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La vera vita di Antonio H.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La vera vita di Antonio H.
Alessandro Haber in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1994
Generedrammatico
RegiaEnzo Monteleone
SceneggiaturaEnzo Monteleone
FotografiaArnaldo Catinari
MontaggioCecilia Zanuso
MusicheMimmo Locasciulli
TruccoGiorgio Gregorini
Interpreti e personaggi

La vera vita di Antonio H. è un film del 1994, diretto da Enzo Monteleone.

L'intero film è la storia romanzata di Antonio Hutter, narrata in nove capitoli, dalla sua infanzia sino alla crisi del cinema italiano. Egli stesso, davanti a una grande platea di teatro, racconta la storia della sua vita cominciando dalla giovinezza, periodo in cui già brama la possibilità di diventare un attore.

Suo padre, ebreo, lo porta a vivere in Israele piccolissimo, per dieci anni. Il suo primo approccio con il teatro avviene durante una recita scolastica: lì davanti al palco, dove anziché recitare la poesia a lui assegnata, si urina volontariamente nei pantaloni. La folla scoppia nella più grossa risata, compresi i genitori. Questa reazione getta Hutter, nella più smodata passione per la recitazione; per di più scappa da sua madre ogni qual volta lo porta a fare compere, per andare al cinema, dove consuma un film dopo un altro, di ogni genere e di ogni sorta.

Tornato in Italia e svogliato a scuola, suo padre sarà costretto a pagare l'insegnante pur di farlo passare, dato che per interi pomeriggi anziché studiare preferisce dedicarsi al cinema. Un giorno conosce Dustin Hoffman sul grande schermo ne Il laureato, e se ne innamora. Aspira a lui, al livello delle sue doti, alla sua amicizia. Arriva il '68, Hutter frequenta una serie di gruppi di stampo comunista, ma non ci crede davvero: a lui basta solo stare in compagnia. Quando si ritrova coinvolto nel rapimento del generale statunitense James Lee Dozier, decide di lasciare Verona: questo è troppo grande per lui.

Poi racconta le sue passioni amorose dalle piccole storie sino a Giuliana De Sio, con cui avrà un rapporto intenso destinato a chiudersi negativamente. Un bel giorno, dopo mesi che nessuno lo contatta, arriva la prima proposta seria di lavoro: Martin Scorsese lo vuole nel suo nuovo film, Toro scatenato, per interpretare il fratello di Robert De Niro. Al momento di prendere il taxi che lo porterà a New York, un Kawasaki lo investe: resta in coma tre settimane e Scorsese affida la parte a Joe Pesci.

Adesso si palesa la disperazione di Hutter: il teatro nel quale recita non c'è nessuno, è un vecchio teatro abbandonato. Si punta una pistola alla testa, vuole spararsi. Poi squilla il telefono: Francis Ford Coppola lo vuole nel suo nuovo film: Il padrino IV. Hutter corre fuori dalla porta. Ovviamente si deduce quale sia stato il destino di Antonio Hutter.

Camei e Guest

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Il film si costituisce come una sorta di docufilm, nel quale si giunge alla completa e totale visione del protagonista anche grazie alle numerose testimonianze filmate ai grandi del cinema italiano. Fittizie interviste reperite da fittizi spezzoni, che danno maggiore veridicità all'opera. Riportiamo i personaggi che appaiono in ordine alfabetico:

Riconoscimenti

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Collegamenti esterni

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