Lilial
Lilial | |
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Nome IUPAC | |
3-(4-tert-butilfenil)-2-metilpropanale | |
Nomi alternativi | |
Lysmeral, Lilestralis, 2-(4-tert-butilbenzil)propionaldeide, p-tert-butil-alpha-metilidrocinnamaldeide, butylphenyl methylpropional | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C14H20O |
Massa molecolare (u) | 204,31 |
Aspetto | liquido incolore[1] |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 201-289-8 |
PubChem | 228987 |
SMILES | CC(CC1=CC=C(C=C1)C(C)(C)C)C=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,941[1] |
Solubilità in acqua | 33 mg/L a 20°C[1] |
Temperatura di fusione | <−20 °C (253 K)[1] |
Temperatura di ebollizione | 279,5 °C (553 K)[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 79 °C[1] |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 302 - 315 - 317 - 360Fd - 412 [1] |
Consigli P | 201 - 272 - 280 - 301+312 - 303+361+353 - 308+313 [1] |
Lilial è il nome commerciale di una aldeide aromatica sintetica, caratterizzata da un odore floreale fresco e potente che ricorda il mughetto, il tiglio e il ciclamino.[2] In commercio il composto è noto anche con i nomi Lysmeral e Lilestralis. Lilial viene usato in piccole quantità come fragranza in cosmetici e prodotti domestici.[3][4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sinora non è mai stato possibile ricavare un olio essenziale che preservi le caratteristiche odorose del mughetto, e non sono neanche noti con precisione i componenti che caratterizzano l'aroma di questo fiore. All'inizio del XX secolo i chimici iniziarono a sintetizzare nuovi composti cercando di mimare l'aroma di mughetto. Uno di più noti tra questi composti è Lilial, la cui sintesi fu descritta per la prima volta nel 1952 dal chimico russo Vladimir Mikhaĭlovich Rodionov. All'insaputa della pubblicazione russa, furono poi i chimici statunitensi Marion Scott Carpenter e William M. Easter, lavorando nei laboratori della Givaudan, a brevettare la sostanza nel 1959 (data della domanda: 11 giugno 1956).[5][6] Lilial ebbe uno straordinario successo come fragranza fiorita, e fu ampiamente usata in profumi, detergenti, prodotti per la cura della persona e della casa. Nel 2008 si cominciò a sospettare che il composto fosse un potenziale cancerogeno e mutageno.[7] Furono introdotte delle limitazioni d'uso e l'Unione europea decise che il composto doveva essere specificato sulla confezione dei prodotti che lo contenevano, di solito con la denominazione INCI butylphenyl methylpropional.[8] In seguito a ulteriori ricerche la sostanza fu classificata come probabilmente tossica per la riproduzione, e a partire dal marzo 2022 l'uso di Lilial nei cosmetici è vietato nell'Unione europea.[9] La ricerca di odoranti di mughetto alternativi ha comunque portato alla sintesi di molti composti più sicuri di Lilial, come ad esempio aldeide ciclamino (1919), Bourgeonal (1959), Helional (1958) e Nympheal (2014).[7]
Proprietà
[modifica | modifica wikitesto]La molecola di Lilial possiede un centro stereogenico e sono quindi possibili due enantiomeri,[10] rappresentati in figura. Nel processo di sintesi viene normalmente prodotto il composto racemo, che possiede una soglia olfattiva di 0,27 ng/L.[7] I due enantiomeri differiscono notevolmente nelle proprietà organolettiche: (R)-Lilial possiede un forte odore di mughetto, mentre al confronto (S)-Lilial non ha un odore significativo.[11]
Sintesi
[modifica | modifica wikitesto]Esistono numerosi processi industriali di sintesi di Lilial, a seconda della ditta produttrice.[5] Un esempio è il processo elettrochimico utilizzato dalla BASF, schematizzato nella figura seguente. Il 4-tert-butiltoluene viene dimetossilato tramite ossidazione anodica per ottenere la benzaldeide protetta; la scala di questa reazione supera le 10000 tonnellate annue. Seguono una reazione di condensazione con propionaldeide e una idrogenazione per arrivare a Lilial (Lysmeral nella denominazione BASF).[12]
Uso
