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Monte Cristallo

Coordinate: 46°34′59.84″N 12°11′29.01″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Monte Cristallo
Il versante meridionale del Gruppo del Cristallo. Il monte Cristallo è il più alto al centro.
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Veneto
Provincia  Belluno
Comune Cortina d'Ampezzo
Auronzo di Cadore
Altezza3 221 m s.l.m.
Prominenza1 412 m
Isolamento10,66 km
CatenaAlpi
Coordinate46°34′59.84″N 12°11′29.01″E
Data prima ascensione14 settembre 1865
Autore/i prima ascensioneP. Grohmann, A. Dimai, S. Siorpaes
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Cristallo
Monte Cristallo
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Cristallo
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneDolomiti
SottosezioneDolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo
SupergruppoDolomiti Ampezzane
GruppoGruppo del Cristallo
SottogruppoGruppo del Cristallo
in senso stretto
CodiceII/C-31.I-D.18

Il monte Cristallo (3 221 m s.l.m.[1]) è la massima elevazione del gruppo del Cristallo nelle Dolomiti Ampezzane. Si trova in Veneto (provincia di Belluno).

Caratteristiche

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Il monte è collocato a nord-est di Cortina d'Ampezzo e ad ovest di Misurina. Fu conquistato per la prima volta dall'alpinista viennese Paul Grohmann, accompagnato dalle guide alpine ampezzane Santo Siorpaes e Angelo Dimai.

È uno dei monti più alti, più maestosi e più famosi di tutte le Dolomiti ampezzane e del Cadore. Esso chiude la conca d'Ampezzo a nord (assieme all'antistante monte Pomagagnon), dividendola dalle valli circostanti.

Sul massiccio sono presenti sei edifici tra rifugi e ristoranti:

  • rifugio Son Forca a 2 235 m;
  • rifugio Guido Lorenzi a 2 932 m (chiuso dal 25 luglio 2016);
  • ristorante Rio Gere a 1 680 m;
  • ristorante Lago Scin a 1 336 m;
  • ristorante Staulin a 1 370 m;
  • ristorante Son Zuogo a 1 800 m.

Tutte queste strutture sono aperte sia in estate sia in inverno; la prima è raggiungibile per mezzo di una seggiovia.

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Sul gruppo del Cristallo sono presenti tre vie ferrate, di cui la via ferrata Ivano Dibona e la via via ferrata Marino Bianchi partono dalla forcella Staunies, nelle vicinanze del rifugio Lorenzi: la prima è utilizzata per scendere ad Ospitale, mentre con la seconda si può salire fino alla vetta Cristallo di Mezzo. Da Ospitale è invece possibile risalire fino al rifugio Lorenzi tramite la via ferrata Renè de Pol.

Attività invernali

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Il Cristallo è uno dei più importanti poli sciistici, e comprende sette piste:

  • piste della seggiovia Cristallo:
    • Cristallo.
  • Piste dalla seggiovia Son Forca-Forcella Staunies:
    • canalone Staunies-Padeon;
    • canalone Staunies-Son Forca.
  • Piste dalla seggiovia Son Forca-Padeon:
    • Son Forca-Rio Gere;
    • Creste Bianche;
    • Padeon;
    • Son Forca;
    • Padeon-Ospitale.

Il Cristallo, assieme ai tracciati di Mietres e del monte Faloria, fa parte del comprensorio Cortina Cube. Inoltre appartiene anche al più grande Dolomiti Superski, il più esteso carosello sciistico d'Europa.

Galleria d'immagini

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  1. ^ AA.VV., Dalla val Belluna alle Dolomiti, in Venezia e il Veneto la Laguna, il Garda, le Ville, i colli Euganei e le Dolomiti, Touring club italiano, 1999, p. 298. URL consultato il 4 aprile 2022.
  • AA. VV.: Grande atlante escursionistico delle Dolomiti, Kompass - Fleischmann editori, Trento, 2004. ISBN 3-85491-607-8.
  • Ardito, Stefano: A piedi sulle Dolomiti di Cortina, Iter edizioni, 2001. ISBN 88-8177-036-9.
  • Bonetti, Paolo; Lazzarin, Paolo; Rocca, Marco: Dolomiti. Nuovi sentieri selvaggi, Zanicchelli editore, Bologna, 2007. ISBN 8808171515.
  • Dibona, Dino: Tutto quello che vorreste (e dovreste) sapere sulle Dolomiti, Newton & Compton editori, 2005. ISBN 88-541-0484-1.
  • Sombardier, Pascal: Dolomiti - le più belle vie ferrate, White Star edizioni, 2000. ISBN 88-8095-434-2.
  • Treccani, Giovanni: Enciclopedia Italiana Treccani, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1951.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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