[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Sabrina Donadel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Sabrina Donadel (Pieve di Soligo, 15 giugno 1970) è una conduttrice televisiva italiana.

Consegue la maturità classica a Conegliano, ed inizia la sua carriera televisiva come conduttrice di telegiornali sulle televisioni locali venete. Passa poi come inviata e conduttrice di programmi televisivi sulle reti Mediaset quali Village, Planet, 8 mm, Fuego, Rapido, In Tour, Jimmy, Lo Stivale delle Meraviglie. Successivamente è impegnata in diversi programmi della piattaforma satellitare Sky, occupandosi in particolare di cinema e di viaggi.

Dal 2014 al 2019 su Sky Arte HD vanno in onda le prime tre stagioni di Private Collection, il programma televisivo da lei scritto, condotto e prodotto, che prevede interviste a collezionisti italiani e stranieri. Le puntate della terza stagione sono disponibili su Sky e Now, la piattaforma di contenuti in streaming di Sky. Le puntate della prima e della seconda stagione, invece, si possono vedere dal 31 maggio 2021 su ITsART, la piattaforma digitale culturale promossa dal Mibac[1].

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Ha ottenuto la menzione speciale al Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi nel 1997.

Nel 2003 si è sposata con Paolo Kessisoglu, dal quale ha avuto una bambina. Si sono separati nel 2023.

Sono entrambi vegetariani.[2][3][4]

  1. ^ Private collection, il programma di Sabrina Donadel approda su ITsArt, su AP Magazine, 28 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
  2. ^ Maria Teresa Veneziani, Paolo Kessisoglu: "Sono diventato vegetariano, ho perso cinque chili. E accarezzo i miei ricci", in Corriere della Sera, 30 gennaio 2010, p. 34.
  3. ^ Maria Teresa Veneziani, Paolo Kessisoglu: "Sono diventato vegetariano, ho perso cinque chili. E accarezzo i miei ricci", in Corriere della Sera, 30 gennaio 2010, p. 34 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2013).
  4. ^ Andrea Greco, Paolo Kessisoglu e Sabrina Donadel: Vita ascetica di un'iena in coppia, in leiweb.it, 2 aprile 2010.