Michel Pollentier
Michel Pollentier | ||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Belgio | |||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, Pista | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1984 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Michel Pollentier (Diksmuide, 13 febbraio 1951) è un ex ciclista su strada e pistard belga Professionista dal 1973 al 1984, vinse il Giro d'Italia 1977, un Giro delle Fiandre e due titoli nazionali in linea[1].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Passato professionista nel 1973, fu per anni gregario di Freddy Maertens alla Flandria, importante squadra belga. Nei primi anni di carriera ottenne comunque ben presto alcuni risultati di prestigio, soprattutto al Tour de France, aggiudicandosi tre tappe in tre edizioni consecutive del Tour de France (1974, 1975 e 1976) e concludendo le edizioni 1974 e 1976 al settimo posto. Nel 1976 si aggiudicò anche tre tappe al Giro di Svizzera.
Si presentò al Giro d'Italia 1977 come luogotenente di fiducia di Maertens, che dopo il successo alla Vuelta a España 1977 puntava anche alla vittoria nella corsa rosa. Maertens cominciò subito bene, facendo suoi il prologo, tre tappe e tre semitappe e vestendo anche la maglia rosa per sei giorni. Il 28 maggio al circuito del Mugello, però, si agganciò con Rik Van Linden nel corso della volata finale e cadde rovinosamente sull'asfalto rompendosi un polso; fu costretto al ritiro. Pollentier ebbe così via libera dalla squadra, riuscì a sfruttare la libertà che i due principali avversari e favoriti, Gianbattista Baronchelli e Francesco Moser, complici numerose crisi, gli avevano concesso e si aggiudicò a sorpresa la classifica finale della corsa, anche se anni dopo il suo compagno di squadra Maertens rivelò a Beppe Conti che in realtà quel giro fu "falsato" dal doping dato che nella loro squadra in quel periodo facevano uso di un farmaco, lo stymul, che "li faceva andare davvero forte".[2] Per soli 3 secondi prese la maglia rosa a Moser al termine della 17ª tappa, quella con arrivo a Cortina d'Ampezzo; non la cederà più, imponendosi anzi nella penultima frazione, la cronometro di Binago.[2] Nello stesso anno conquistò anche il Giro di Svizzera e il Campionato nazionale belga.
Nel 1978 confermò il titolo nazionale e si impose anche nel Giro del Delfinato. La sua carriera venne però duramente offuscata poco tempo dopo questi successi, quando al Tour de France 1978, al termine della tappa dell'Alpe d'Huez che aveva vinto – andando a vestire anche la maglia gialla – venne scoperto a falsare il controllo antidoping.[2] Nell'occasione aveva tentato infatti di usare un marchingegno con una vescica artificiale, situata sotto la maglietta e contenente urina "pulita" da immettere nella provetta, in modo da poter consegnare al laboratorio un campione contraffatto e quindi aggirare il test.[2] Venne subito escluso dalla corsa e la vittoria di tappa gli venne revocata.[2]
Successivamente riuscì ad ottenere qualche altro importante risultato, come il terzo posto alla Vuelta a España del 1979, la vittoria al Giro delle Fiandre 1980, in cui batté allo sprint ancora Moser, ed il secondo posto alla Vuelta a España del 1982, alle spalle di Marino Lejarreta.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Strada
[modifica | modifica wikitesto]- 21ª tappa Tour de France
- 13ª tappa Tour de France
- Trofeo Baracchi
- 16ª tappa Tour de France
- Classifica generale Giro del Belgio
- Classifica generale Escalada a Montjuich
- 2ª tappa Tour de Suisse
- 4ª tappa Tour de Suisse
- 9ª tappa Tour de Suisse
- Stadsprijs Geraardsbergen
- 3ª tappa, 1ª semitappa Tour de Suisse
- 3ª tappa, 2ª semitappa Tour de Suisse
- 4ª tappa Tour de Suisse
- 9ª tappa, 2ª semitappa Tour de Suisse
- Classifica generale Tour de Suisse
- 21ª tappa Giro d'Italia
- Classifica generale Giro d'Italia
- Campionati belgi, Corsa in linea
- 4ª tappa Vuelta a España
- Campionati belgi, Corsa in linea
- Classifica generale Escalada a Montjuïc
- Classifica generale Critérium du Dauphiné Libéré
- 4ª tappa Tour de Suisse
- 9ª tappa Tour de Suisse
- Omloop van de Westkust-De Panne
- Omloop van het Houtland
- 6ª tappa Vuelta a España
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- Circuito di Schinnen
- Circuito di Houthulst
- Circuito di Bredene
- Circuito di Leeuwse Pijl
- Circuito di Kortenhoef
- Circuito di Valdengo
- Circuito De Panne
- Circuito di Vichte
- Circuito di Beveren-Leie
- Circuito di Houthulst
- Circuito di Ruiselede
- Circuito di Mael-Pestivien
- Circuito di Prix de Soignies
- Circuito di Moorsele
- Circuito di Moorslede
- Circuito di Sleidinge
- Circuito di Beveren-Leie
- Circuito di Bellegem
- Circuito di Kortemark
- Circuito di Zomergem-Adinkerke
- Circuito di Torhout
- Circuito di Herselt
- Circuito De Panne
- Circuito di Anderlues
- Circuito De Haan
- Circuito di Aartrijke
- Circuito di Lommel-Lutlommel
Pista
[modifica | modifica wikitesto]- Gran Prix de Wingene
- Gran Prix de Harelbeke
- Gran Premio di Torino
- 1977
- Grand Prix de Emmen
- Grand Prix de Koekelare
- Grand Prix de Sliedinge
- Grand Prix de Gistel
- Grand Prix de Kortemark
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]- 1977: vincitore
Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- Yvoir 1975 - In linea: ritirato
- Ostuni 1976 - In linea: ritirato
- San Cristóbal 1977 - In linea: ritirato
- Valkenburg 1979 - In linea: 18º
- Sallanches 1980 - In linea: ritirato
- Goodwood 1982 - In linea: 6º
- Altenrhein 1983 - In linea: ritirato
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Sportivo belga dell'anno nel 1977
- Mendrisio d'Oro del Velo Club Mendrisio nel 1977
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ memoire-du-cyclisme.eu, http://www.memoire-du-cyclisme.eu/palmares/pollentier_michel.php .
- ^ a b c d e 100 Storie, pagg. 128-129.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Beppe Conti, 100 storie del Giro, Torino, Graphot Editrice, 2008, ISBN 88-89509-67-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michel Pollentier
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michel Pollentier, su procyclingstats.com.
- Michel Pollentier, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Michel Pollentier, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Michel Pollentier, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Michel Pollentier, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 290699725 · ISNI (EN) 0000 0003 9589 3536 · LCCN (EN) n2008003479 |
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