Solothurn S-18/1100
Solothurn S-18/1100 | |
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Un S-18/1100 su affusto antiaereo, Museo Altes Zeughaus Solothurn (Svizzera) | |
Tipo | fucile anticarro/mitragliera antiaerea |
Origine | Svizzera |
Impiego | |
Utilizzatori | Germania Italia |
Conflitti | Seconda guerra mondiale |
Descrizione | |
Peso | 54,7 kg |
Lunghezza | 2160 mm |
Lunghezza canna | 1420 mm |
Rigatura | 8 righe a passo costante |
Calibro | 20 mm |
Munizioni | 20 × 138 mm B (Solothurn Long) |
Tipo munizioni | perforante-tracciante, da esercitazione |
Peso proiettile | 0,150 kg |
Azionamento | semiautomatico/automatico a corto rinculo |
Velocità alla volata | 832 m/s |
Tiro utile | 500 m |
Alimentazione | Caricatore amovibile da 10 colpi (poteva anche utilizzare il caricatore da 20 colpi del Flak 30) |
Raffreddamento | ad aria |
Peso della carica | 0,037 kg |
Sviluppata da | Solothurn S-18/1000 |
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Il Solothurn S-18/1100 era un fucile anticarro/mitragliera svizzero da 20 mm, usato durante la seconda guerra mondiale. Era una variante del fucile anticarro semiautomatico Solothurn S-18/1000, modificata per il tiro automatico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La serie S-18 derivava dal fucile anticarro Solothurn S-18/100, sviluppato nei primi anni trenta dalla Solothurn, azienda svizzera di proprietà della tedesca Rheinmetall-Borsig, la quale vi produceva le armi che, a causa delle limitazioni imposte dal Trattato di Versailles, non potevano essere realizzate e possedute dalla Germania. La versione migliorata di quest'ultimo, la S-18/1000, venne ulteriormente modificata con l'introduzione di un selettore di tiro che permetteva di sia il tiro semiautomatico (come sui predecessori) che il tiro completamente automatico. La nuova arma S-18/1100 poteva ingaggiare sia i carri armati con il tiro semiautomatico, sia gli aeromobili a raffica libera, tanto da venire soprannominata Universalwaffe, arma universale. Tuttavia, data la potenza della munizione, il rinculo era tale da rendere l'arma poco controllabile.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Nicola Pignato, Armi della fanteria italiana nella seconda guerra mondiale, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1978.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Ivo Jacini, I fucili anticarro, in Storia & Battaglie, n. 158, Vicchio, Luca Poggiali Editore, dicembre 2016, pp. 23-34.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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