Lee Moses
Lee Moses | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Southern soul Rhythm and blues Soul |
Periodo di attività musicale | 1959 – 1997 |
Strumento | chitarra, voce, batteria |
Gruppi | The Showstoppers The Disciples |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 1 |
Raccolte | 2 |
Vincent Lee Moses (Atlanta, 13 marzo 1941 – Atlanta, 26 gennaio 1998) è stato un cantautore, chitarrista e polistrumentista statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Lee Moses nacque ad Atlanta nel 1941, primo di otto figli, e lì cominciò la propria carriera musicale inizialmente cantando in cori ecclesiastici, imparando a suonare da autodidatta armonica ed organo,[1] e poi fondando, verso la fine degli anni '50, la sua prima band, The Showstoppers, con i quali ebbe una buona popolarità nella capitale georgiana. Trasferitosi a New York nella metà degli anni '60, lavorò come turnista e conobbe Johnny Brantley, che sarebbe diventato suo amico e produttore.[2] Il suo stile chitarristico era descritto come "funky", secondo alcuni accostabile a quello di Jimi Hendrix (per il quale aveva lavorato), mentre diversi critici elogiavano la sua voce "aspra e potente".[3][4]
Tra il 1965 ed il 1969 Moses pubblicò diversi singoli scritti in coppia con Brantley, tra i quali My Adorable One e Bad Girl (in futuro inserita nella colonna sonora del film Blood Ties - La legge del sangue),[5] ed alcune cover, come quella di Reach Out I'll Be There dei Four Tops, senza tuttavia ottenere alcun successo commerciale. Nel 1971 rilasciò invece il suo unico 33 giri, Time and Place, contenente sia inediti (tra cui What You Don't Want Me To Be) che cover (Hey Joe, California Dreamin') e per il quale si avvalse della collaborazione degli Ohio Players e della sua band, The Disciples; nonostante ciò, anche stavolta vi furono poche vendite.[2][3]
A seguito di ciò, tornò ad Atlanta e continuò ad esibirsi solo localmente nel locale del fratello,[6] senza più rilasciare incisioni, e poco e nulla si sa dei suoi ultimi anni.[7] Già affetto di vari problemi di salute, causati dal diabete ed aggravati dal consumo di droghe, morì nel 1998 per un cancro ai polmoni.[1][3][8]
Nel 2007 la Castle Music pubblicò un'antologia di brani di Lee Moses chiamata Time and Place, come il suo unico album a sua volta ripubblicato restaurato nel 2016.[9] Nel 2019, invece, venne prima pubblicata un'altra raccolta contenente anche pezzi inediti, chiamata How Much Longer Must I Wait? Singles & Rarities 1965–1972,[3][10] e poi un documentario sulla sua vita, a sua volta chiamato Time and Place.[11][12]
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1971 - Time and Place
Raccolte postume
[modifica | modifica wikitesto]- 2007 - Time and Place
- 2019 - How Much Longer Must I Wait? Singles & Rarities 1965–1972
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Sarah Sweeney, Reintroducing Lee Moses, su OxfordAmerican.com, 25 agosto 2016. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ a b (EN) Lee Moses - Bad Girl, su secondlinesocial.com, 21 agosto 2008. URL consultato il 1º aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2010).
- ^ a b c d (EN) Mark Deming, Lee Moses | Biography & History, su AllMusic. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ Fabio Negri, Lee Moses è il “deep soul” che arriva fino a oggi [collegamento interrotto], su fabionegri.it, 25 maggio 2019. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ Blood Ties – La legge del sangue: la colonna sonora del film di Guillaume Canet, su cinematographe.it, 3 ottobre 2017. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ Ernesto de Pascale, Lee Moses - Time & Place, su ilpopolodelblues.it. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) MOSES, LEE - Time & Place, su Amazon. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) Obituaries, in The Atlanta Constitution, 30 gennaio 1998, p. 29. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) Jedd Wise, Enigmatic singer Lee Moses’ rarities collected on new How Much Longer Must I Wait? compilation, su thevinylfactory.com, 27 febbraio 2019. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) "LEE MOSES: How Much Longer Must I Wait? [Plaid Room Records Exclusive Cream/Red Vinyl] Release Date: 5/24/19, su coleminerecords.com, 24 maggio 2019. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) Time and Place, su timeandplacedoc.com, 7 novembre 2019. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) Emilia Brock e Virginia Prescott, New Documentary Tells The Story Of Atlanta Soul Musician Lee Moses, su gpbnews.org, 5 febbraio 2019. URL consultato il 1º aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2019).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lee Moses, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Lee Moses, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2820161763119422560001 · Europeana agent/base/37366 |
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