Mulino del Cantone
Mulini del Cantone | |
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Il Mulino del Cantone | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Monza |
Indirizzo | via Mulino del Cantone, Parco di Monza |
Coordinate | 45°36′08.53″N 9°17′06.04″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1840 |
Realizzazione | |
Architetto | Giacomo Tazzini |
Proprietario | Comune di Monza (?) |
Il Mulino del Cantone è una delle architetture che si trovano all'interno del Parco di Monza.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio attuale fu costruito a partire dal 1840 su progetto di Giacomo Tazzini, a partire da una struttura preesistente, di cui è stata inglobata e rimaneggiata la torretta medievale in mattoni, del XII secolo. Dal Catasto Teresiano l'edificio risulta segnato come casa d'affitto con molino, appartenente ai conti Giacomo e Giuseppe Durini.
Già verso la fine dell'Ottocento il molino cessa le proprie attività di produzione e viene convertito a caserma dei Reali Carabinieri; nel 1937 viene acquisito dai Comuni di Monza e Milano.
Nel 1935 Costantino Nivola ritrae il Mulino del Cantone nell'opera intitolata "Roggia nel Parco", conservata ai Musei Civici di Monza.[1]
Ristrutturato e dotato di docce nel 1974, cadde presto in uno stato di abbandono.
Struttura architettonica
[modifica | modifica wikitesto]La torre medievale incorporata nel corpo di fabbrica, dotata di merlature (a merli ghibellini) e di una pregevole bifora, fu rielaborata come un'aggiunta di gusto romantico all'edificio, cristallizzata in un ideale eterno stato di rovina. Si tratta, molto probabilmente, dell'unico resto dell'antico fronte difensivo eretto a protezione di Monza, connesso con le strutture preesistenti della vicina Villa Mirabello.
Il corpo principale, più volte rimaneggiato, presenta una facciata neoclassica che conferisce all'edificio un aspetto architettonico ibrido, forse ascrivibile all'eclettismo. Presenta una facciata con un colonnato sormontato da una cuspide a raggiera, mentre i corpi laterali, ad arcate, costituiscono un particolare effetto a galleria caratterizzato dal passaggio della roggia. La struttura portante è costituita da pilastri in muratura e tamponatura in muratura, successivamente intonacata in giallo. Il solaio è in legno, sorretto da travi; il tetto a falde ha una struttura portante in legno, con copertura in coppi. In passato il mulino occupava un locale rettangolare al piano terra, a cui s'accedeva posteriormente, posto in parallelo al corso della roggia ed era dotato di due ruote in legno, con due macine; ad oggi non rimane più nulla dei manufatti meccanici che azionavano il mulino.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Monza anni venti. Isia e Biennali, su Musei Civici Monza. URL consultato il 16 settembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su mulino del Cantone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Consorzio Villa Reale e Parco di Monza - Mulino del Cantone, su reggiadimonza.it. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2012).
- LombardiaBeniCulturali - Parco di Monza, Mulino del Cantone, su lombardiabeniculturali.it.