Salacia
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Salacia è un'antichissima dea marina della mitologia romana, dea dell'acqua salata e custode delle profondità dell'oceano come affermato da Apuleio ne Le metamorfosi. Fu sposa e regina di Nettuno, dio del mare e dell'acqua, come raccontato da Varrone[1] e riportato da Seneca, Agostino e Servio Mario Onorato[2] [3].
Il nome deriva per estensione al verbo latino salire come significato di zampillare[4].
Dall'unione con Nettuno, Salacia partorì tre figli di cui il più noto è Tritone[5] il cui corpo era per metà uomo e per metà pesce.
Nella mitologia greca veniva identificata come Anfitrite, moglie di Poseidone, ed era una delle Nereidi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Varrone, De lingua Latina, v. 72, Salacia Neptuni a salo.”
- ^ Agostino, De civitate Dei, vii. 22, “Jam utique habebat Salaciam Neptunus uxoreum”; Servicius, su Virgilio, Aen, x. 76, “Sane hane Veniliam quidam Salaciam accipiunt, Neptuni uxorem.”
- ^ Adonis Attis Osiris: Studies in the History of Oriental Religion, Frazer, J. G., Edition: 3, Kessinger Publishing: 2003
- ^ Salacia nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 21 gennaio 2023.
- ^ Gods of Olympos or Mythology of the Greeks and Romans, Petiscus, A.H., Translated by Katherine A. Raleigh, Published by Kessinger Publishing: 2003.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salacia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Salacia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.