Slovenia Positiva
Slovenia Positiva | |
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(SL) Pozitivna Slovenija | |
Leader | Zoran Janković |
Stato | Slovenia |
Sede | Lubiana |
Abbreviazione | PS |
Fondazione | 22 ottobre 2011 |
Ideologia | Liberalismo[1] Liberalismo sociale[2] Socialdemocrazia |
Collocazione | Centrosinistra[3][4][5] |
Seggi Assemblea nazionale | |
Seggi Europarlamento | |
Sito web | pozitivnaslovenija.si/ |
Slovenia Positiva (in sloveno Pozitivna Slovenija, abbreviato in PS) è un partito politico sloveno di orientamento liberal-democratico fondato nel 2011 su iniziativa di Zoran Janković con il nome di Lista Zoran Janković - Slovenia Positiva (Lista Zorana Jankovića - Pozitivna Slovenija, LZJ).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il partito nasce l'11 ottobre 2011, quando il sindaco di Lubiana Zoran Janković annuncia la sua partecipazione alla elezioni anticipate indette dopo la caduta del governo del socialdemocratico Borut Pahor.[6] Il 22 ottobre viene approvato lo statuto del partito e Janković viene eletto presidente all'unanimità.[7]
Tra i sostenitori del partito ci sono anche tre deputati: Matjaž Zanoškar, Cveta Zalokar Oražem e Renata Brunskole. Anche Milan Kučan, primo presidente della Slovenia, esprime il suo sostegno al partito, citando il lavoro di Janković come presidente della catena di vendita al dettaglio Mercator e come sindaco di Lubiana.[8]
Il partito si presenta per la prima volta alle elezioni parlamentari del 2011, in occasione delle quali si piazza a sorpresa al primo posto con il 28,5% dei voti e 28 seggi, scavalcando il Partito Democratico Sloveno di Janez Janša, favorito dai sondaggi. A seguito dell'esito elettorale, Janković è stato proposto dal Presidente Danilo Türk come Primo ministro, ma non è riuscito a ottenere l'appoggio di un numero sufficiente di parlamentari.
Nel gennaio 2012 il partito assume l'attuale denominazione.
Nel gennaio 2013 Janković viene temporaneamente sospeso da tutte le funzioni del partito a causa delle accuse di corruzione mossegli dalla Commissione per la Prevenzione della Corruzione. Alenka Bratušek diventa presidente ad interim e successivamente Primo Ministro.
Nell'aprile 2014 Janković torna alla guida del partito vincendo il congresso con 422 voti su 763; il risultato porta però alla scissione del gruppo parlamentare, con la fuoriuscita dei membri che fanno capo ad Alenka Bratušek, nonché alle dimissioni della Bratušek da Primo Ministro e all'indizione di elezioni anticipate.
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Elezione | Voti | % | Seggi |
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Parlamentari 2011 | 314.273 | 28,51 | 28 / 90
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Europee 2014 | 26.649 | 6,63 | 0 / 8
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Parlamentari 2014 | 25.975 | 2,97 | 0 / 90
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Support for liberalism grows in Croatia and Slovenia Archiviato il 18 febbraio 2012 in Internet Archive., Liberal International
- ^ (EN) Parties and Elections - Slovenia, su parties-and-elections.eu. URL consultato l'11 dicembre 2012.
- ^ (EN) "Slovenia election: Ljubljana's mayor takes surprise victory"
- ^ (EN) New centre-left party takes surprise victory in legislative poll
- ^ (EN) Center-left wins power in Croatia, Slovenian poll delivers surprise
- ^ (SL) Janković gre na volitve s svojo stranko, su siol.net, 22 ottobre 2011. URL consultato il 22 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2013).
- ^ (SL) Janković: DDV bi dvignil za eno odstotno točko, su rtvslo.si, 22 ottobre 2011. URL consultato il 22 ottobre 2011.
- ^ (SL) Pahor: V politiki sem od takrat, ko so "vse podgane bežale", su rtvslo.si, 22 ottobre 2011. URL consultato il 22 ottobre 2011.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (SL) Sito ufficiale, su pozitivnaslovenija.si.
- (EN) Positive Slovenia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.