Osoedro
Insieme di osoedri n-gonali | |
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Tipo | Poliedro regolare o poliedro sferico |
Forma facce | Fusi sferici |
Nº facce | n digoni |
Nº spigoli | n |
Nº vertici | 2 |
Caratteristica di Eulero | 2 |
Incidenza dei vertici | 2n |
Notazione di Wythoff | n | 2 2 |
Notazione di Schläfli | {2,n} |
Diagramma di Coxeter-Dynkin | |
Gruppo di simmetria | Dnh, [2,n], (*22n), ordine 4n |
Gruppo rotazionale | Dn, [2,n]+, (22n), ordine 2n |
Duale | Diedro n-gonale regolare |
Politopi correlati | |
Poliedro duale | |
In geometria, un osoedro n-gonale è la tassellatura di una superficie sferica realizzata con fusi sferici disposti in modo tale che tali fusi condividano i due stessi punti antipodali.
Un osoedro n-gonale regolare ha simbolo di Schläfli {2, n}, con ogni fuso sferico avente un angolo diedro pari a 2π/n radianti (360/n gradi).[1][2]
Osoedri come poliedri regolari
[modifica | modifica wikitesto]Ogni poliedro regolare avente simbolo di Schläfli {m, n} ha un numero di facce poligonali pari a:
Le uniche soluzioni per m ed n interi e ≥ 3 sono i solidi platonici, in cui la condizione m ≥ 3 implica che le facce poligonali debbano avere almeno tre lati. Quando però si considerano i poliedri come una tassellatura sferica, allora tale restrizione può essere eliminata, poiché su una sfera si possono rappresentare digoni (ossia 2-goni) come fusi sferici aventi area maggiore di zero.
Ammettendo la possibilità che m possa essere uguale a 2 si ha
e si introduce quindi una nuova, infinita classe di poliedri regolari, ossia gli osoedri. Su una superficie sferica, il poliedro {2, n} è rappresentato come n fusi sferici adiacenti, con angolo diedro pari a 2π/n e che condividono due vertici.
Spazio | Sferico | Euclideo | ||||||||||||
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Nome della tassellatura | Osoedro monogonale | Osoedro digonale | Osoedro trigonale | Osoedro tetragonale | Osoedro pentagonale | Osoedro esagonale | Osoedro ettagonale | Osoedro ottagonale | Osoedro ennagonale | Osoedro decagonale | Osoedro undecagonale | Osoedro dodecagonale | ... | Osoedro apeirogonale |
Immagine della tassellatura | ... | |||||||||||||
Simbolo di Schläfli | {2,1} | {2,2} | {2,3} | {2,4} | {2,5} | {2,6} | {2,7} | {2,8} | {2,9} | {2,10} | {2,11} | {2,12} | ... | {2,∞} |
Diagramma di Coxeter-Dynkin | ... | |||||||||||||
Facce e spigoli | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | ... | ∞ |
Vertici | 2 | ... | 2 | |||||||||||
Incidenza dei vertici | 2 | 2.2 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 210 | 211 | 212 | ... | 2∞ |
Simmetria caleidoscopica
[modifica | modifica wikitesto]Le 2n facce digonali di un 2n-osoedro, {2,2n}, rappresentano il dominio fondamentale della simmetria diedrale in tre dimensioni: la simmetrica ciclica Cnv, [n], (*nn), ordine 2n. I domini di riflessione possono essere mostrati come fusi sferici colorati alternativamente come fossero immagini speculari.
Sezionando ogni fuso sferico con una circonferenza massima passante per l'equatore, in modo da creare due triangoli sferici, si crea una bipiramide n-gonale che rappresenta la simmetria diedrale Dnh, ordine 4n.
Relazione con il solido di Steinmetz
[modifica | modifica wikitesto]Un osoedro tetragonale è topologicamente equivalente al solido bicilindrico di Steinmetz, dato dall'intersezione di due cilindri perpendicolari.[3]
Poliedri correlati
[modifica | modifica wikitesto]Il poliedro duale dell'osoedro n-gonale, {2, n}, è il diedro n-gonale, {n, 2}; un caso speciale è dato dal poliedro {2,2}, che è auto-duale essendo sia un osoedro che un diedro.
Un osoedro può essere modificato nello stesso modo degli altri poliedri per produrre tutta una serie di variazioni troncate, in particolare il troncamento di un osoedro n-gonale porta alla formazione di un prisma n-gonale troncato.
Osoedro apeirogonale
[modifica | modifica wikitesto]In condizioni di limite, un osoedro diventa un osoedro apeirogonale rappresentando una tassellatura bidimensionale:
Osotopi
[modifica | modifica wikitesto]Così come i poliedri sono politopi tridimensionali, allo stesso modo un osoedro è un particolare osotopo a tre dimensioni. Un osotopo regolare a più di 3 dimensioni e rappresentato in notazione di Schläfli come {2,p,...,q} ha due vertici, ognuno dei quali avente una figura al vertice con simbolo di Schläfli {p,...,q}. Un osotopo bidimensionale, {2}, è invece un digono.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Si ritiene che il termine "osoedro" derivi dal greco ὅσος (hosos) che significa "quanto, quanto grande", volendo dare l'idea che un osoedro può avere quante facce si desidera.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ H. S. M Coxeter, Regular Polytopes, 3ª ed., New York, Dover Publications Inc., 1973, p. 12, ISBN 0-486-61480-8.
- ^ Peter McMullen e Egon Schulte, Abstract Regular Polytopes, 1ª ed., Cambridge University Press, Dicembre 2002, p. 161, ISBN 0-521-81496-0.
- ^ (EN) Eric W. Weisstein, Osoedro, in MathWorld, Wolfram Research.
- ^ Steven Schwartzman, The Words of Mathematics: An Etymological Dictionary of Mathematical Terms Used in English, MAA, gennaio 1994, pp. 108-109, ISBN 978-0-88385-511-9. URL consultato il 20 giugno 2021.
Altri progetti
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