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Sidney Toler

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Sidney Toler nel film Charlie Chan e il denaro che scotta (1946)

Sidney Toler, nato Sidney Hooper Toler (Warrensburg, 28 aprile 1874Beverly Hills, 12 febbraio 1947), è stato un attore, baritono e drammaturgo statunitense.

Gli esordi e il teatro

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Nato a Warrensburg (Missouri), Toler mostrò precoce interesse per la recitazione e già all'età di sette anni recitò una parte in una rappresentazione teatrale amatoriale di Tom Sawyer. Dopo aver conseguito il diploma al college, divenne attore professionista e lavorò a Kansas City, quindi seguì una compagnia itinerante che lavorò in tournée nell'ultimo periodo dell'ottocento.

Approdato a New York, Toler si costruì una solida reputazione di attore teatrale e commediografo[1][2], e per tre decadi lavorò sui palcoscenici americani, recitando con molti attori che sarebbero successivamente divenuti star del cinema, come Edward G. Robinson, John Barrymore, Katharine Hepburn e Humphrey Bogart. Nel 1921 diresse Golden Days, una commedia con Helen Hayes di cui fu anche coautore e, durante il decennio, collaborò alla stesura e alla regia di altri lavori teatrali come The Exile (1923), Bye Bye, Barbara (1924) e Ritzy (1930), quest'ultima scritta insieme con Viva Sattersall.

Nel 1929 Toler decise di tentare la carriera cinematografica, in coincidenza con l'inizio dell'epoca del sonoro[1], e in breve divenne uno dei più richiesti caratteristi del cinema americano[2]. Dopo il primo ruolo di un inglese nel dramma Madame X (1929), Toler per un decennio lavorò in importanti produzioni come Venere bionda (1932), accanto a Marlene Dietrich, nel ruolo del detective Wilson, Argento vivo (1934), al fianco di Katharine Hepburn, nella parte di Mr. Joe Sawyer, Il richiamo della foresta (1935), in cui impersonò Joe Groggins accanto a Clark Gable. Recitò anche con Stan Laurel e Oliver Hardy nella commedia Allegri gemelli (1936), nel ruolo del capitano della SS Periwinkle, la nave su cui prestano servizio i due fratelli gemelli dei protagonisti.

Dopo la morte dell'attore Warner Oland, nel 1938 la Twentieth Century Fox si mise alla ricerca del nuovo interprete ideale per il personaggio dell'astuto detective orientale Charlie Chan, nato dalla penna dell'autore poliziesco Earl Derr Biggers. Dopo aver preso in considerazione decine di attori, nell'ottobre dello stesso anno la Fox annunciò di aver scelto Sidney Toler come successore di Oland, e pochi giorni più tardi iniziarono le riprese di Charlie Chan in Honolulu, che era già stato scritto per Oland e per Keye Luke (il figlio "numero Uno"). L'interpretazione di Toler fu accolta con molto favore sia dal pubblico che dalla critica. La Fox fece rimpiazzare Keye Luke da Victor Sen Yung nei panni del figlio "Numero Due", e il rapporto padre-figlio fu messo in particolare risalto, così come il personaggio di Chan iniziò ad adeguarsi al cambiamento degli scenari politici e culturali dell'epoca.

Nei successivi quattro anni Toler interpretò con grande successo il detective Chan in undici pellicole, tra cui Charlie Chan a Reno (1939), Charlie Chan a Panama (1940), Charlie Chan a Rio (1941). Al termine delle riprese di Charlie Chan e il castello nel deserto (1942), la Fox decise di concludere la serie, così come pose termine ad altre produzioni seriali a basso budget dello studio, come quelle sul detective Michael Shayne e sul personaggio western di Cisco Kid.

Toler riuscì a rilevare i diritti cinematografici da Eleanor Cole, vedova dello scrittore Earl Derr Biggers, e trovò un nuovo finanziamento dalla Monogram Pictures, una casa di produzione minore specializzata in pellicole a basso costo, che beneficiò dell'intervento dell'avvocato Phil Krasne come coinvestitore nell'iniziativa. Il primo film della Monogram fu Charlie Chan in the Secret Service (1944): risultò evidente la minor disponibilità di mezzi tecnici rispetto alla Twentieth Century Fox, tuttavia la qualità delle pellicole andò migliorando e film come The Chinese Cat (1944), The Shanghai Cobra (1945) e Dark Alibi (1946) risultarono tra i favoriti dai fans della serie, così come le sceneggiature furono arricchite da numerosi colpi di scena e dalla presenza di molti indiziati. Ci furono ulteriori avvicendamenti nel cast, con l'ingresso di Benson Fong nei panni del figlio "numero Tre", in sostituzione di Sen Yung, e con l'introduzione di Mantan Moreland nel ruolo di Birmingham Brown, l'autista di colore che fornì un innovativo elemento comico alle vicende poliziesche.

La malattia e la morte

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Nel corso del 1946 a Toler venne diagnosticato un cancro all'intestino. L'attore settantaduenne continuò a recitare nel ruolo di Chan ma il peggioramento delle sue condizioni fu evidente durante la lavorazione di Shadows Over Chinatown (1946) e di Dangerous Money (1946). Fu richiamato nel cast Victor Sen Yung come figlio "Numero Due", e la maggior parte delle sequenze d'azione di Charlie Chan in trappola (1946), undicesimo film con la Monogram, passarono a Yung e a Mantan Moreland, nel tentativo di evitare di sottoporre Toler a eccessivi strapazzi in quella che sarebbe stata la sua ultima pellicola.

Sidney Toler morì pochi mesi più tardi, il 12 febbraio 1947. Lasciò la seconda moglie Viva Tattersall, che aveva sposato nel 1943 dopo la morte della prima moglie Vivian Marston.

La Monogram proseguì la produzione della serie con Charlie Chan, affidando il ruolo a Roland Winters, che fu il terzo attore non orientale a interpretare il detective, dopo Oland e Toler.

  1. ^ a b Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, Vol. II, pag. 525
  2. ^ a b Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2000, pag. 1158

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