Coordinate: 45°33′31.79″N 7°31′41.48″E

Monte Fautenio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Monte Fautenio
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Torino
Altezza2 072 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°33′31.79″N 7°31′41.48″E
Altri nomi e significatiMonte Fauterio,
Monte Fanton,
Truc di San Besso
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Fautenio
Monte Fautenio
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Fautenio
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Graie
SottosezioneAlpi del Gran Paradiso
SupergruppoGruppo della Rosa dei Banchi
GruppoNodo della Rosa dei Banchi
CodiceI/B-7.IV-B.5

Il monte Fautenio o Fauterio[1], Fanton[2], Fantono o ancora Truc di San Besso[3] (2.072 m s.l.m.[1]) è una montagna delle Alpi Graie.

Il Monte Fautenio e il santuario di S.Besso

Il nome Fantono deriva da un alpeggio, la vicina Alpe Fanton.[3]

Il monte è costituito da un monolito alto circa 60 metri e largo circa 40 che svetta in un anfiteatro naturale nell'alta Val Soana, in Canavese, nei pressi dello spartiacque tra Valle d'Aosta e Piemonte.

Ai piedi dalla roccia sorge il santuario di San Besso, luogo di culto che unisce tradizionalmente gli abitanti di Cogne e Campiglia Soana[4]. Il sito è collegato a culti litici precristiani. Le processioni che tuttora si recano al santuario da Cogne con la statua del santo conservano l'usanza di fare un giro intorno al monte in senso orario, mentre i pellegrini compiranno per tre volte il giro del monte in senso antiorario recitando il Rosario, in ricordo del martirio di San Besso. Al termine del pellegrinaggio i fedeli salgono sulla cima della montagna e baciano la piccola croce, portandosi spesso a casa una piccola pietra raccolta sulla montagna.[5]

Accesso alla vetta

[modifica | modifica wikitesto]

La cima della montagna è raggiungibile con un sentierino ripido e un po' esposto; sul punto culminante sorgono una croce collocata in posizione nel 1933[3] e una piccola cappella.[6]

  1. ^ a b Giulio Berutto e Lino Fornelli, Emilius, Rosa dei Banchi: parco del M. Avic, Touring Editore, 2005, p. 58.
  2. ^ Andrea Miola, San Besso d'inverno, in Piemonte Parchi, Regine Piemonte, 2 novembre 2010. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  3. ^ a b c Giulio Berutto e Lino Fornelli, Gruppo della Rosa dei Banchi, in Emilius, Rosa dei Banchi: parco del M. Avic, CAI / Touring, 2005, p. 277. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  4. ^ (EN) Robert Parkin, St. Besse and the analysis of a myth, in The Dark Side of Humanity: The Work of Robert Hertz and its Legacy, Routledge, 2012, p. 155. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  5. ^ Carmen Perret, su culturalimentare.beniculturali.it, Geoportale della Cultura Alimentare. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  6. ^ andrea81, San Besso (Santuario di) e Monte Fantono da Campiglia Soana, anello San Besso (Santuario di) e Monte Fantono, su Gulliver.it, 19 settembre 2020. URL consultato il 15 gennaio 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]