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Spiraea

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Spirea
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineRosales
FamigliaRosaceae
SottofamigliaAmygdaloideae
TribùSpiraeeae
GenereSpiraea
L., 1753
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineRosales
FamigliaRosaceae
GenereSpiraea
Specie

Spiraea L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Rosaceae, ampiamente diffuso nelle zone temperate dell'emisfero settentrionale[1].

Vengono coltivati a scopo ornamentale diversi ibridi derivanti dalle specie originarie.

Le spiree sono arbusti dai fusti sottili, poco ramificati. L'altezza varia dai 50 cm ai 200 cm. Le foglie sono decidue, dentate o lobate, spesso picciolate. I fiori sono bianchi o rosati, piccoli e raccolti in vistose infiorescenze, i frutti sono piccole capsule. Fioriscono dall'inizio a metà primavera, a seconda delle specie.

Distribuzione e habitat

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Il genere è presente in Nord America, Europa e Asia[1].

Spiraea media

Il genere comprende le seguenti specie[1]:


Propagazione e coltivazione

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La moltiplicazione può avvenire per divisione dei cespi, per talea, per margotta, per propaggine o tramite i polloni. In orticoltura molte specie ed ibridi di Spirea sono utilizzati a scopo ornamentale e coltivati in parchi o giardini sia per la formazione di siepi sia in gruppi isolati. L’utilizzo per tale scopo deve essere valutato con attenzione e deve comunque essere sempre escluso quello per interventi di ripristino ambientale. La coltivazione in giardino in Europa deve essere rigorosamente valutata scegliendo solo le varietà ornamentali sterili non in grado di diffondersi nell'ambiente circostante.

Le spiree decorative preferiscono posizioni soleggiate per una maggiore fioritura. Hanno bisogno di annaffiature moderate. Sono piante molto resistenti sia al freddo che al caldo[2].

Sono adattabili a tutti i tipi di terreno.

La potatura va eseguita subito dopo la fioritura primaverile per le specie a fiore bianco, a fine inverno o a inizio primavera per le altre. Non necessita di concimazioni ed è piuttosto resistente a malattie e ai parassiti.

Nella medicina tradizionale le spiree vengono utilizzate per il loro contenuto di salicilati[3] Il nettare è commestibile e il sapore gradevolmente amaro ne suggerisce l'uso come digestivo, alcolico o meno.

  1. ^ a b c (EN) Spiraea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15/11/2022.
  2. ^ Spirea (Spiraea): Consigli, Coltivazione e Cura di questo bellissimo arbusto, in L'eden di Fiori e Piante, 23 ottobre 2018. URL consultato il 25 ottobre 2018.
  3. ^ L'acido salicilico fu isolato per la prima volta da Spirea ulmaria (oggi Filipendula ulmaria). Ad essa fa riferimento il termine aspirina che fu coniato aggiungendo una a- alla parola "spirin" da Spirsäure nome in tedesco della Spirea .; Harper, D. aspirin. Online Etymology Dictionary. 2013.

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