Litorio
Litorio | |
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Antoine Rivalz, Teodorico e Litorio | |
Magister militum per Gallias e Comes Hispaniae dell'Impero romano d'Occidente | |
Durata mandato | 439 – 439 |
Monarca | Valentiniano III |
Predecessore | Avito |
Successore | Astirio |
Dati generali | |
Professione | Generale |
Litorio | |
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Morte | 439 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero romano d'Occidente |
Forza armata | Armata occidentale |
Grado | Magister militum per Gallias |
Comandanti | Flavio Ezio |
Guerre | Invasioni barbariche del V secolo |
Battaglie | Battaglia di Narbona |
Comandante di | Legioni romane in Gallia |
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Litorio (latino: Litorius; ... – 439) è stato un generale romano.
Tra il 435 e il 437 fu Comes rei militaris in Gallia. Con l'aiuto di un contingente di ausiliari unni, Litorio combatté contro i ribelli dell'Armorica, sconfiggendoli.[1]
Nel 437 marciò attraverso l'Alvernia per raggiungere Narbona, che era assediata dai Visigoti, e per portare agli abitanti delle provviste.[2] Durante il trasferimento, alcuni Unni sfuggirono al suo controllo e saccheggiarono l'Alvernia, fino a quando non furono fermati dal prefetto del pretorio delle Gallie Avito.[3]
Nel 439 deteneva il secondo grado nella gerarchia militare romana in Gallia;[4] dunque probabilmente era Magister militum per Gallias, alle immediate dipendenze di Ezio. La sua ambizione era quella di superare il suo comandante, e cercava l'aiuto degli indovini (indizio che fosse un pagano). Benché i Visigoti gli inviassero profferte di pace, egli, certo della superiorità delle truppe unne al suo servizio, decise di affrontarli nei pressi di Tolosa, ma fu annientato, ferito e catturato, per poi essere messo a morte poco dopo.[4][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Prospero d'Aquitania, s.a. 436; Sidonio Apollinare, Carmina VII,246-7; Chronica gallica 452 117 e 119 (s.a. 437).
- ^ Prospero d'Aquitania, s.a. 436; Sidonio Apollinare, Carmina VII,246-8.
- ^ Sidonio Apollinare, Carmina VII,244-271,278-294.
- ^ a b Prospero d'Aquitania, s.a. 439.
- ^ Idazio, 116 (s.a. 439); Sidonio Apollinare, Carmina VII,300-1; Cassiodoro, Cronaca, s.a. 439. Salviano di Marsiglia, De gubernatione Dei VII 39-43, afferma invece che rimase a lungo prigioniero dei barbari.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti antiche
- Cassiodoro, Chronica
- Chronica gallica anno 452
- Idazio, Chronica
- Prospero d'Aquitania, Epitoma chronicorum
- Salviano di Marsiglia, De gubernatione Dei
- Sidonio Apollinare, Carmina
- Fonti moderne
- «Litorius», PLRE II, pp. 684-5.