoğdu Bey (nato nel 1196). Generale di Ertuğrul, combatté con lui e col sultano selgiuchide Alaaddin Kayqubad I nella battaglia di Yassıçemen, venendo poi onorato con un hilat, un'armatura cerimoniale offerta ai generali vittoriosi.
  • Sungurtekin Bey (nato nel 1197). S'infiltrò come spia nell'esercito di Ögedai Khan per conto dei selgiuchidi, ma le fonti divergono sul suo destino: secondo alcuni fu scoperto e ucciso, secondo altri riuscì a tornare alla sua tribù.
  • Ertuğrul Bey (morto nel 1281 ca.). Era il padre di Osman I, fondatore dell'Impero ottomano e capostipite della Casa di Osman;
  • Dündar Bey (morto nel 1281/1282 ca.). Dopo la morte di Ertuğrul nel 1281, si oppose alla successione di suo figlio Osman, reclamandola per sé, ma venne sconfitto dal nipote e da lui decapitato. Secondo un'altra versione, venne ucciso da Osman con una freccia quando Dündar ne criticò i progetti di espansione militari, che giudicava incauti e pericolosi per la tribù.

Controversia sull'identità

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L'esistenza di Süleyman Shah è oggetto di ampi dibattiti fra gli storici. Questo perché, pur mancando fonti ottomane coeve, le genealogie più antiche indicano come padre di Ertuğrul un certo Gündüz Alp, che sarebbe il vero bey dei Kayi, marito di Hayme Hatun e padre dei suoi figli, incluso Ertuğrul, e quindi il vero antenato degli ottomani[3][4][5][6][7][8].

La maggior parte degli storici concorda sul fatto che Gündüz Alp è l'identità corretta, mentre Süleyman Shah sarebbe piuttosto una "traslazione" di Süleyman bin Qutulmish, sultano selgiuchide di Rum, la cui inclusione nella genealogia osmanita sarebbe frutto di un tentativo propagandistico di collegare gli ottomani ai selgiuchidi in qualità di legittimi eredi[3][4][5][6][7][8].

Ulteriori prove in questo senso derivano dal ritrovamento di monete coniate da Osman I in cui il suo lignaggio viene indicato come "Osman bin Ertuğrul bin Gündüz Alp"[9][10].

Come detto, non esistono fonti contemporanee che ricostruiscono il lignaggio di Osman I, che è perciò soggetto a diversi punti controversi[11]. Di seguito, si riportano le genealogie che includono Süleyman Shah come antenato osmanita:

  • Albero genealogico secondo il Behcetü't Tevârîh, di Şükrullah (XV secolo)[12]
Oğuz
Gökalp
Kızıl Boga
Kaya Alp
Süleymanşâh
Ertuğrul
Osman Gazi


  • Albero genealogico secondo il Tarihi, di Oruç Bey (XV secolo):[13]
Oğuz
Gunhan Bey
Kayı Han
35 generations
Gökalp
Basak
Temür
Sugançaf
Bakı Ağa
Baysunkur
Kayıtnun
Tugar
Akulug Ağa
Iğla
Baytur
Kızıl Buga
Kaya Alp
Süleymanşâh
Ertuğrul
Osman I


  • Albero genealogico secondo il Câm-ı Cem-Âyîn di Hasan bin Mahmûd el-Bayâtî:[12]



  • Albero genealogico secondo il Kitâb-ı Cihannümâ di Neşrî (XVI secolo):[12]


Lo stesso argomento in dettaglio: Tomba di Suleyman Shah.

Una sepoltura ottomana individuata a Qal'at Ja'bar, in Siria, scoperta nel 1921, è tradizionalmente ritenuta appartenere a Süleyman Shah, malgrado gli storici dichiarino che l'identità dell'uomo lì sepolto è ignota[2][6].

Fin dalla scoperta, il Trattato di Ankara ha assegnato la zona alla Turchia, creando un'enclave turca in territorio siriano, sorvegliata da un guardia d'onore in assetto militare[14][15]. Nel 2015, allo scoppio della guerra civile, la tomba è stata spostata in un luogo più sicuro con un'operazione chiamata Eufrate Shah[16].

Cultura popolare

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  1. ^ a b (TR) Süleyman Şah kimdir?, su www.biyografi.info.
  2. ^ a b c (FR) Ariane Bonzon, La tombe de Suleiman Shah, un bout de Turquie en Syrie, su Slate.fr, 6 ottobre 2014.
  3. ^ a b Yilmaz Öztuna, Mawsūʻat tārīkh al-Imbarāṭūrīyah al-ʻUthmānīyah al-siyāsī wa-al-ʻaskarī wa-al-ḥaḍārī [Encyclopedia of the political, military and cultural history of the Ottoman Empire], Vol.1, 1ª ed., Faisal Finance Institution, 1988, pp. 83-84.
  4. ^ a b Michael Allan Cook, The new Cambridge history of Islam, Cambridge university press, 2010, p. 313, ISBN 978-0-521-51536-8.
    «The origins of the Ottomans are obscure. According to legend, largely invented later as part of the process of legitimising Ottoman rule and providing the Ottomans with a suitably august past, it was the Saljuq ruler ʿAlāʾ al-Dīn who bestowed rule on the Ottomans.»
  5. ^ a b OSMANLI BEYLİĞİ\'NiN KURUCUSU OSMAN BEG - HALİL İNALCIK.pdf, su Google Docs.
  6. ^ a b c Afyoncu, Erhan, Osmanlı İmparatorluğu, pp. 33–34, Yeditepe Publications, Istanbul, 2011
  7. ^ a b Öztuna, Yılmaz, Türkiye Tarihi, p. 34, Hayat Yayınları, Istanbul, 1970
  8. ^ a b Turan, Osman, Selçuklular Zamanında Türkiye, p. 81, Boğaziçi Yayınları, Istanbul, 1993.
  9. ^ (EN) Ahmed Akgunduz e Said Ozturk, Ottoman History - Misperceptions and Truths, IUR Press, 1º gennaio 2011, p. 35, ISBN 978-90-90-26108-9.
  10. ^ Hakan Yilmaz, “Osman Gâzî’nin Kayıp İkinci Sikkesi ve Osmanlı Kuruluş Tartışmalarına Etkisi”, Âb-ı Hayât’ı Aramak: Gönül Tekin’e Armağan, ed.: Ozan Kolbaş-Orçun Üçer, İstanbul: Yeditepe Yayınları, 2018, ss./pp. 763-788.
  11. ^ Per una disamina, vedi: Osman I#Contesto storico e Osman I#Origini e primi anni
  12. ^ a b c d Halil Inalcik, "Osmanlı Beyliği'nin Kurucusu Osman Beg, 2007, pp. sf. 487-490.
  13. ^ (TR) Bekir Manav, Ertuğrul Gazi, Besteller Yayınları, 2 aprile 2020, p. 54, ISBN 978-605-2394-23-6.
  14. ^ Trattato di Ankara (PDF), su hri.org.
  15. ^ (EN) Turkish army special force members stand guard during the EFES-2010 military exercise in Izmir, May 25, 2010-REUTERS/Osman Orsal, Are Turkish troops guardians or accidental hostages at Syrian tomb? - Al-Monitor: Independent, trusted coverage of the Middle East, su www.al-monitor.com, 5 febbraio 2015.
  16. ^ (EN) Associated Press, Turkey sends military into Syria, evacuate troops and tomb, in Ynetnews, 22 febbraio 2015.

Altri progetti

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