[modifica | modifica wikitesto]Si stima che nel 2019 siano state commercializzate circa 15000 tonnellate di Lilial; tuttavia la quantità prodotta potrebbe diminuire in futuro a causa delle restrizioni normative.[5] Il composto è usato in piccole quantità come fragranza in numerosi cosmetici e prodotti domestici.[3][4] In profumeria Lilial è stato impiegato in molti profumi, tra i quali White Musk (The Body Shop, 1981), XS Pour Elle (Rabanne, 1994), Good Life (Davidoff, 1998), Dazzling Gold (Estée Lauder, 1998) e J'adore (Dior, 1999).[13][14]
Tossicità / Indicazioni di sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]È stato condotto uno studio per valutare la sicurezza d'impiego del Lilial, stabilendo le massime concentrazioni accettabili in cosmetici e altri prodotti domestici, concludendo che il composto è sicuro nell'ambito degli usi esaminati.[10] Tuttavia nell'Unione europea l'uso di questo composto nei cosmetici è stato vietato a partire dal marzo 2022.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h GESTIS
- ^ Fráter et al. 1998
- ^ a b Fahlbusch 2002
- ^ a b Jablonská et al. 2023
- ^ a b c Ramachanderan e Schaefer 2019
- ^ Carpenter e Easter 1959
- ^ a b c Armanino et al. 2020
- ^ Parlamento europeo 2009
- ^ a b Parlamento europeo 2021
- ^ a b Api et al. 2020
- ^ Bartschat et al. 1997
- ^ Möhle et al. 2018
- ^ Goeke et al. 2018
- ^ Kraft et al. 2000
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) A.M. Api, D. Belsito, S. Biserta, D. Botelho e altri, RIFM fragrance ingredient safety assessment, p-t-butyl-α-methylhydrocinnamic aldehyde, CAS Registry Number 80-54-6, in Food Chem. Technol., vol. 141, 2020, pp. 111430, DOI:10.1016/j.fct.2020.111430.
- (EN) N. Armanino, J. Charpentier, F. Flachsmann, A. Goeke e et al., What's Hot, What's Not: The Trends of the Past 20 Years in the Chemistry of Odorants, in Angew. Chem. Int. Ed., vol. 59, n. 39, 2020, pp. 16310–16344, DOI:10.1002/anie.202005719.
- (EN) D. Bartschat, S. Börner, A. Mosandl e J. W. Bats, Stereoisomeric flavour compounds LXXVI: direct enantioseparation, structure elucidation and structure-function relationship of 4-tert-butyl-alpha-methyldihydrocinnamaldehyde, in Z Lebensm Unters Forsch A, vol. 205, 1997, pp. 76-79, DOI:10.1007/s002170050127.
- (EN) M. S. Carpenter e W. M. Easter, 4-tert-butyl-alpha-methyl hydrocinnamic aldehyde, Patent No. US2875131A (1959).
- (EN) D. Enders e H. Dyker, Synthesis and properties of the enantiomers of the two artificial fragrances lilial and methylundecanal, in Liebigs Ann. Chem., n. 11, 1990, pp. 1107-1110, DOI:10.1002/jlac.1990199001200.
- (EN) K.-G. Fahlbusch, F.-J. Hammerschmidt, J. Panten e et al., Flavors and Fragrances, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH, 2002, DOI:10.1002/14356007.a11_141.
- (EN) G. Fráter, J. A. Bajgrowicz e P. Kraft, Fragrance chemistry, in Tetrahedron, vol. 54, n. 27, 1998, pp. 7633-7703, DOI:10.1016/S0040-4020(98)00199-9.
- GESTIS, 2-(4-tert-Butylbenzyl)propionaldehyde, su gestis.dguv.de. URL consultato il 5 novembre 2024. Pagina di 2-(4-tert-Butylbenzyl)propionaldehyde nel data base GESTIS.
- (EN) A. Goeke, P. Kraft, D. Lelievre e A. E. Alchenberger, Discovery of Nympheal: The Definitive Muguet Aldehyde, in Perfumer & Flavorist, vol. 43, n. 3, 2018, pp. 24-40.
- (EN) P. Kraft, J. A. Bajgrowicz, C. Denis e G. Fráter, Odds and Trends: Recent Developments in the Chemistry of Odorants, in Angew. Chem. Int. Ed., vol. 39, n. 17, 2000, pp. 2980-3010.
- (EN) E. Jablonská, Z. Míchal, B. Křížkovská, O. Strnad e altri, Toxicological investigation of lilial, in Sci. Rep., vol. 13, 2023, pp. 18536, DOI:10.1038/s41598-023-45598-y.
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- Parlamento europeo, Regolamento (CE) N. 1223/2009 Del Parlamento Europeo e Del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici, su EUR-Lex, Publications Office of the European Union, 2009. URL consultato il 5 novembre 2024.
- Parlamento europeo, Regolamento (UE) 2021/1902 della Commissione del 29 ottobre 2021, su EUR-Lex, Publications Office of the European Union, 2021. URL consultato il 5 novembre 2024.
- (EN) R. Ramachanderan e B. Schaefer, Lily-of-the-valley fragrances, in ChemTexts, vol. 5, n. 11, 2019, DOI:10.1007/s40828-019-0081-8.
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