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Mirror Ball

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Disambiguazione – Se stai cercando l'album dal vivo dei Def Leppard del 2011, vedi Mirrorball: Live & More.
Mirror Ball
album in studio
ArtistaNeil Young, Pearl Jam
Pubblicazione27 giugno 1995[1]
Durata55:31
Dischi1
Tracce11
GenereGrunge
Rock[1]
EtichettaWarner Bros.[1]
ProduttoreBrendan O'Brien
RegistrazioneDal 26 gennaio al 26 febbraio 1995,[1] agli studi Bad Animals di Seattle.
Neil Young - cronologia
Album precedente
(1994)
Album successivo
(1996)

Mirror Ball è un album di Neil Young e dei Pearl Jam, pubblicato nel 1995. Per motivi contrattuali decisi dalla loro casa discografica (la Epic Records), i Pearl Jam non sono presenti in copertina, ma solo accreditati come musicisti del disco. Nelle stesse sessioni si registrò un EP con due canzoni uscito a nome dei Pearl Jam, intitolato Merkin Ball.

L'album fu il più grande successo commerciale di Neil Young dai tempi di Harvest, raggiungendo il quinto posto nelle classifiche statunitensi, probabilmente grazie alla presenza del gruppo di Seattle.[1][2]

È il disco che celebra l'unione tra il padre nobile del genere grunge ed i suoi allievi, che si erano già incontrati per suonare assieme diverse volte.

Le tematiche trattate nei brani sono sociopolitiche, da sempre care ad entrambi gli artisti.

Lo stile del disco è quello di un rock tradizionale senza sperimentazioni o innovazioni di rilievo, comunque potrà essere sicuramente apprezzato dagli amanti del rock classico oltre che dai fan dei due artisti.

Tutti i brani sono stati composti da Neil Young, tranne Peace and Love (Young, Vedder).

  1. Song X – 4:40
  2. Act of Love – 4:54
  3. I'm the Ocean – 7:05
  4. Big Green Country – 5:08
  5. Truth Be Known – 4:39
  6. Downtown – 5:10
  7. What Happened Yesterday – 0:46
  8. Peace and Love – 7:02
  9. Throw Your Hatred Down – 5:45
  10. Scenery – 8:50
  11. Fallen Angel – 1:15
  1. ^ a b c d e (EN) William Ruhlmann, Mirror Ball, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 marzo 2012.
  2. ^ (EN) Billboard 200 - Week of July 15, 1995, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 22 marzo 2012.

Collegamenti esterni

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